Recensione
Il pazzo mondo di Go Nagai
7.0/10
Sono rimasto leggermente interdetto con questa breve serie di OAV. Inizialmente mi ha sorpreso abbastanza, non mi aspettavo che questo genere di comicità mi facesse tanto divertire, di solito quella demenziale, tipica degli anime, mi stufa abbastanza presto e la trovo poco brillante. Stavolta invece mi sono proprio divertito: tutti i personaggi più famosi delle popolari serie di Go Nagai (Devilman, Mazinga e Violence Jack) vengono rimpiccioliti e scagliati in un mondo simile al loro, dal quale però non riescono più a tornare indietro.
Gli elementi della trama ripercorrono a tratti anche quelle delle sopracitate serie, soltanto che il tutto è condito con una buona dose di stupidità e gag demenziali. Il mescolarsi di questi elementi rende la visione piacevole e leggera.
Nonostante ciò questi tre episodi hanno anche un certo contenuto più serio che viene svelato soprattutto nell'ultimo episodio. Il ruolo dell'artista o più precisamente del mangaka (in questo caso particolare lo stesso Go Nagai, si rappresenta come una sorta di divertente "sole" a forma della sua faccia in versione cartoon) viene illustrato sotto un altro punto di vista, quello dei fallimenti.
Quando il piccolo sole viene a contatto con le sue creazioni, egli gli spiega che si trovano lì perché sulla terra non hanno riscontrato abbastanza successo e quindi sono finiti in quel mondo strano. Akira Fudo (conosciuto ai più come Devilaman) intravede in questo "esilio" una specie di seconda possibilità di vivere in pace col resto dell'umanità, senza quindi dover scatenare l'apocalisse nello scontro tra devilmen e demoni.
Il fatto è che la trama, quando cerca di assumere un tono un più serio, da l'impressione di essere un pochino forzata; infatti basti pensare che nella realtà tutti i protagonisti che appaiono negli episodi sono diventati dei veri e propri personaggi di culto e di riferimento nella storia del fumetto orientale.
La regia e il sonoro sono abbastanza tipiche delle produzioni comiche, mentre la fotografia e il disegno, per essere un anime dei primi anni '90, sono molto curati e brillanti.
Il mio voto non è altissimo perché nel complesso l'anime è abbastanza divertente ma comunque breve e senza troppe pretese.
Nonostante ciò la serie è assolutamente godibile e consigliata a tutti quelli che conoscono e apprezzano Nagai o a chi cerca qualcosa di poco impegnativo e divertente.
Gli elementi della trama ripercorrono a tratti anche quelle delle sopracitate serie, soltanto che il tutto è condito con una buona dose di stupidità e gag demenziali. Il mescolarsi di questi elementi rende la visione piacevole e leggera.
Nonostante ciò questi tre episodi hanno anche un certo contenuto più serio che viene svelato soprattutto nell'ultimo episodio. Il ruolo dell'artista o più precisamente del mangaka (in questo caso particolare lo stesso Go Nagai, si rappresenta come una sorta di divertente "sole" a forma della sua faccia in versione cartoon) viene illustrato sotto un altro punto di vista, quello dei fallimenti.
Quando il piccolo sole viene a contatto con le sue creazioni, egli gli spiega che si trovano lì perché sulla terra non hanno riscontrato abbastanza successo e quindi sono finiti in quel mondo strano. Akira Fudo (conosciuto ai più come Devilaman) intravede in questo "esilio" una specie di seconda possibilità di vivere in pace col resto dell'umanità, senza quindi dover scatenare l'apocalisse nello scontro tra devilmen e demoni.
Il fatto è che la trama, quando cerca di assumere un tono un più serio, da l'impressione di essere un pochino forzata; infatti basti pensare che nella realtà tutti i protagonisti che appaiono negli episodi sono diventati dei veri e propri personaggi di culto e di riferimento nella storia del fumetto orientale.
La regia e il sonoro sono abbastanza tipiche delle produzioni comiche, mentre la fotografia e il disegno, per essere un anime dei primi anni '90, sono molto curati e brillanti.
Il mio voto non è altissimo perché nel complesso l'anime è abbastanza divertente ma comunque breve e senza troppe pretese.
Nonostante ciò la serie è assolutamente godibile e consigliata a tutti quelli che conoscono e apprezzano Nagai o a chi cerca qualcosa di poco impegnativo e divertente.