Recensione
L'incantevole Creamy - Il ritorno di Creamy è il primo OAV seguito alla famosa serie TV, rilasciato in VHS (in Giappone) quattro mesi dopo la trasmissione dell'ultimo episodio. In Italia fu trasmesso, spezzettato in episodi di circa un quarto d'ora, in coda alla serie regolare.
Benché duri settanta minuti, in realtà la prima mezz'ora (salvo i primi cinque minuti) è un lungo pensiero-flashback di Yu, che ricorda quanto accaduto due mesi prima (vale a dire gli ultimi tre episodi della serie TV, quelli riguardanti l'ultimo concerto di Creamy). I restanti quaranta minuti dell'episodio speciale coinvolgono Yu e i suoi amici in un evento misterioso e inaspettato, soprattutto per la protagonista: il produttore Shingo Tachibana (Jingle Pentagramma) ha infatti annunciato il ritorno di Creamy, con tanto di concerto esclusivo e un film in produzione. Yu e Toshio non si spiegano cosa abbia in mente Shingo, mentre Ayumi (Duenote) è ovviamente furibonda. I sospetti di Yu cadono su Ai Hayakawa, una misteriosa ragazzina che Tachibana si è portato dietro dall'America: che sia lei la nuova Creamy?
Questo OAV non è francamente straordinario, e anche per i fan della serie risulta un episodio filler come un altro, soprattutto considerato che quasi la metà è un riassunto del finale. Lo sviluppo della parte nuova non offre spunti particolarmente interessanti sui rapporti dei personaggi, e alla fine quello che ne resta sono solo alcune scene simpatiche, praticamente tutte dovute a Duenote (che guida come una matta e insieme al povero Kidokoro ci regala una scena degna del più 'sfigato' Trio Drombo). In particolare trovo un po' sciocche e poco incisive le motivazioni reali che hanno spinto Shingo a portare in Giappone Ai e ad organizzare il concerto di Creamy. Quando la questione si "risolve", lo spettatore giustamente si domanderà: «Embè, c'era bisogno di fare tutto 'sto popò di annuncio?».
Dal punto di vista grafico, lo staff è esattamente lo stesso della serie TV, quindi ritroviamo i bei colori pastello e lo stupendo character design di Akemi Takada. Nelle parti nuove la qualità dei disegni è un po' più alta degli standard, già più che buoni (considerati gli anni e la lunghezza della serie), della versione TV. Le musiche sono chiaramente sempre le stesse e non ci sono canzoni nuove.
Questo e il successivo OAV (Il lungo addio) sono stati pubblicati in DVD da Yamato Video nel 2006, e per l'occasione è stato effettuato un nuovo doppiaggio (visto che la versione TV aveva tagliato alcune parti di entrambi). Gran parte dei vecchi doppiatori sono tornati ai loro ruoli e vent'anni non sembrano praticamente passati (Donatella Fanfani è sempre incredibilmente dolce e femminile). Tra le nuove voci, chi mi ha convinto di meno è stato Lorenzo Scattorin su Toshio, non tanto per il tipo di voce in sé, quanto per la caratterizzazione: anche Raffaele Farina (il doppiatore storico) aveva una voce ben più adulta dell'età del personaggio, ma riusciva a renderlo molto ragazzetto e un po' sbruffoncello. Tutte le altre voci nuove, invece, le ho trovate adatte ai personaggi. Sono stati ripristinati tutti i nomi originali dei personaggi e anche le canzoni di Creamy sono quelle giapponesi (e, per quanto sia affezionato a quelle di Cristina D'Avena, sono decisamente molto più orecchiabili e meglio cantate).
In conclusione, non si tratta di un prodotto memorabile. Per chi abbia visto la serie TV, consiglio di guardare direttamente Il lungo addio, che presenta davvero degli eventi nuovi e sviluppa i rapporti tra i personaggi.
Benché duri settanta minuti, in realtà la prima mezz'ora (salvo i primi cinque minuti) è un lungo pensiero-flashback di Yu, che ricorda quanto accaduto due mesi prima (vale a dire gli ultimi tre episodi della serie TV, quelli riguardanti l'ultimo concerto di Creamy). I restanti quaranta minuti dell'episodio speciale coinvolgono Yu e i suoi amici in un evento misterioso e inaspettato, soprattutto per la protagonista: il produttore Shingo Tachibana (Jingle Pentagramma) ha infatti annunciato il ritorno di Creamy, con tanto di concerto esclusivo e un film in produzione. Yu e Toshio non si spiegano cosa abbia in mente Shingo, mentre Ayumi (Duenote) è ovviamente furibonda. I sospetti di Yu cadono su Ai Hayakawa, una misteriosa ragazzina che Tachibana si è portato dietro dall'America: che sia lei la nuova Creamy?
Questo OAV non è francamente straordinario, e anche per i fan della serie risulta un episodio filler come un altro, soprattutto considerato che quasi la metà è un riassunto del finale. Lo sviluppo della parte nuova non offre spunti particolarmente interessanti sui rapporti dei personaggi, e alla fine quello che ne resta sono solo alcune scene simpatiche, praticamente tutte dovute a Duenote (che guida come una matta e insieme al povero Kidokoro ci regala una scena degna del più 'sfigato' Trio Drombo). In particolare trovo un po' sciocche e poco incisive le motivazioni reali che hanno spinto Shingo a portare in Giappone Ai e ad organizzare il concerto di Creamy. Quando la questione si "risolve", lo spettatore giustamente si domanderà: «Embè, c'era bisogno di fare tutto 'sto popò di annuncio?».
Dal punto di vista grafico, lo staff è esattamente lo stesso della serie TV, quindi ritroviamo i bei colori pastello e lo stupendo character design di Akemi Takada. Nelle parti nuove la qualità dei disegni è un po' più alta degli standard, già più che buoni (considerati gli anni e la lunghezza della serie), della versione TV. Le musiche sono chiaramente sempre le stesse e non ci sono canzoni nuove.
Questo e il successivo OAV (Il lungo addio) sono stati pubblicati in DVD da Yamato Video nel 2006, e per l'occasione è stato effettuato un nuovo doppiaggio (visto che la versione TV aveva tagliato alcune parti di entrambi). Gran parte dei vecchi doppiatori sono tornati ai loro ruoli e vent'anni non sembrano praticamente passati (Donatella Fanfani è sempre incredibilmente dolce e femminile). Tra le nuove voci, chi mi ha convinto di meno è stato Lorenzo Scattorin su Toshio, non tanto per il tipo di voce in sé, quanto per la caratterizzazione: anche Raffaele Farina (il doppiatore storico) aveva una voce ben più adulta dell'età del personaggio, ma riusciva a renderlo molto ragazzetto e un po' sbruffoncello. Tutte le altre voci nuove, invece, le ho trovate adatte ai personaggi. Sono stati ripristinati tutti i nomi originali dei personaggi e anche le canzoni di Creamy sono quelle giapponesi (e, per quanto sia affezionato a quelle di Cristina D'Avena, sono decisamente molto più orecchiabili e meglio cantate).
In conclusione, non si tratta di un prodotto memorabile. Per chi abbia visto la serie TV, consiglio di guardare direttamente Il lungo addio, che presenta davvero degli eventi nuovi e sviluppa i rapporti tra i personaggi.
