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"Eien no Aseria" è una serie OAV tratta dal gioco "Eien no Aseria" (in italiano "Aselia l'eterna"), una visual novel SRTG (Strategic Role Playing Game), rilasciata per pc e ps2. Il gioco originale è un eroge, ma ne esiste una versione per tutte le età (purtroppo non in italiano). La trama presenta qualche differenza rispetto al gioco, ma nel complesso è praticamente la stessa:

I genitori di Yuuto Takamine rimangono vittime di un incidente aereo e la sorellina Kaori, sopravvissuta per miracolo, resta la sua unica parente. Qualche anno dopo, mentre visitano la tomba dei genitori, Yuuto viene colpito da un forte mal di testa e viene trasportato, assieme alla sorellina, in un altro mondo. In questo mondo, dove viene identificato come Etranger (straniero), scopre che la sorellina è tenuta prigioniera dal re Rakios e che, se vuole che resti in vita, dovrà combattere assieme agli Spirit per il bene del regno. A tale scopo gli viene consegnata Desire, una spada eterna che sembra in qualche modo legata al suo passato.

Grafica e sonoro
I disegni sono un po' diversi da quelli del gioco. Sono più dettagliati e applicano maggiore espressività ai vari personaggi ma, in alcuni casi, vanno a modificare un po' troppo il personaggio (Aselia nel gioco è bassa e molto esile mentre nell'anime è alta quanto il protagonista).
La colonna sonora (fortunatamente) è la stessa presente nel gioco. Musiche e opening sono ottime (in particolare la sigla è tra le mie preferite).
Fatta eccezione per i personaggi di Orupha ed Esperia, che in entrambi i titoli vengono doppiate dalle stesse doppiatrici, gli altri personaggi hanno voci diverse ma che si adattano comunque piuttosto bene.

Commento finale
Il gioco di Eien no Aselia ha una durata abbastanza lunga; anche escludendo la parte tattica, i contenuti sono decisamente troppi per una serie OAV di due episodi. Molte cose non vengono spiegate, tra cui il perché Yuuto abbia avuto quell'improvviso mal di testa, venendo poi trasportato nell'altro mondo, e la ragione per cui Desire abbia scelto proprio lui (e soprattutto perché la spada ha questo nome). Ovviamente il finale non poteva che risentirne.
La colonna sonora, il doppiaggio e il fatto che comunque l'anime riesca a mantenere un filo logico (per quanto sottile) sono la ragione per cui gli do la sufficienza ma non mi spingo oltre perché, secondo me, la serie avrebbe dovuto contare almeno dodici episodi.