Recensione
Recensione di Anthony2772
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Non conoscendo la light novel, quando mi sono approcciato alla visione dell'anime, ammetto di averlo fatto con qualche pregiudizio: pur attirato dal character design, temevo di imbattermi nella solita storia monotona in cui il protagonista guerriero fa innamorare di sé mezzo Giappone senza un motivo particolare.
Beh, non potevo allontanarmi più di così dalla realtà, "Rakudai Kishi no Cavalry" mi ha stupito sotto tutti i punti di vista, tanto che sinceramente non condivido l'opinione di chi lo considera un harem; il genere sentimentale, insieme a quello azione/fantasy, prevale nell'opera.
Il protagonista è Ikki Kurogane, un giovane rifiutato dalla sua nobile famiglia a causa della sua mediocrità, emarginato perfino nella scuola che frequenta, in un mondo in cui il talento magico è sinonimo di autorità. Dovrà quindi cercare di emergere con la sua mente brillante e una determinazione incrollabile frutto di innumerevoli umiliazioni. Egli è caratterizzato in maniera impeccabile, e riusciamo nel corso degli episodi a percepire tutto il suo trascorso di sofferenze e sacrifici celato dietro a sorrisi di facciata.
La presenza femminile è sostenuta principalmente da due personaggi, ugualmente interessanti e centrali nello svolgimento delle vicende. Entrambe sono innamorate di Kurogane, anche se le due tipologie di amore tracciate saranno differenti (sono rimasto volutamente vago per non rovinare la visione).
Ciò che più mi ha sorpreso di questa trasposizione animata è il realismo con cui sono dipinti sentimenti e pensieri dei protagonisti. Al di là della fittizia cornice fantasy, le persone sono vere, soffrono, amano, piangono e ridono come tutti noi. "Rakudai" è avanti anni luce rispetto ad alcuni anime in cui i personaggi sembrano davvero fuori dalla realtà, a causa della loro "stupidità" nei rapporti umani (gli esempi sono innumerevoli e ognuno di noi è stato testimone di almeno un'opera in cui l'attrazione tra gli interessati era stata percepita persino dai muri, ma non si concretizzerà mai in nulla…).
Lo stesso protagonista si accorgerà subito di essere innamorato e, udite udite... si muoverà in tale direzione già dai primi episodi. Quando ho percepito questo sviluppo mi è partito un applauso spontaneo, finalmente il protagonista è un ragazzo normale che non ha paura di dire quello che pensa a una ragazza e intraprendere con lei una profonda relazione sentimentale.
I combattimenti sono realizzati magistralmente e seguono una logica precisa e, come per tutto il resto dell'anime, nulla è lasciato al caso.
Essendo fedele alla light novel, è presente del fanservice, ma personalmente non l'ho mai trovato né eccessivo né fuori luogo, esso dal mio punto di vista è utilizzato sapientemente e porta una ventata di freschezza, per stemperare la tensione di un'opera che altrimenti sarebbe risultata per alcuni eccessivamente seriosa.
Il comparto tecnico ha effettuato davvero un ottimo lavoro, il doppiaggio è molto buono, la grafica è pulita e le animazioni sono ben curate, i colori sono vivi e ho apprezzato alcune coraggiose scelte registiche, ad esempio in un episodio i colori sono percepiti differentemente a causa della condizione mentale del protagonista. Questo per testimoniare che non hanno cercato di portare a casa il compitino, ma si sono impegnati per creare qualcosa di nuovo.
Le musiche non spiccano particolarmente, ma sono molto calzanti con l'atmosfera della storia e accompagnano abilmente lo spettatore durante la visione, l'opening non è niente di speciale, ma fa il suo dovere, mentre l'ending è apprezzabile, mi ha ricordato le atmosfere di "Code Geass".
La conclusione lascia soddisfatto lo spettatore, potete quindi approcciarvi alla visione sapendo che vedrete un finale degno di questo nome. In questa serie sono stati adattati i primi tre volumi su nove totali della light novel, quindi il materiale per una seconda stagione sicuramente non manca. Tuttavia, per coprire il successivo arco, sicuramente non basterebbero dodici episodi, spero vivamente in una seconda stagione, che sarebbe meritata, in luce dei buoni consensi ricevuti dalla critica.
In conclusione, consiglio vivamente questo titolo a chi predilige sentimenti reali nelle serie e anche a coloro che non amano particolarmente gli harem (se siete dei cuori romantici, non potete perdervela).
Dopo il primo episodio canonico di presentazione, la storia subirà un crescendo vorticoso di complessità, che raggiungerà l'apice nei coinvolgenti episodi finali. Questa è la mia prima recensione su questo sito, spero di essere stato chiaro e avervi chiarito le idee prima di approcciarvi alla visione.
Voto: 9
Beh, non potevo allontanarmi più di così dalla realtà, "Rakudai Kishi no Cavalry" mi ha stupito sotto tutti i punti di vista, tanto che sinceramente non condivido l'opinione di chi lo considera un harem; il genere sentimentale, insieme a quello azione/fantasy, prevale nell'opera.
Il protagonista è Ikki Kurogane, un giovane rifiutato dalla sua nobile famiglia a causa della sua mediocrità, emarginato perfino nella scuola che frequenta, in un mondo in cui il talento magico è sinonimo di autorità. Dovrà quindi cercare di emergere con la sua mente brillante e una determinazione incrollabile frutto di innumerevoli umiliazioni. Egli è caratterizzato in maniera impeccabile, e riusciamo nel corso degli episodi a percepire tutto il suo trascorso di sofferenze e sacrifici celato dietro a sorrisi di facciata.
La presenza femminile è sostenuta principalmente da due personaggi, ugualmente interessanti e centrali nello svolgimento delle vicende. Entrambe sono innamorate di Kurogane, anche se le due tipologie di amore tracciate saranno differenti (sono rimasto volutamente vago per non rovinare la visione).
Ciò che più mi ha sorpreso di questa trasposizione animata è il realismo con cui sono dipinti sentimenti e pensieri dei protagonisti. Al di là della fittizia cornice fantasy, le persone sono vere, soffrono, amano, piangono e ridono come tutti noi. "Rakudai" è avanti anni luce rispetto ad alcuni anime in cui i personaggi sembrano davvero fuori dalla realtà, a causa della loro "stupidità" nei rapporti umani (gli esempi sono innumerevoli e ognuno di noi è stato testimone di almeno un'opera in cui l'attrazione tra gli interessati era stata percepita persino dai muri, ma non si concretizzerà mai in nulla…).
Lo stesso protagonista si accorgerà subito di essere innamorato e, udite udite... si muoverà in tale direzione già dai primi episodi. Quando ho percepito questo sviluppo mi è partito un applauso spontaneo, finalmente il protagonista è un ragazzo normale che non ha paura di dire quello che pensa a una ragazza e intraprendere con lei una profonda relazione sentimentale.
I combattimenti sono realizzati magistralmente e seguono una logica precisa e, come per tutto il resto dell'anime, nulla è lasciato al caso.
Essendo fedele alla light novel, è presente del fanservice, ma personalmente non l'ho mai trovato né eccessivo né fuori luogo, esso dal mio punto di vista è utilizzato sapientemente e porta una ventata di freschezza, per stemperare la tensione di un'opera che altrimenti sarebbe risultata per alcuni eccessivamente seriosa.
Il comparto tecnico ha effettuato davvero un ottimo lavoro, il doppiaggio è molto buono, la grafica è pulita e le animazioni sono ben curate, i colori sono vivi e ho apprezzato alcune coraggiose scelte registiche, ad esempio in un episodio i colori sono percepiti differentemente a causa della condizione mentale del protagonista. Questo per testimoniare che non hanno cercato di portare a casa il compitino, ma si sono impegnati per creare qualcosa di nuovo.
Le musiche non spiccano particolarmente, ma sono molto calzanti con l'atmosfera della storia e accompagnano abilmente lo spettatore durante la visione, l'opening non è niente di speciale, ma fa il suo dovere, mentre l'ending è apprezzabile, mi ha ricordato le atmosfere di "Code Geass".
La conclusione lascia soddisfatto lo spettatore, potete quindi approcciarvi alla visione sapendo che vedrete un finale degno di questo nome. In questa serie sono stati adattati i primi tre volumi su nove totali della light novel, quindi il materiale per una seconda stagione sicuramente non manca. Tuttavia, per coprire il successivo arco, sicuramente non basterebbero dodici episodi, spero vivamente in una seconda stagione, che sarebbe meritata, in luce dei buoni consensi ricevuti dalla critica.
In conclusione, consiglio vivamente questo titolo a chi predilige sentimenti reali nelle serie e anche a coloro che non amano particolarmente gli harem (se siete dei cuori romantici, non potete perdervela).
Dopo il primo episodio canonico di presentazione, la storia subirà un crescendo vorticoso di complessità, che raggiungerà l'apice nei coinvolgenti episodi finali. Questa è la mia prima recensione su questo sito, spero di essere stato chiaro e avervi chiarito le idee prima di approcciarvi alla visione.
Voto: 9