Recensione
Amon realizzato in patria nel 2000, è stato portato in Italia da d/books in un'edizione “di lusso” di cui parlerò in seguito.
Diciamo che nel corso dei volumi non si rintraccia una vera e propria trama, anzi, tutto è abbastanza confusionario e non si comprende se il tutto sia una prosecuzione dell’opera di Go Nagai o una specie di remake. Il primo volume inizia con Akira Fudo, in un mondo che si sta letteralmente sciogliendo a causa della fusione dei demoni. Il ragazzo però, come si può ben capire ( specialmente per chi ha già letto Devilman), è posseduto del demone che è penetrato nel suo corpo e sembra che quest’ultimo prevalga sulla coscienza del giovane. I suoi amici tentano di risvegliare il la coscienza del giovane ma invano. Alla fine del primo volume Amon incontra un suo ancestrale amico/nemico, Satana e quasi improvvisamente quest’ultimo fa ritornare Akira Fudo ad essere un devilman. Nel secondo volume si apre un vicenda completamente sconnessa con la precedente. Lo scenario cambia e non si chiarisce bene in quale epoca ci si trovi, la terra è tornata ad essere dominio dei demoni, i primi abitanti del pianeta terra, e qui ritroviamo di nuovo sia un ragazzo che assomiglia in modo impressionante ad Akira Fudo, che Satana che si presenta ai demoni come il messia arrivato per guidare il popolo dei demoni contro il loro peggior nemico, Dio. In più ritroviamo una stirpe di demoni tratta dai primi volumi di Devilmen, il popolo delle Sirene. La vicenda di Sirene e della sua stirpe continua fino al quarto volume. Dal quinto riprende una nuova vicenda, cambia di nuovo tutto; questa volta sembra di essere tornati nel futuro, come se ci si trovasse fra la prima e la seconda vicenda. Ritroviamo il devilman Akira Fudo e tutti i suoi amici, compresa la dolce Miki che chi ha letto Devilman ricorderà bene. Quest’ultima vicenda si chiude ancora una volta in modo inconcludente.
La trama, come avete ben capito, è tutt’altro che lineare... in altre parole un casino completo. Ma ad una trama così male articolata si accostano dei disegni superbi che sinceramente non avevo mai visto prima. Le tavole caratterizzate da un tratto molto dettagliato e particolareggiato, sono ricche d’azione e davvero molto belle.
L’edizione è ben fatta. Presenta una sovraccoperta bianca con un personaggio colorato con un grigio metallizzato. Le carta è di una buona qualità.
Non è un manga che consiglio a tutti. Innanzitutto ai soli che hanno già letto Devilman, altrimenti non si capirebbe davvero nulla. Tuttavia anche a questi ultimi solo come una manga tutto sommato bello da leggere, ma che non ha nulla a che fare con gli standard del grande Go Nagai.
Diciamo che nel corso dei volumi non si rintraccia una vera e propria trama, anzi, tutto è abbastanza confusionario e non si comprende se il tutto sia una prosecuzione dell’opera di Go Nagai o una specie di remake. Il primo volume inizia con Akira Fudo, in un mondo che si sta letteralmente sciogliendo a causa della fusione dei demoni. Il ragazzo però, come si può ben capire ( specialmente per chi ha già letto Devilman), è posseduto del demone che è penetrato nel suo corpo e sembra che quest’ultimo prevalga sulla coscienza del giovane. I suoi amici tentano di risvegliare il la coscienza del giovane ma invano. Alla fine del primo volume Amon incontra un suo ancestrale amico/nemico, Satana e quasi improvvisamente quest’ultimo fa ritornare Akira Fudo ad essere un devilman. Nel secondo volume si apre un vicenda completamente sconnessa con la precedente. Lo scenario cambia e non si chiarisce bene in quale epoca ci si trovi, la terra è tornata ad essere dominio dei demoni, i primi abitanti del pianeta terra, e qui ritroviamo di nuovo sia un ragazzo che assomiglia in modo impressionante ad Akira Fudo, che Satana che si presenta ai demoni come il messia arrivato per guidare il popolo dei demoni contro il loro peggior nemico, Dio. In più ritroviamo una stirpe di demoni tratta dai primi volumi di Devilmen, il popolo delle Sirene. La vicenda di Sirene e della sua stirpe continua fino al quarto volume. Dal quinto riprende una nuova vicenda, cambia di nuovo tutto; questa volta sembra di essere tornati nel futuro, come se ci si trovasse fra la prima e la seconda vicenda. Ritroviamo il devilman Akira Fudo e tutti i suoi amici, compresa la dolce Miki che chi ha letto Devilman ricorderà bene. Quest’ultima vicenda si chiude ancora una volta in modo inconcludente.
La trama, come avete ben capito, è tutt’altro che lineare... in altre parole un casino completo. Ma ad una trama così male articolata si accostano dei disegni superbi che sinceramente non avevo mai visto prima. Le tavole caratterizzate da un tratto molto dettagliato e particolareggiato, sono ricche d’azione e davvero molto belle.
L’edizione è ben fatta. Presenta una sovraccoperta bianca con un personaggio colorato con un grigio metallizzato. Le carta è di una buona qualità.
Non è un manga che consiglio a tutti. Innanzitutto ai soli che hanno già letto Devilman, altrimenti non si capirebbe davvero nulla. Tuttavia anche a questi ultimi solo come una manga tutto sommato bello da leggere, ma che non ha nulla a che fare con gli standard del grande Go Nagai.