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Ho comprato il manga di Princess Resurrection dopo aver letto la sua piccola presentazione nell’ultima pagina di un volume di un altro manga. La trama di Princess Resurrection è praticamente inesistente, o solo accennata. Inizialmente racconta della vita di questo ragazzo di nome Hiro, che si trasferisce in città per trovare la sorella maggiore, ma non riuscirà subito nella sua impresa, infatti prima di raggiungere il luogo dove sua sorella lavora, viene investito e muore. Si risveglia nella camera mortuaria dell’ospedale, per avviarsi (senza notare di essere coperto di sangue da capo a piedi) nuovamente verso la casa della sorella. Qui rincontrerà la ragazza bionda, che vide prima di morire, combattere contro un licantropo. Interviene spinto da una forza invisibile, proteggendo “la principessa”. Questa dopo aver ucciso il licantropo, gli spiega di essere la sua padrona, e che dipende unicamente dal suo sangue. Ma questo è solo (più o meno) il primo volume. Già leggendo il secondo, vi accorgerete che la trama è incentrata sulla principessa e i suoi fratelli, che combattono per il trono (libro dalla morte del padre), che alla protagonista in realtà non interessa.
Probabilmente curiosità, ma non so precisamente perché sto continuando a comprare questo manga. I disegni sono scadenti, parecchie azioni dei personaggi lasciano perplessi, tuttavia il manga non è di difficile lettura, anzi. Credo che sia uno di quei manga che, quando non hai niente da fare, si fanno leggere. Se c’è una cosa che ho apprezzato di questo manga, è la varietà dei nemici (ovvero i mostri più famosi concepiti dalla mente umana) e la varietà delle armi. Non lo consiglio a coloro che vogliono seguire una storia con la S maiuscola, ed in generale è consigliabile solo a chi ha tempo da perdere, come la sottoscritta.
Il mio voto è 5, e mi sembra abbastanza.