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"Akame ga Kill!" è un'anime del 2014, realizzato dallo studio White Fox, di 24 puntate, tratto dall'omonimo manga di Takahiro.
Nonostante si sia concluso in maniera diversa da quella del manga, che tuttora è in corso, e che io adoro, l'anime si è comunque dimostrato molto buono e con una alta dose di intrattenimento (e di morti violente, ma son dettagli).
La trama è semplice: Tatsumi è un giovane che si reca nella capitale imperiale con la speranza di racimolare qualche soldo da mandare al suo villaggio, che ne ha un disperato bisogno. Qui, Tatsumi, dopo una catena di eventi che non voglio spoilerare, vedrà quella che è la vera faccia dell'Impero, crudele e corrotta, e si unirà al gruppo di assassini Night Raid, che lavorano per l'esercito dei rivoluzionari, gruppo che vuole rovesciare l'Impero e creare una nazione in cui i cittadini possano vivere finalmente in pace.
La trama quindi, come potete vedere, non è estremamente complessa, anzi è molto semplice e diretta, ma non per questo sarà priva di mordente.
I personaggi risultano essere un tantinello stereotipati, ma comunque ben riusciti, anche se vi consiglio di NON affezionarvici, perchè molti moriranno nel giro di poche puntate. Voglio fare una menzione particolare per il personaggio di Esdeath, la sadica " generalessa " dell'Impero, tanto forte e spietata quanto, vedrete, stranamente " dolce " per alcuni aspetti, sicuramente uno dei miei personaggi preferiti della serie.
Dal punto di vista grafico la White Fox ha fatto un ottimo lavoro, anche se non molto fedele al manga e con un netto calo sulla parte finale, coincidente a quando smette di seguire la versione cartacea. Il sonoro è molto bello e coinvolgente così come le due opening (soprattutto la seconda) e le due ending.

I difetti maggiori che presenta questa serie sono purtroppo dovuti alla parte finale, che (forse a causa delle scarse vendite) si stacca in maniera netta dal manga, con l'intento da parte degli autori di far concludere l'intera storia nelle 24 puntate, senza lasciare aperte le possibilità per una seconda serie, scelta criticabile, ma per me comprensibile, visto che l'anime non è riuscito a far salire le vendite del manga, e l'anime stesso è stato un flop, quindi meglio concludere la storia, e fine.
La parte finale soffre di una serie di avvenimenti spesso affrettati e incoerenti, con buchi di trama in certi punti molto vistosi. La cosa che meno mi è piaciuta è stata sicuramente la quantità eccessiva di morti di personaggi principali per puntata, circa due/tre, fatte tra l'altro in maniera superficiale e anticlimatica, che quindi pecca della caratterizzazione e dello sviluppo che invece questi personaggi hanno nel manga. Se si passa sopra a questi difetti, e a un combattimento finale un pò forzato nella sua conclusione, il finale offre comunque una alta dose di spettacolarità, che io ho molto apprezzato. L'anime da tuttavia il meglio di sè negli episodi centrali fino al 19, dove si stacca e diventa originale.

In conclusione, "Akame ga Kill!" (e scusate se la recensione può apparire un pò superficiale, ma è la prima che faccio!) è un'anime che consiglio a chiunque ami il genere shonen, e a chiunque non dia fastidio una dose comunque alta di violenza e sangue. Se questo non vi dà fastidio, allora Akame vi saprà divertire e intrattenere, e anche emozionare, ma vi consiglio comunque, una volta conclusa la visione delle ventiquattro puntate, di recuperarvi il manga, decisamente superiore in tutti i frangenti, soprattutto perchè la parte dove l'anime si stacca, e che quindi taglia, è uno dei punti più alti di tutta la storia del manga, ed è un peccato lasciarsela sfuggire.

Mi sento comunque di dare un bell'otto alla versione animata del manga di Takahiro, perchè nonostante i difetti, mi ha comunque intrattenuto come poche altre serie sanno fare, e per me è motivo sufficiente per un bel voto.