Recensione
Owarimonogatari
8.0/10
Recensione di EliaThaProphet
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Nuovo adattamento anime delle "Monogatari Series", "Owarimonogatari" si prefigge il compito di portare su schermo un'altra porzione della fortunata serie di light novel di NisiOisiN; anche stavolta, l'obiettivo è stato raggiunto in maniera egregia.
Proprio come suggerisce il nome, ci stiamo avvicinando alle battute finali dell'intera opera; ironicamente, tuttavia, ogni evento descritto accade cronologicamente prima di "Tsukimonogatari", tra gli avvenimenti della "Second Season". Sembra una sorta di controsenso, ma in realtà ciò è dovuto al fatto che quest'anime copre soltanto i primi due volumi dell'omonima novel "Owarimonogatari", mentre è il terzo a proseguire la storia dal punto in cui si era fermata.
Confusi? Io certamente lo sono stato, ma abituarsi a seguire questi continui salti temporali è essenziale per godere appieno dell'intera serie, la cui narrazione discontinua e ad alta densità di dialoghi può renderne, altrimenti, ostica e faticosa la visione.
Il fine di questo capitolo, dunque, è di fornirci i pezzi per completare il puzzle riguardante precedenti storie inconcluse e di far luce su quegli elementi che non erano stati chiariti nella nebbiosa "Second Season". Per essere più chiaro, ritengo utile considerare la narrazione come divisa in due parti.
Gli episodi 1-6 trattano il primo volume della novel e gli eventi sono collocati subito dopo "Nekomonogatari: Shiro", ossia il primo arco della "Second Season". Finalmente, il criptico personaggio di Oshino Ougi viene introdotto come si deve, dopo essere comparso sporadicamente nei capitoli precedenti; appare inoltre una nuova ragazza, Oikura, che sarà il fulcro di una storia abbastanza a sé stante, ma di grande importanza per scavare nel passato del nostro protagonista Koyomi.
La seconda parte, invece, è posta cronologicamente prima, contemporanea a "Shinobu Time" e "Nekomonogatari: Shiro". Anche qui, farà la sua comparsa un nuovo personaggio proveniente dal passato, questa volta riguardante Shinobu, e si cercherà di chiarire la situazione rimasta precedentemente in sospeso.
Molti non saranno d'accordo, ma considero la prima parte nettamente superiore al resto dell'anime: le scelte registiche sono veramente azzeccate e gli episodi risultano scorrevoli al punto giusto, riuscendo a intrigare e appassionare per tutta la durata della visione. Probabilmente, è finora l'arco migliore di tutta la trasposizione delle "Monogatari Series", subito dopo "Bakemonogatari".
Nella seconda parte, invece, il ritmo cala vertiginosamente e l'atmosfera si fa purtroppo più stantia; evitabili le scene inutilmente protratte come quella del discorso sulla verginità di Kanbaru. Tutto risulta dunque più lento, eccezion fatta per l'ultima puntata, che risolleva abbastanza un susseguirsi di episodi non proprio così facile da seguire rispetto ai precedenti.
Stilisticamente, ci troviamo davanti a un altro capitolo che grida "Monogatari" da ogni sua parte: le inconfondibili ambientazioni surreali, i lunghi monologhi e l'atmosfera soprannaturale rimangono elementi fortemente caratteristici dell'anime, che non mancheranno di soddisfare le esigenze di chi lo ama anche per questo stile peculiare e fuori dagli schemi. Saranno ovviamente presenti anche i soliti flash di scritte su schermo.
Tecnicamente, i disegni e le animazioni si rivelano all'altezza delle aspettative, grazie al lavoro dello studio SHAFT che sembra proprio non voler deludere. Buone anche le musiche, in particolare mi è piaciuta molto la ending, che ricorda tanto la "Kimi no Shiranai Monogatari" della primissima serie.
Ottimo dunque questo seguito, capace di appassionare e mantenere alto il nome "Monogatari", e brillante l'idea della Dynit di portare quest'opera in Italia; rimango tuttavia spiazzato dalla scelta di partire proprio con "Owarimonogatari", e spero dunque che il progetto sia in realtà più ampio, o non capirei davvero le ragioni dietro a questa scelta.
Naturalmente, l'intera opera non è adatta a tutti, ma, trattandosi questa della settima trasposizione televisiva, sono convinto che chi legge la mia recensione non sia nuovo all'universo in questione; mi sento dunque sicuro nel consigliare la visione di quest'anime a tutti i fan della serie "Monogatari".
Non ne sarete delusi, lo garantisco.
Proprio come suggerisce il nome, ci stiamo avvicinando alle battute finali dell'intera opera; ironicamente, tuttavia, ogni evento descritto accade cronologicamente prima di "Tsukimonogatari", tra gli avvenimenti della "Second Season". Sembra una sorta di controsenso, ma in realtà ciò è dovuto al fatto che quest'anime copre soltanto i primi due volumi dell'omonima novel "Owarimonogatari", mentre è il terzo a proseguire la storia dal punto in cui si era fermata.
Confusi? Io certamente lo sono stato, ma abituarsi a seguire questi continui salti temporali è essenziale per godere appieno dell'intera serie, la cui narrazione discontinua e ad alta densità di dialoghi può renderne, altrimenti, ostica e faticosa la visione.
Il fine di questo capitolo, dunque, è di fornirci i pezzi per completare il puzzle riguardante precedenti storie inconcluse e di far luce su quegli elementi che non erano stati chiariti nella nebbiosa "Second Season". Per essere più chiaro, ritengo utile considerare la narrazione come divisa in due parti.
Gli episodi 1-6 trattano il primo volume della novel e gli eventi sono collocati subito dopo "Nekomonogatari: Shiro", ossia il primo arco della "Second Season". Finalmente, il criptico personaggio di Oshino Ougi viene introdotto come si deve, dopo essere comparso sporadicamente nei capitoli precedenti; appare inoltre una nuova ragazza, Oikura, che sarà il fulcro di una storia abbastanza a sé stante, ma di grande importanza per scavare nel passato del nostro protagonista Koyomi.
La seconda parte, invece, è posta cronologicamente prima, contemporanea a "Shinobu Time" e "Nekomonogatari: Shiro". Anche qui, farà la sua comparsa un nuovo personaggio proveniente dal passato, questa volta riguardante Shinobu, e si cercherà di chiarire la situazione rimasta precedentemente in sospeso.
Molti non saranno d'accordo, ma considero la prima parte nettamente superiore al resto dell'anime: le scelte registiche sono veramente azzeccate e gli episodi risultano scorrevoli al punto giusto, riuscendo a intrigare e appassionare per tutta la durata della visione. Probabilmente, è finora l'arco migliore di tutta la trasposizione delle "Monogatari Series", subito dopo "Bakemonogatari".
Nella seconda parte, invece, il ritmo cala vertiginosamente e l'atmosfera si fa purtroppo più stantia; evitabili le scene inutilmente protratte come quella del discorso sulla verginità di Kanbaru. Tutto risulta dunque più lento, eccezion fatta per l'ultima puntata, che risolleva abbastanza un susseguirsi di episodi non proprio così facile da seguire rispetto ai precedenti.
Stilisticamente, ci troviamo davanti a un altro capitolo che grida "Monogatari" da ogni sua parte: le inconfondibili ambientazioni surreali, i lunghi monologhi e l'atmosfera soprannaturale rimangono elementi fortemente caratteristici dell'anime, che non mancheranno di soddisfare le esigenze di chi lo ama anche per questo stile peculiare e fuori dagli schemi. Saranno ovviamente presenti anche i soliti flash di scritte su schermo.
Tecnicamente, i disegni e le animazioni si rivelano all'altezza delle aspettative, grazie al lavoro dello studio SHAFT che sembra proprio non voler deludere. Buone anche le musiche, in particolare mi è piaciuta molto la ending, che ricorda tanto la "Kimi no Shiranai Monogatari" della primissima serie.
Ottimo dunque questo seguito, capace di appassionare e mantenere alto il nome "Monogatari", e brillante l'idea della Dynit di portare quest'opera in Italia; rimango tuttavia spiazzato dalla scelta di partire proprio con "Owarimonogatari", e spero dunque che il progetto sia in realtà più ampio, o non capirei davvero le ragioni dietro a questa scelta.
Naturalmente, l'intera opera non è adatta a tutti, ma, trattandosi questa della settima trasposizione televisiva, sono convinto che chi legge la mia recensione non sia nuovo all'universo in questione; mi sento dunque sicuro nel consigliare la visione di quest'anime a tutti i fan della serie "Monogatari".
Non ne sarete delusi, lo garantisco.