Recensione
Insuperabili X-Men
9.0/10
Recensione di SmartGuy89
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Sulla scia della serie di Batman degli anni '90, prodotta dalla Distinta Concorrenza con la Warner, poteva la Marvel (allora associata alla Fox) stare in disparte?
No, ed ecco qui la serie animata degli X-Men!
Anni '90 allo stato puro, non c'è altro modo per descriverla, e non mi riferisco solo al look dei personaggi (prendete Rogue o Tempesta), perché come la contemporanea serie di Batman anche "Insuperabili X-Men" ha trame e personaggi seri e complessi, e (sopratutto) tematiche sociali all'epoca molto attuali! E parliamo di un cartone animato AMERICANO per BAMBINI!
In insuperabili X-Men i poteri dei mutanti e gli adattamenti delle saghe a fumetti (non sempre fedeli, ma è il meno! Ciò che conta sono le emozioni) diventano un modo per toccare temi spinosi: si affronta (alla vigilia della liberazione di Mandela) la tematica dell'Apharteid in Sud Africa (la Repubblica della Libera Genosha con la schiavitù dei mutanti ne è un perfetto esempio), si parla dell'essere figlio di genitori divorziati e dei i turbamenti degli adolescenti (Proteus), ci sono riferimenti all'AIDS (la mini saga del virus di apocalisse) e (ovviamente, o non sarebbe un cartone degli X-Men) anche al razzismo nella società americana (i ricorrenti amici dell'umanità, una specie di KKK).
Ok, non c'è il sangue ma dire che questa serie non è matura è eresia allo stato puro!
Molto bella la sigla strumentale originale e fantastica quella italiana cantata dal duo Marco Destro-Pietro Ubaldi (doppiatore di Hank McCoy, la Bestia). Sì, perché in Italia la serie è stata comprata da mediaset ed ha potuto contare su un adattamento di buon livello (ci son oriferimenti diretti alla morte e adirittura il nome Magneto è pronuciato come all'originale Mag-nito e non Magne-to come nel doppiaggio dei successivi film Live Action) e un fantastico doppiaggio (fra cui spiccano Mario Zucca su Magneto, Massimiliano Lotti su Wolverine - il migliore forse- ed Enrico Maggi -lo speaker di canale 5- sul professor X). Un vero peccato che successive serie sui mutanti doppiate a Milano non abbiano mantenuto lo stesso cast (in X-Men Evolution arriviamo addirittura ad avere Zucca su Wolverine!).
Trasmesso sporadicamente sulle reti mediaset, viene poi replicato da Fox Kids (prima della trasformazione in Jetix) che mantiene doppiaggio milanese. La sigla è quella americana, ma viene usato il patchwork di immagini della sigla mediaset! Nella stessa versione sarà trasmessa nelle ore che il network satellitare cede in sindacatyon a partire dal 2000 a varie reti locali (fascia che poi diverrà K2).
Caldamente consigliato a chi non lo ha mai visto e con una raccoamndazione ai neofiti: non vi arrabbiate se sentite la parola "morte" o similari. Fino al 1996 circa Mediaset le usava in tutti i cartoni che adattava al di là del paese (potete trovare morte nelle prime serie di Sailor Moon e negli anime del Liro della giungla e di robin Hood), quindi non c'è nessun trattamento di favore dovuto alla provenienza del cartone!
No, ed ecco qui la serie animata degli X-Men!
Anni '90 allo stato puro, non c'è altro modo per descriverla, e non mi riferisco solo al look dei personaggi (prendete Rogue o Tempesta), perché come la contemporanea serie di Batman anche "Insuperabili X-Men" ha trame e personaggi seri e complessi, e (sopratutto) tematiche sociali all'epoca molto attuali! E parliamo di un cartone animato AMERICANO per BAMBINI!
In insuperabili X-Men i poteri dei mutanti e gli adattamenti delle saghe a fumetti (non sempre fedeli, ma è il meno! Ciò che conta sono le emozioni) diventano un modo per toccare temi spinosi: si affronta (alla vigilia della liberazione di Mandela) la tematica dell'Apharteid in Sud Africa (la Repubblica della Libera Genosha con la schiavitù dei mutanti ne è un perfetto esempio), si parla dell'essere figlio di genitori divorziati e dei i turbamenti degli adolescenti (Proteus), ci sono riferimenti all'AIDS (la mini saga del virus di apocalisse) e (ovviamente, o non sarebbe un cartone degli X-Men) anche al razzismo nella società americana (i ricorrenti amici dell'umanità, una specie di KKK).
Ok, non c'è il sangue ma dire che questa serie non è matura è eresia allo stato puro!
Molto bella la sigla strumentale originale e fantastica quella italiana cantata dal duo Marco Destro-Pietro Ubaldi (doppiatore di Hank McCoy, la Bestia). Sì, perché in Italia la serie è stata comprata da mediaset ed ha potuto contare su un adattamento di buon livello (ci son oriferimenti diretti alla morte e adirittura il nome Magneto è pronuciato come all'originale Mag-nito e non Magne-to come nel doppiaggio dei successivi film Live Action) e un fantastico doppiaggio (fra cui spiccano Mario Zucca su Magneto, Massimiliano Lotti su Wolverine - il migliore forse- ed Enrico Maggi -lo speaker di canale 5- sul professor X). Un vero peccato che successive serie sui mutanti doppiate a Milano non abbiano mantenuto lo stesso cast (in X-Men Evolution arriviamo addirittura ad avere Zucca su Wolverine!).
Trasmesso sporadicamente sulle reti mediaset, viene poi replicato da Fox Kids (prima della trasformazione in Jetix) che mantiene doppiaggio milanese. La sigla è quella americana, ma viene usato il patchwork di immagini della sigla mediaset! Nella stessa versione sarà trasmessa nelle ore che il network satellitare cede in sindacatyon a partire dal 2000 a varie reti locali (fascia che poi diverrà K2).
Caldamente consigliato a chi non lo ha mai visto e con una raccoamndazione ai neofiti: non vi arrabbiate se sentite la parola "morte" o similari. Fino al 1996 circa Mediaset le usava in tutti i cartoni che adattava al di là del paese (potete trovare morte nelle prime serie di Sailor Moon e negli anime del Liro della giungla e di robin Hood), quindi non c'è nessun trattamento di favore dovuto alla provenienza del cartone!