logo GamerClick.it

9.5/10
-

Attenzione: la seguente recensione analizza la parte di storia che va dall'episodio 202 all'episodio 252. Potrebbe contenere spoiler

Con "Gintama 2011" (o "Gintama' ", il nome con cui questa serie è uscita in Giappone), si entra nel vivo dell'azione dell'universo creato da Hideaki Sorachi; devo dire che feci un po' fatica a superare i primi venticinque-quaranta episodi della prima, lunga stagione (201 episodi), in quanto la storia non decollava e i momenti di stanca, tra una risata e l'altra, erano molti; poi, gradualmente, si è iniziati ad entrare nel vivo, prima con mini saghe e poi con saghe importanti che hanno impresso una decisa svolta alla storia, in cui si faceva la conoscenza di nuovi personaggi e si dava ampio spazio alle storie personali di ognuno, il tutto intervallato da numerosi episodi auto-conclusivi di pura comicità, ed anche da questo punto di vista "Gintama" è andato in crescendo. Ora, "Gintama 2011" prosegue questa strada ben rodata, con tre-quattro saghe da quattro-sette episodi ciascuna intervallate da mini archi di due puntate e da episodi auto-conclusivi di pura comicità, facendo registrare il picco di genialità proprio sul versante comico: ho visto "Bokusatsu Tenshi Dokuro-chan", "School Rumble", "Full Metal Panic! Fumoffu", "D-Frag!", "Ouran Host Club", "Lovely Complex", "Excel Saga", "GTO" e molte altre serie comiche o demenziali, ma mai ho riso tanto come durante la visione di questo anime, che per me si guadagna il titolo di "serie più divertente di sempre" con anche un certo distacco da tutte le altre, sebbene tre-quattro episodi filler, seppur simpatici, li avrei tolti ma giusto per snellire un po' la serie. Ricordo una discussione in un famoso forum in cui si era detto, (e su cui si concordava un po' tutti), che "Gintama" fosse il "Family Guy" degli anime, nel senso che fosse la serie d'animazione giapponese più divertente in assoluto: pienamente d'accordo, con la differenza che a me "Gintama" fa molto più ridere di "Family Guy" (che comunque apprezzo molto).

Per quanto riguarda la trama principale, il pathos e il coinvolgimento rimangono di alto livello, con personaggi molto carismatici, ognuno con una propria storia alle spalle il cui destino è quasi sempre intrecciato con quello di altri personaggi del cast principale: accade nella saga dei quattro Deva, ovvero dei quattro boss del distretto di Kabuki-chou, in cui faremo la conoscenza, tra gli altri, di Kada e soprattutto di Doromizu Jirochou e Pirako-Chin; accade nell'ultimo arco, con l'introduzione della Mimawagumi ed in particolare di Nobume (fantastica, probabilmente il migliore tra i nuovi personaggi anche considerando ciò che viene rivelato su di lei nel successivo "Gintama Enchousen") e Isaburo che, nel bene o nel male, saranno due personaggi chiave nella storia da qui in poi, dato che hanno intrecci rilevanti con diverse delle maggiori forze di Gintama, soprattutto antagoniste (non voglio spoilerare troppo); gli ultimi nuovi personaggi che ci verranno mostrati saranno un fantasma-angelo-virus, Blu-Reiko, che vive nel televisore di Gintoki o che prova a fargli da navigatore, e (lo scrivo andando a naso) "Jugem Jugem lanciatore di cacca della vita delle mutande vecchie di due giorni di Shin-chan Balmung Fezalion Isaac Schneider un terzo di vero amore due terzi di ansia sessuale il tradimento conosce il mio nome e ignora il grido di calamari e palombi metà trote e metà merluzzi che è diverso dal palombo che è uno squalo-palombo Kaluga Angler Ray Yuuteimiyaoukimukou Pepepepepepepepepepepepe tutto è bene quel che finisce bene diarrea colante", ovvero il nuovo animaletto di Kyuubei, una scimmietta che appena vede Gintoki non resiste dal lanciargli le sue feci. Infine, verranno ulteriormente esplorate le storie di altri personaggi del cast principale, come Elizabeth nella saga di Renho. Incalcolabile il numero di opere, persone e situazioni citate o parodiate: da "Gundam" e "Mazinga" a "Star Wars", da "Dragon Ball", "One Piece" e "Bleach" a "The Ring", dall'attuale politica del Sol Levante alle idols, dalle console e i videogiochi (galge, picchiaduro, Tetris, Dragon Quest...) a "Laputa", da "Naruto" a "La Fabbrica di Cioccolato" di Tim Burton, da "Chi vuol essere milionario?" alle soap opera e ai programmi di intrattenimento giapponesi, da attori e VIP vari ai cartoni per bambini, dalle leggende del folklore giapponese al genere Harem, non viene risparmiato niente e nessuno, decenni di opere, personaggi, generi e situazioni, anche d'attualità, di tutti i tipi vengono fatti a pezzi con maleducata ed irriverente genialità.

Infine, la parte tecnica: disegni ed animazioni sono superiori alle serie precedenti e mantengono un alto livello per tutti i cinquantuno episodi; doppiaggio eccellente, in particolare il doppiatore di Gintoki, Tomozaku Sugita, è al suo apice: la sua prova in questa serie è su un altro livello rispetto alla pur alta media dei doppiaggi di anime giapponesi, sembra sia diventato un tutt'uno col personaggio, è a dir poco straordinario. Musiche come al solito più che buone, specie le opening e le ending.
Il mio voto a questa serie è 9,5.

Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 253 all'episodio 265. Potrebbe contenere spoiler

Durante la visione di "Gintama 2011", serie precedente a questa, mi è capitato di chiedermi se l'anime di "Gintama" fosse stato migliore se, tra un arco narrativo e l'altro, non ci fossero stati degli episodi puramente comici, solitamente auto-conclusivi. "Gintama", come altri shonen, è molto lungo, lontano dalla conclusione, e l'anime che ne è stato tratto è sempre stato caratterizzato da saghe di 4-8 episodi in cui si riprendeva la storia principale, si introducevano nuovi personaggi e, in mezzo a pur tanta comicità, il tono diventava spesso serio, drammatico, i duelli abbondavano e la tensione aumentava; ad intervallare questi archi semi-seri, c'era una notevole quantità di episodi, in cui le storie si esaurivano in uno o massimo 2 episodi, in cui dominava soprattutto la comicità e l'elemento demenziale-parodistico era portato a livelli mai visti. Questa struttura spiega perché le serie di Gintama sono sempre state costituite da 24-51 episodi ciascuna (o, come riportato qui, rispettivamente 201 e 51 episodi). Questo fino ad ora, almeno, perché con "Enchousen" il registro è completamente cambiato: è una serie di "Gintama" composta da soli 13 episodi in cui sono compressi ben 3 archi narrativi, in quanto i capitoli più "leggeri" che nel manga intervallavano queste saghe sono stati trasposti negli ultimi episodi della precedente serie. Questa nuova struttura cambia notevolmente la visione "classica" che si aveva dell'anime di Gintama, perché ora una saga è appena conclusa che nella puntata successiva inizia l'altra; quasi non si fa in tempo ad abituarsi. Non sono certo un fan dei filler, e anche nel meraviglioso "Gintama 2011", io qualche episodio-filler, seppur simpatico, lo avrei risparmiato per snellire anche solo di pochissimo la serie (parlo di 2, massimo 3 episodi in meno); qui abbiamo il problema opposto: trattandosi di "Gintama", l'elemento comico-demenziale c'è sempre ed è di alto livello, tuttavia, tra un arco narrativo e l'altro, almeno un paio di episodi di pura comicità non avrebbero guastato. Oltre a questo, la mia impressione è che anche uno degli archi stessi abbia subìto una leggera compressione: in riferimento all'ultima saga, una puntata in più non sarebbe stata male, anzi, avrebbe diluito meglio la storia, visto che l'ultimo arco copre appena 3 episodi, dal 10 al 12, (il 13, l'ultimo, è un episodio singolo, l'unico di questa stagione, dedicato a Sadaharu), lasciandomi con l'impressione che sia stato concluso in maniera un po' sbrigativa. Onore all'arco centrale (5 episodi, dal 5 al 9), non solo all'altezza delle migliori saghe di "Gintama", ma anche uno dei migliori in assoluto e di estrema importanza per il prosieguo della storia principale, dato che in questo arco essa subirà un vero scossone con importanti cambiamenti che coinvolgeranno tutte le maggiori forze dell'universo "Gintama"; chi legge il manga o, come me, è involontariamente incappato in spoilers su internet, sa che questa è la saga che dà il via a numerosi eventi che sconvolgeranno totalmente il mondo di "Gintama" e dei suoi personaggi, eventi che ci avvicineranno inesorabilmente alla conclusione del manga/anime con il delinearsi definitivo delle 3 vere forze che si scontreranno nel finale: da una parte il Tendoshu, ovvero il governo-ombra degli Amanto che detiene il vero potere; dall'altra il Kiheitai di Shinsuke affiancato dagli Harusame di Kamui e, per ora, dalla Mimawarigumi e (sembrerebbe) dal clan Hitotsubashi; infine, la terza forza non è ufficiale, ma è la "pedina impazzita" che finora è sempre stata capace di sovvertire ogni pronostico fatto dalle varie fazioni, una forza in cui c'è estrema eterogeneità in quanto ognuno è mosso da motivazioni diverse, (spesso sono rivali tra loro se non nemici), composta dagli Yorozuya e la Shinsengumi, da Katsura e da tutti gli alleati che Gintoki si è fatto in questi anni: le Hyakka, il clan Yagyu, la "famiglia Otose", il Kaientai di Sakamoto, Otae, le hostess e gli host, Sacchan, Madao, Saigo e i suoi trans a cui potrebbe aggiungersi, in un eventuale guerra, la fazione di Jirocho. Questo è lo scenario che inizia a delinearsi alla fine dell'arco centrale di questa serie e che sancisce la prima di una serie di svolte clamorose che ci avvicinano allo scontro finale.

In conclusione, questa serie resta molto fedele al manga e ne mantiene lo spirito di sempre, per cui la qualità è alta e il voto è 8.5, ma forse 2-3 puntate di pura demenzialità tra una saga e l'altra e soprattutto un episodio in più per l'arco finale avrebbero fatto levitare il mio voto da 9 a 10.