Recensione
Amnesia
2.0/10
A costo di essere ripetitiva, non posso non essere d'accordo con i pareri di chi mi ha preceduto e ha dato un voto simile al mio. Tre puntate sono bastate a farmi desistere o avrei fatto la fine di Topolino che si cava gli occhi nel "simpatico" meme dedicato. Perché mai, vi starete chiedendo...Ebbene:
Ho istinti omicidi nei confronti della protagonista. La ragazza ha perso la memoria a causa dell'incontro/scontro con un esserino soprannaturale di nome Orion che intelligentemente le consiglia di non rivelare a nessuno l'accaduto e di cercare i suoi ricordi vivendo le sue "normali" relazioni con gli altri personaggi. Peccato che di normale in questo anime non ci sia niente. La protagonista non ha e non avrà mai un nome, ma sono sicura del fatto che soprannominarla Ameba, non offenderà nessuno e troverà più o meno tutti d'accordo. L'ameba in questione non ha facoltà di parola nè raziocinio. Pensa parecchie cose che hanno tutte a che fare col fatto che la povera sventurata non capisce mai una ceppa di ciò che le succede intorno ma evidentemente la sua bocca non è collegata al cervello perché nonostante i flussi di coscienza che si fa da sola, non da mai voce a una frase che sia più lunga di "sì, no, ehm..." L'originalità dei dialoghi che si hanno con lei è a dir poco spiazzante. Il suo personaggio è la "cosa" più orrorifica che mi sia mai capitata in un anime e non so come faccia lo spettatore a non sentire prima o poi il bisogno fisico di picchiarla a sangue, anche solo per farle dire qualcosa e suscitare in lei qualche tipo di reazione! Senza offesa per chi ha vere patologie, lei sembra davvero autistica o quantomeno una dissociata mentale. Inutile e irritante! Gli altri protagonisti, ovvero i ragazzi, appartengono tutti a delle categorie stereotipate tipiche del genere "reverse harem". Ce n'è per tutti i gusti ma nemmeno loro hanno senso...perchè niente qui ha senso!
Essendo un anime tratto da un videogioco, torna l'espediente dei vari mondi possibili in cui la protagonista si trova catapultata a vivere situazioni parallele e al contempo diverse. In ogni mondo il suo ragazzo cambia. Beh, complimenti! Non ho idea di come faccia a piacere a tutti ma almeno una qualche qualità ce l'ha anche lei: attira i bei ragazzi. Brava, onore al merito. Come ci riesca rimane comunque il decimo mistero di Fatima! La sceneggiatura comunque è così frammentaria che non si riesce a capire cosa succede, se non ci riesce lei, figuriamoci noi! Il caos regna sovrano.
Il chara design è l'unica cosa che si salva. Gli abiti sembrano usciti spesso e volentieri dall'ultimo carnevale di qualche fiera in cosplay e gli occhi sono misteriosamente bipartiti in due colori completamente diversi, ma tolto questo...sì, il comparto visivo si salva. Quello audio no. Il silenzio si avverte spesso e volentieri. Ora, dico io...già la protagonista amebica non parla...almeno una musica un po' più allegra e presente avrebbe colmato i vuoti, no? ...A quanto pare NO. Bene.
Questo è il primo anime che abbia mai visto che non consiglierei a nessuno! Ma proprio nessuno! Neanche ai perditempo! No, no, lasciate perdere... Terribile e insulso.
Ho istinti omicidi nei confronti della protagonista. La ragazza ha perso la memoria a causa dell'incontro/scontro con un esserino soprannaturale di nome Orion che intelligentemente le consiglia di non rivelare a nessuno l'accaduto e di cercare i suoi ricordi vivendo le sue "normali" relazioni con gli altri personaggi. Peccato che di normale in questo anime non ci sia niente. La protagonista non ha e non avrà mai un nome, ma sono sicura del fatto che soprannominarla Ameba, non offenderà nessuno e troverà più o meno tutti d'accordo. L'ameba in questione non ha facoltà di parola nè raziocinio. Pensa parecchie cose che hanno tutte a che fare col fatto che la povera sventurata non capisce mai una ceppa di ciò che le succede intorno ma evidentemente la sua bocca non è collegata al cervello perché nonostante i flussi di coscienza che si fa da sola, non da mai voce a una frase che sia più lunga di "sì, no, ehm..." L'originalità dei dialoghi che si hanno con lei è a dir poco spiazzante. Il suo personaggio è la "cosa" più orrorifica che mi sia mai capitata in un anime e non so come faccia lo spettatore a non sentire prima o poi il bisogno fisico di picchiarla a sangue, anche solo per farle dire qualcosa e suscitare in lei qualche tipo di reazione! Senza offesa per chi ha vere patologie, lei sembra davvero autistica o quantomeno una dissociata mentale. Inutile e irritante! Gli altri protagonisti, ovvero i ragazzi, appartengono tutti a delle categorie stereotipate tipiche del genere "reverse harem". Ce n'è per tutti i gusti ma nemmeno loro hanno senso...perchè niente qui ha senso!
Essendo un anime tratto da un videogioco, torna l'espediente dei vari mondi possibili in cui la protagonista si trova catapultata a vivere situazioni parallele e al contempo diverse. In ogni mondo il suo ragazzo cambia. Beh, complimenti! Non ho idea di come faccia a piacere a tutti ma almeno una qualche qualità ce l'ha anche lei: attira i bei ragazzi. Brava, onore al merito. Come ci riesca rimane comunque il decimo mistero di Fatima! La sceneggiatura comunque è così frammentaria che non si riesce a capire cosa succede, se non ci riesce lei, figuriamoci noi! Il caos regna sovrano.
Il chara design è l'unica cosa che si salva. Gli abiti sembrano usciti spesso e volentieri dall'ultimo carnevale di qualche fiera in cosplay e gli occhi sono misteriosamente bipartiti in due colori completamente diversi, ma tolto questo...sì, il comparto visivo si salva. Quello audio no. Il silenzio si avverte spesso e volentieri. Ora, dico io...già la protagonista amebica non parla...almeno una musica un po' più allegra e presente avrebbe colmato i vuoti, no? ...A quanto pare NO. Bene.
Questo è il primo anime che abbia mai visto che non consiglierei a nessuno! Ma proprio nessuno! Neanche ai perditempo! No, no, lasciate perdere... Terribile e insulso.