Recensione
Striker Jin
6.0/10
Shukyuden - Field no okami fw Jin, è un manga creato dall’autore Yoichi Takahashi, noto nel mondo per il celebre titolo Captain Tsubasa (Holly & Benji). <b>Striker Jin</b>, questo è il nome tradotto per quest’opera da noi in Italia, ha molte similitudini con Holly & Benji: il calcio come insegnamento dei valori della vita, è il fulcro di quest’opera, breve (solo 2 volumi), ma vivace. Giunto in Italia cinque anni dopo la sua pubblicazione in madre patria, Striker Jin è edito da <b>Star Comics</b>, un marchio affidabile e sinonimo di serietà, inoltre gli arretrati sono facilmente recuperabili. Come ogni classico <b>shonen sportivo</b>, l’accento è messo sulle sfide personali e sulle rivincite morali ed umane del protagonista, che inizialmente subisce un grave lutto. Mosso dal senso del orgoglio, del rimorso, dell’affetto fraterno, Jin Hamukai decide di realizzare un sogno arduo, ma non impossibile: creare una squadra imbattibile e partecipare al campionato nazionale.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma la <b>breve durata dell’opera</b> non ne permette il giusto sviluppo della personalità, in ordine cito:
<i>Jin Hamukai</i>, il protagonista del racconto detto “Il Lupo del campo”. Egli è un ragazzo attaccabrighe e turbolento, ma con un cuore grande e una fiducia innata nel valore dell’amicizia.
<i>Shingo Hatori</i>, centravanti della Nio FC, un abilissimo colpitore di testa che condivide lo stesso sogno di Jin, vincere il campionato nazionale. È chiamato “Big Bird”
<i>Shunjiro Haino</i>, chiaramente ispirato a Benji Price, è un portiere formidabile nonostante la sua bassa statura, è cresciuto calcisticamente in Inghilterra, ed è tornato in Giappone per diventare un portiere titolare.
<i>Shinichi Hayashi</i> detto “l’impareggibile regista”, capitano della squadra del Marugame, fa della tecnica la sua qualità migliore.
Questi sono i personaggi principali della storia, ma ad essi si affiancheranno dei comprimari potenzialmente discreti, ma che non brilleranno che pochi istanti. Anche la tematica amorosa tra il protagonista Jin e Natsumi viene appena accennata.
Volendo concludere dando un giudizio a Striker Jin, non posso far altro che esporre la mia delusione legata alla longevità pressocché nulla dell’opera, che non riesce così ad esprimere il suo valore reale. <b>Consigliato solo agli tsubasiani incalliti</b>, che nell’ultimo volume riceveranno una gradita sorpresa. Voto 6.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma la <b>breve durata dell’opera</b> non ne permette il giusto sviluppo della personalità, in ordine cito:
<i>Jin Hamukai</i>, il protagonista del racconto detto “Il Lupo del campo”. Egli è un ragazzo attaccabrighe e turbolento, ma con un cuore grande e una fiducia innata nel valore dell’amicizia.
<i>Shingo Hatori</i>, centravanti della Nio FC, un abilissimo colpitore di testa che condivide lo stesso sogno di Jin, vincere il campionato nazionale. È chiamato “Big Bird”
<i>Shunjiro Haino</i>, chiaramente ispirato a Benji Price, è un portiere formidabile nonostante la sua bassa statura, è cresciuto calcisticamente in Inghilterra, ed è tornato in Giappone per diventare un portiere titolare.
<i>Shinichi Hayashi</i> detto “l’impareggibile regista”, capitano della squadra del Marugame, fa della tecnica la sua qualità migliore.
Questi sono i personaggi principali della storia, ma ad essi si affiancheranno dei comprimari potenzialmente discreti, ma che non brilleranno che pochi istanti. Anche la tematica amorosa tra il protagonista Jin e Natsumi viene appena accennata.
Volendo concludere dando un giudizio a Striker Jin, non posso far altro che esporre la mia delusione legata alla longevità pressocché nulla dell’opera, che non riesce così ad esprimere il suo valore reale. <b>Consigliato solo agli tsubasiani incalliti</b>, che nell’ultimo volume riceveranno una gradita sorpresa. Voto 6.