Recensione
"You're Under Arrest! - The Movie" è il lungometraggio animato della serie "You're Under Arrest!", tratta dall'omonimo manga di Kosuke Fujishima. Il film è stato proiettato nelle sale giapponesi il 29 aprile 1999, mentre in Italia è uscito direttamente in DVD nel 2004 ad opera della Dynit (che ha avuto la saggia idea di mantenere il titolo internazionale). Nonostante la prima stagione della serie TV sia arrivata in Italia, questo è l'unico prodotto targato "You're Under Arrest!" disponibile nel nostro Paese. A livello cronologico questo film può essere collocato più o meno tra la prima e la seconda stagione della serie televisiva.
Attacco terroristico a Bokuto
Tra la realizzazione della prima e della seconda stagione della serie televisiva, lo Studio Deen ha prodotto questo lungometraggio di "You're Under Arrest!". Il film è stato concepito come uno speciale e quindi è strettamente legato alla serie televisiva andata in onda sulla TBS tra il 1996 e il 1997. La pellicola infatti mette in scena l'intero cast di personaggi della serie, dando per scontato che il pubblico li conosca piuttosto bene. Quindi chi si approccia per la prima volta a questo franchise potrebbe trovarsi leggermente spiazzato da tutti i personaggi che si trova davanti, anche perché gli sceneggiatori non perdono molto tempo per approfondirli. Invece, per quelli di voi che hanno familiarità con questo anime, tornano alla carica tutti i protagonisti che abbiamo già avuto modo di conoscere e apprezzare nella serie TV... e in testa a tutti ci sono le spericolate Miyuki e Natsumi che impazzano per le strade di Tokyo a bordo della loro Today.
Il film inizia seguendo Miyuki nel suo ultimo incarico presso il Dipartimento Scientifico, per poi vedere il ritorno suo e di Natsumi al loro vecchio incarico. Ma non è di certo un rientro dei più tranquilli. Non fanno quasi tempo a riabituarsi al vecchio ufficio che si verificano degli strani guasti ad alcuni sistemi di segnaletica e di comunicazione della città. Come se non bastasse, vengono coinvolte dall'ispettore Tokuno in un'indagine su un traffico di armi. Tutti questi avvenimenti in apparenza casuali sembrano però seguire lo stesso filo conduttore che porta a un disco dati criptato che è stato trovato in mano ai trafficanti. I dati contenuti in questo disco portano la firma dell'ormai scomparso ispettore Emoto e spingono il comandante Arizuka a sospettare perfino del caposezione Harekumido.
Ma, proprio quando Miyuki sembra vicina a decodificare i dati criptati, il ponte Sakura viene fatto saltare in aria e un uomo con la voce camuffata minaccia di far esplodere uno dei tanti ponti che attraversano il fiume Sumida e i suoi affluenti. Il dipartimento di polizia, e in particolare la stazione di Bokuto, si trova così al centro di quello che sembra essere un vero e proprio attacco terroristico e gli agenti della stradale devono affrontare un'emergenza che potrebbe mettere in ginocchio l'intero sistema di viabilità della capitale. Ma le cose non sono proprio come sembrano e Miyuki, Natsumi e i loro colleghi dovranno mettercela tutta per sventare un pericoloso piano criminale, cercando al contempo di scagionare il caposezione dai capi di imputazione di cui è accusato.
La narrazione inizia abbastanza con calma, per poi proseguire in un crescendo di colpi di scena e inseguimenti che portano allo spettacolare un finale al cardiopalma. Ottima la regia di Nishimura, che riesce a dosare abbastanza bene i momenti discorsivi con le scene d'azione. Una nota particolare va fatta alla scena ambientata sul ponte Kachidoki: credo di non aver mai visto nessuno rendere quasi emozionate il sollevamento di un ponte mobile, ma, non so come, il regista ci riesce. Assolutamente realistica la riproduzione della metropoli giapponese, con tutto il dedalo di strade e viuzze che la contraddistinguono; molto interessante anche la rappresentazione del sistema fluviale della città e di tutti i ponti che la attraversano, particolare che solitamente non viene mai mostrato negli anime, ma che qui viene raffigurato in maniera davvero dettagliata.
La realizzazione tecnica è nettamente superiore a tutti i prodotti realizzati finora, con un character design e delle animazioni davvero ben realizzati. Rispetto alla serie i toni si fanno leggermente più seri. Si nota infatti la quasi totale assenza delle situazioni comiche, che erano parte integrante sia della serie che del manga. Per certi versi questo non è un male e permette di esplorare la facciata "seria" di questo anime. Nonostante tutto non manca di vedere alcune situazioni al limite dell'assurdo, come Natsumi che frena l'auto con i piedi, o i poliziotti affrontare un gruppo di criminali usando solo delle armi da paintball; situazioni che, viste così, sembrano decisamente fuori luogo, ma che, per chi ha visto la serie TV, risultano essere del tutto normali.
Anche in questa pellicola non mancano di certo i motori (anche se viene dato loro meno risalto). Vediamo le protagoniste sempre a bordo della loro mini-volante, una Honda Today, mentre Nakajima questa volta è in sella a una Kawasaki ZX-9R. Sul finale riappare anche la fidata Motocompo di Natsumi. Molto belle le musiche, che riescono ad esaltare abbastanza bene le varie scene. Ben fatto il doppiaggio ad opera della Dynit, con delle belle interpretazioni e delle voci decisamente azzeccate. In conclusione, si tratta di un ottimo poliziesco che fa degli inseguimenti il suo punto di forza. Visione consigliata a tutti, ma che i fan della serie non possono farsi assolutamente scappare.
Attacco terroristico a Bokuto
Tra la realizzazione della prima e della seconda stagione della serie televisiva, lo Studio Deen ha prodotto questo lungometraggio di "You're Under Arrest!". Il film è stato concepito come uno speciale e quindi è strettamente legato alla serie televisiva andata in onda sulla TBS tra il 1996 e il 1997. La pellicola infatti mette in scena l'intero cast di personaggi della serie, dando per scontato che il pubblico li conosca piuttosto bene. Quindi chi si approccia per la prima volta a questo franchise potrebbe trovarsi leggermente spiazzato da tutti i personaggi che si trova davanti, anche perché gli sceneggiatori non perdono molto tempo per approfondirli. Invece, per quelli di voi che hanno familiarità con questo anime, tornano alla carica tutti i protagonisti che abbiamo già avuto modo di conoscere e apprezzare nella serie TV... e in testa a tutti ci sono le spericolate Miyuki e Natsumi che impazzano per le strade di Tokyo a bordo della loro Today.
Il film inizia seguendo Miyuki nel suo ultimo incarico presso il Dipartimento Scientifico, per poi vedere il ritorno suo e di Natsumi al loro vecchio incarico. Ma non è di certo un rientro dei più tranquilli. Non fanno quasi tempo a riabituarsi al vecchio ufficio che si verificano degli strani guasti ad alcuni sistemi di segnaletica e di comunicazione della città. Come se non bastasse, vengono coinvolte dall'ispettore Tokuno in un'indagine su un traffico di armi. Tutti questi avvenimenti in apparenza casuali sembrano però seguire lo stesso filo conduttore che porta a un disco dati criptato che è stato trovato in mano ai trafficanti. I dati contenuti in questo disco portano la firma dell'ormai scomparso ispettore Emoto e spingono il comandante Arizuka a sospettare perfino del caposezione Harekumido.
Ma, proprio quando Miyuki sembra vicina a decodificare i dati criptati, il ponte Sakura viene fatto saltare in aria e un uomo con la voce camuffata minaccia di far esplodere uno dei tanti ponti che attraversano il fiume Sumida e i suoi affluenti. Il dipartimento di polizia, e in particolare la stazione di Bokuto, si trova così al centro di quello che sembra essere un vero e proprio attacco terroristico e gli agenti della stradale devono affrontare un'emergenza che potrebbe mettere in ginocchio l'intero sistema di viabilità della capitale. Ma le cose non sono proprio come sembrano e Miyuki, Natsumi e i loro colleghi dovranno mettercela tutta per sventare un pericoloso piano criminale, cercando al contempo di scagionare il caposezione dai capi di imputazione di cui è accusato.
La narrazione inizia abbastanza con calma, per poi proseguire in un crescendo di colpi di scena e inseguimenti che portano allo spettacolare un finale al cardiopalma. Ottima la regia di Nishimura, che riesce a dosare abbastanza bene i momenti discorsivi con le scene d'azione. Una nota particolare va fatta alla scena ambientata sul ponte Kachidoki: credo di non aver mai visto nessuno rendere quasi emozionate il sollevamento di un ponte mobile, ma, non so come, il regista ci riesce. Assolutamente realistica la riproduzione della metropoli giapponese, con tutto il dedalo di strade e viuzze che la contraddistinguono; molto interessante anche la rappresentazione del sistema fluviale della città e di tutti i ponti che la attraversano, particolare che solitamente non viene mai mostrato negli anime, ma che qui viene raffigurato in maniera davvero dettagliata.
La realizzazione tecnica è nettamente superiore a tutti i prodotti realizzati finora, con un character design e delle animazioni davvero ben realizzati. Rispetto alla serie i toni si fanno leggermente più seri. Si nota infatti la quasi totale assenza delle situazioni comiche, che erano parte integrante sia della serie che del manga. Per certi versi questo non è un male e permette di esplorare la facciata "seria" di questo anime. Nonostante tutto non manca di vedere alcune situazioni al limite dell'assurdo, come Natsumi che frena l'auto con i piedi, o i poliziotti affrontare un gruppo di criminali usando solo delle armi da paintball; situazioni che, viste così, sembrano decisamente fuori luogo, ma che, per chi ha visto la serie TV, risultano essere del tutto normali.
Anche in questa pellicola non mancano di certo i motori (anche se viene dato loro meno risalto). Vediamo le protagoniste sempre a bordo della loro mini-volante, una Honda Today, mentre Nakajima questa volta è in sella a una Kawasaki ZX-9R. Sul finale riappare anche la fidata Motocompo di Natsumi. Molto belle le musiche, che riescono ad esaltare abbastanza bene le varie scene. Ben fatto il doppiaggio ad opera della Dynit, con delle belle interpretazioni e delle voci decisamente azzeccate. In conclusione, si tratta di un ottimo poliziesco che fa degli inseguimenti il suo punto di forza. Visione consigliata a tutti, ma che i fan della serie non possono farsi assolutamente scappare.