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"In che direzione soffia il vento? Verso il domani!"

Sicuramente l'anime rivelazione e più inaspettatamente di qualità di questo 2014!
Normalmente non darei mai un dieci ad un anime, perché credo che la perfezione non esista, e allora vi chiederete come mai ho dato invece un dieci a "Shingeki no Bahamut: Genesis". La ragione è che "Shingeki no Bahamut: Genesis" è semplicemente una boccata d'aria fresca nell'universo dell'animazione giapponese, lontano dai vari cliché tipici del genere, ma anche e soprattutto per la qualità indiscussa di questo prodotto, sia dal punto di vista grafico (splendido!), sonoro (non sentivo OST così da tempo, comprese le meravigliose opening ed ending), che della trama.
Ovviamente il voto secondo me più adatto (e quello che avrei dato se non fosse per le ragioni sopracitate) è 8.5, arrotondato quindi a un 9.

Non sto a ridire nuovamente la trama, visto che la potete tranquillamente leggere nella pagina di presentazione dell'anime, ma piuttosto passo ad analizzare i vari componenti di questo prodotto.
Dal punto di vista puramente stilistico, "Shingeki no Bahamut: Genesis" è un gioiello: le ambientazioni, così come il design dei vari personaggi, è ispiratissimo e originale, sicuramente lontano dagli standard d'animazione giapponese, e strizza molto l'occhio al mondo occidentale, soprattutto per quanto riguarda la mitologia e gli elementi fantastici presenti nell'universo di "Shingeki no Bahamut: Genesis".
I personaggi sono tutti ben rappresentati e ognuno di loro ha un proprio carattere e psicologia, che permette quindi di riconoscerli molto bene, anche se purtroppo a causa della durata di soli dodici episodi la psicologia dei vari personaggi viene messa un po' in secondo piano, tratteggiando quindi una certa superficialità nella delineazione dei vari personaggi, cosa come ripeto del tutto giustificata dalla durata, che non lo può permettere. Il trio di protagonisti a me è piaciuto molto, ma la mia preferita rimane Amira, secondo me la più riuscita come completezza, anche se sia Favaro sia Kaisar avranno modo di splendere nel corso dei dodici episodi. Anche i personaggi secondari mi sono piaciuti, soprattutto il personaggio di Giovanna D'Arco (che avrebbe meritato molto più spazio), e quello di Rita (divertentissima bambina zombie).

La trama riesce ad essere soddisfacente e a chiudersi perfettamente nei canonici dodici episodi, anche se la fine sembra essere un po' forzata negli eventi e credo, e spero, che si realizzerà una seconda serie, soprattutto per approfondire meglio personaggi e ambientazione dell'universo in cui si svolgono le vicende.

In definitiva, i miei più sentiti complimenti allo studio MAPPA (straordinario, lo stesso di "Zankyou no Terror"), allo sceneggiatore e al regista, capaci di creare un anime di così alta qualità, e soprattutto inaspettata qualità, visto che all'inizio non mi aspettavo niente di che (ed essendo ispirato ad un gioco di carte, sembrava quasi solo uno spot pubblicitario).
Quindi, se non sapete che guardare, e volete qualcosa di diverso dal solito, ma soprattutto che vi intrattenga per bene, non posso che raccomandarvi questo "Shingeki no Bahamut: Genesis"!