Recensione
Dusk Maiden of Amnesia
8.0/10
"Dusk Maiden of Amnesia" è un'anime di dodici episodi che riassume egregiamente ciò che è contenuto in ben 10 volumi di manga. Riesce a tralasciare senza problemi ciò che è superfluo senza venire ad intaccare la storia e sviluppando fluentemente e senza intoppi la trama. Il genere dell'anime può stupire: ecchi e horror. Eppure, in questa stessa opera riescono a coesistere senza provocare una perdita di stile generale. Anzi le scene leggermente spinte (ricordiamoci che si tratta comunque di un ecchi) risultano un piacevole stacco dalla tensione soprattutto emotiva che alcune scoperte durante la storia provocano nello spettatore. Per chiunque desideri un horror leggero da cui partire per non dover iniziare con splatter troppo impattanti, questo anime fa al caso proprio. I toni non sono troppo cupi, l'ambiente in generale riesce a mostrare una forte malinconia, la stessa che sembra affliggere la protagonista: lo spettatore deve rapportarsi con un mondo di memorie e leggende completamente costruito all'interno dell'edificio scolastico. Lo spettatore, così, sembra dover condividere la reclusione della povera Yuuko, fantasma protagonista dell'opera e, per questo, si sente spinto a voler conoscere il suo passato. L'ambientazione opprimente quindi è ben costruita e anche durante il giorno è sempre possibile vedere scene in cui l'oscurità la fa da padrona. I personaggi principali, Yuuko e Niiya, riescono ad avere un percorso di crescita durante il prosieguo della storia. Da una parte, il ragazzino, di alcuni anni più giovane di Yuuko, si impegnerà ad aiutare il fantasma e ad affrontare tutte le conseguenze delle sue azioni sia emotive che fisiche, dall'altra, Yuuko dovrà affrontare le sue paure più profonde scivolando in un passato ormai dimenticato. Okonogi e Kirie invece, anch'esse coprotagoniste della storia, saranno capaci di rendere le vicende molto più movimentate, la prima con scenette divertenti dal momento che non può vedere Yuuko, la seconda, tsundere fin nelle ossa, proprio per il suo comportamento non sempre comprensibile agli occhi di Niiya, renderà le scelte del protagonista difficili e incerte. Il disegno come ho già detto riesce a velare anche le scene più luminose di una patina d'ombra. Inoltre, devo ammettere di non aver mai visto un'atmosfera così ben ricreata nei tramonti i quali riescono a metterti addosso un forte senso di malinconia, come se la morte del giorno fosse portatrice di una qualche sventura. Il disegno dei personaggi è ben delineato e il colore risalta molto negli ambienti cupi e spogli. Se in Okonogi e Kirie non si nota alcuna particolarità, è impossibile non innamorarsi di Yuuko, il cui design sembra persino più curato di quello degli altri personaggi. Il carattere spensierato la rende innocente, ma, all'improvviso, la sua innocenza può lasciare spazio ad una forte sensualità, sottolineata da un fisico niente male (piccola noticina: Maybe, il disegnatore della storia, dopo quest'opera si è dedicato soltanto ad hentai). Opening ed ending creano atmosfera e, essendo, nella finzione dell'anime, cantate dalla stessa Yuuko, risultano fortemente malinconiche e tristi, come un dolce canto di reclusione. A mio parere, comunque, non sono un plus per l'anime ma si adattano ad esso senza infamia e senza lode. Tirando le somme, quindi, "Dusk Maiden of Amnesia" appare ai miei occhi di umile recensore un prodotto molto buono a cui darei un 8 e mezzo se mi fosse possibile. Non raggiunge l'eccellenza di un 9 né la mediocrità di un 7, perché è un ottimo anime che è stato capace di mescolare in modo omogeneo generi molto diversi, generando non un pasticcio insapore, ma una storia succulenta, godibile per gli amanti del mistero e dell'ecchi, ma ben guardabile anche da semplici curiosi.