Recensione
Gravity Falls
10.0/10
Benvenuti a Gravity Falls!!
In questa bizzarra cittadina dell'Oregon, due gemelli di dodici anni, Dipper e Mabel, sono costretti a trascorrere l'intera estate come ospiti al Regno del Mistero del prozio Stanford "Stan" Pines, una specie di museo spenna-turisti in cui sono raccolte stranezze a dir poco stravaganti ed eccentriche. Fino a qui si potrebbe pensare: trama banale, quindi perché guardarlo?
La risposta è semplice: tutto ciò che è strano o misterioso, a Gravity Falls è normale.
Infatti, un giorno, Dipper trova per caso nel bosco un vecchio diario contrassegnato da una mano con sei dita e un numero 3, la cui stesura è stata prematuramente interrotta dall'autore prima di esser stato completato.
Chi ha scritto questo diario?
E come mai tutte le creature e i misteri in esso descritti sono reali?
Tra mille avventure, gnomi strambi, mostri meccanici, viaggiatori nel tempo e oggetti magici, i due gemelli cercheranno di scoprire la verità su Gravity Falls per sventare i piani di Bill Cipher, un demone a forma di triangolo proveniente da un altra dimensione onirica chiamata Regno degli Incubi, che vuol far precipitare nel caos l'intero mondo attraverso un'apocalisse chiamata "Weirdmageddon", per dominare incontrastato con il suo illimitato potere.
Serie abbastanza recente, creata da Alex Hirsch e prodotta da Disney Channel, è perfetta per tutti gli amanti del mistero mischiato al fantascientifico.
La grafica ricorda molto altri cartoni, quali "Adventure Time" o "Steven Universe", e i toni allegri e vivaci si accoppiano benissimo con tutti gli sketch comici e le battute che permeano l'intera opera, lasciandoti alla fine un bel ricordo della serie, sebbene la trama di fondo sia seria e alcune parti anche molto riflessive e commoventi, per via dei legami che si trasformano o si instaurano tra i vari personaggi.
Vi sono due stagioni composte da venti episodi ciascuna e il doppiaggio in italiano è molto buono, come invece ciò non avviene in molte altre serie. Tuttavia, specie per quanto riguarda Mabel, diversi giochi di parole sono difficili da tradurre fedelmente, quindi neppure la serie in inglese è da snobbare a prescindere.
Dopo una prima visione, consiglio comunque di riguardare alcuni episodi poiché dei particolari cambiano con il tempo.
Magari inizialmente ad essi non vi si era prestata attenzione, mentre poi ci si accorge che in fondo erano piuttosto importanti.
Certe scene poi, se guardate al contrario, rivelano discorsi sottintesi che non fanno altro che intrigarti e invogliarti ancora di più a giungere alla conclusione della storia.
"Gravity Falls" è la serie perfetta per gli amanti degli indovinelli e per tutti coloro a cui piace osservare non solo la scena in primo piano, ma anche ciò che sta sullo sfondo ed è perciò meno visibile.
In tutti gli episodi, infatti, ci si può divertire a cercare l'autore della serie, Alex Hirsch, oppure Bill Cipher, nascosto negli oggetti o nelle insegne più svariate. Inoltre, dopo la sigla finale, per chi volesse delle anticipazioni oppure scoprire segreti e curiosità, può sempre decifrare il codice cifrato che appare per qualche secondo.
E per chi volesse approfondire ulteriormente la serie, oltre alle due stagioni esistono anche dei corti molto simpatici della durata di pochi minuti, in cui i protagonisti e i loro amici creano delle mini-guide riguardo ai misteri da loro scoperti o semplicemente per parlare del più e del meno delle loro vacanze.
Insomma, "Gravity Falls" è una storia che si scopre man mano, ogni volta con sfaccettature diverse ed intriganti, e, sebbene le prime puntate possano far pensare che si tratti solo di qualcosa di banale e stupido, proseguendo le cose si faranno sempre più interessanti, per giungere poi ad un finale in grado di tenerti con il fiato sospeso fino all'ultimo.
Un 10 come voto mi sembra più che mai d'obbligo nei confronti di chi ha creato questo capolavoro capace di farti divertire ma anche insegnarti qualcosa sulla vita.
Perché "Gravity Falls" è tutto meno che una storia banale.
E devo ammettere che in fondo non guasterebbe una terza stagione.
In questa bizzarra cittadina dell'Oregon, due gemelli di dodici anni, Dipper e Mabel, sono costretti a trascorrere l'intera estate come ospiti al Regno del Mistero del prozio Stanford "Stan" Pines, una specie di museo spenna-turisti in cui sono raccolte stranezze a dir poco stravaganti ed eccentriche. Fino a qui si potrebbe pensare: trama banale, quindi perché guardarlo?
La risposta è semplice: tutto ciò che è strano o misterioso, a Gravity Falls è normale.
Infatti, un giorno, Dipper trova per caso nel bosco un vecchio diario contrassegnato da una mano con sei dita e un numero 3, la cui stesura è stata prematuramente interrotta dall'autore prima di esser stato completato.
Chi ha scritto questo diario?
E come mai tutte le creature e i misteri in esso descritti sono reali?
Tra mille avventure, gnomi strambi, mostri meccanici, viaggiatori nel tempo e oggetti magici, i due gemelli cercheranno di scoprire la verità su Gravity Falls per sventare i piani di Bill Cipher, un demone a forma di triangolo proveniente da un altra dimensione onirica chiamata Regno degli Incubi, che vuol far precipitare nel caos l'intero mondo attraverso un'apocalisse chiamata "Weirdmageddon", per dominare incontrastato con il suo illimitato potere.
Serie abbastanza recente, creata da Alex Hirsch e prodotta da Disney Channel, è perfetta per tutti gli amanti del mistero mischiato al fantascientifico.
La grafica ricorda molto altri cartoni, quali "Adventure Time" o "Steven Universe", e i toni allegri e vivaci si accoppiano benissimo con tutti gli sketch comici e le battute che permeano l'intera opera, lasciandoti alla fine un bel ricordo della serie, sebbene la trama di fondo sia seria e alcune parti anche molto riflessive e commoventi, per via dei legami che si trasformano o si instaurano tra i vari personaggi.
Vi sono due stagioni composte da venti episodi ciascuna e il doppiaggio in italiano è molto buono, come invece ciò non avviene in molte altre serie. Tuttavia, specie per quanto riguarda Mabel, diversi giochi di parole sono difficili da tradurre fedelmente, quindi neppure la serie in inglese è da snobbare a prescindere.
Dopo una prima visione, consiglio comunque di riguardare alcuni episodi poiché dei particolari cambiano con il tempo.
Magari inizialmente ad essi non vi si era prestata attenzione, mentre poi ci si accorge che in fondo erano piuttosto importanti.
Certe scene poi, se guardate al contrario, rivelano discorsi sottintesi che non fanno altro che intrigarti e invogliarti ancora di più a giungere alla conclusione della storia.
"Gravity Falls" è la serie perfetta per gli amanti degli indovinelli e per tutti coloro a cui piace osservare non solo la scena in primo piano, ma anche ciò che sta sullo sfondo ed è perciò meno visibile.
In tutti gli episodi, infatti, ci si può divertire a cercare l'autore della serie, Alex Hirsch, oppure Bill Cipher, nascosto negli oggetti o nelle insegne più svariate. Inoltre, dopo la sigla finale, per chi volesse delle anticipazioni oppure scoprire segreti e curiosità, può sempre decifrare il codice cifrato che appare per qualche secondo.
E per chi volesse approfondire ulteriormente la serie, oltre alle due stagioni esistono anche dei corti molto simpatici della durata di pochi minuti, in cui i protagonisti e i loro amici creano delle mini-guide riguardo ai misteri da loro scoperti o semplicemente per parlare del più e del meno delle loro vacanze.
Insomma, "Gravity Falls" è una storia che si scopre man mano, ogni volta con sfaccettature diverse ed intriganti, e, sebbene le prime puntate possano far pensare che si tratti solo di qualcosa di banale e stupido, proseguendo le cose si faranno sempre più interessanti, per giungere poi ad un finale in grado di tenerti con il fiato sospeso fino all'ultimo.
Un 10 come voto mi sembra più che mai d'obbligo nei confronti di chi ha creato questo capolavoro capace di farti divertire ma anche insegnarti qualcosa sulla vita.
Perché "Gravity Falls" è tutto meno che una storia banale.
E devo ammettere che in fondo non guasterebbe una terza stagione.