Recensione
Monster Hunter Orage
7.0/10
Recensione di Hanatazaro
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Ho aspettato di leggerlo tutto prima di scriverne una recensione: è un tipico lavoro alla Mashima, con i soliti personaggi e il solito umorismo. La somiglianza tra Irie e Lucy (Fairy Tail) è forte, e anche Shiki assomiglia a Natsu. Ma non fatevene intimidire o scoraggiare: l'impressione di conoscere già tutti i personaggi e quindi avventurarsi in una storia breve (dopo tutto sono 4 volumi) senza bisogno di spendere troppo tempo in presentazioni, è un ottimo modo per cominciare a leggere.
Il tema principale, noto dalla prima scena, sono i compagni, cioè i Nakama (vi ricorda qualche altro manga?), visto che questa è la parola che più spunta fuori nel manga, forse anche più degli articoli si potrebbe dire: che a ogni frase si dica "noi siamo compagni" e questo risolva tutto non è segno di grande originalità, ma su questo possiamo anche soprassedere, l'importanza del gioco di squadra in questo manga è chiara e se tutto ciò è in grado di intrattenere un po' senza annoiare ben venga.
Al contrario i nemici sono praticamente solo mostri, quindi nessun dialogo, nessuna scena particolare e nessuna caratterizzazione significativa, quindi tutto il rapporto si focalizzerà sui protagonisti umani.
Cercherò ora di fare una recensione suddivisa per parti, quindi attenzione agli SPOILER!
<b>[Attenzione, da qui in avanti verrà svelata buona parte della trama, con alcuni spoiler.]</b>
In generale la trama racconta della ricerca del drago Miogaruna, drago speciale per cui è stato creato un particolare ordine di cacciatori a cui è concesso di girovagare liberamente mentre gli altri sono confinati a determinati territori, anche se la maggior parte di loro prende il titolo solo per girare liberamente credendo Miogaruna una leggenda. Non male devo dire, anche se non so qui quanto sia merito di Mashima e quanto del videogioco a cui il manga si ispira. Gli eventi faranno riunire in gruppo persone che hanno ereditato da un grande cacciatore (anche se non abbastanza grande da non morire in esperimento con polvere da sparo, e coi danni che questi cacciatori subiscono durante gli scontri ci sarebbe da chiedersi che polvere da sparo fosse!) il sogno di portare a termine questa missione: così tutto si svolge in prospettiva dello scontro finale con Miogaruna, con in mezzo la ricerca di informazioni e tracce (non hanno idea di dove andare...), potenziamento armi (questo fa molto videogioco) e ricerca di nuovi compagni.
L'inizio è buono, con un ottimo incipit, riesce senza difficoltà a introdurre il mondo e la terra anche per chi non conosce il videogioco (come me, anche se non è poi così complessa come ambientazione), e a instaurare un buon rapporto tra Shiki ed Irie. A proposito di Shiki: divertente l'idea del fatto che continui a parlare col suo maestro morto urlando. E anche che tutti i discorsi che faccia, appena Irie le traduce, si rivelino delle boiate.
Voto: 7
Si procede con l'apparizione di Sakuya, la fabbra, e abbiamo Irie in intimo per la prima (ma non ultima) volta (eh sì, Mashima resta Mashima, comunque visto che la sa disegnare bene glielo concediamo...) e veniamo a conoscenza del background di Sakuya, anche qui niente male, visto che nonostante non sia molto originale è ben raccontato, e lo scontro che segue non è niente male.
Voto 7
Dopo un breve e simpatico incontro col (non-capitano) Kirk ecco che i nostri si dirigono in mare a dare la caccia a un mostro marino. E qui la "mashimaggine" torna a colpire, per la gioia dei lettorI (con la I maiuscola) e per la insensatezza della trama, visto che per qualche malsano motivo non molto ben spiegato loro devono dare la caccia al mostro in una sorta di bikini... piacevoli da vedere le forme delle ragazze, Mashima stesso ammetterà di aver esagerato in postilla... Quello che prende di più in questo volume è stato, almeno per me, il background di Irie, non troppo originale ma molto ben raccontato oltre che triste. Ottimo il finale della scena con la rivelazione a sorpresa dell'identità di un certo personaggio.
Voto: 8
A casa del maestro fabbro che gli forgerà le armi vediamo il background di Shiki. Simpatico, ma poco originale e raccontato peggio, anche perché Shiki da bambino non mi piace molto.
Voto: 7 scarso
E ora ecco il punto debole della storia: lo Star Breaker del malvagio Shadow e la trama parallela di Koloon. Shadow è un antagonista (e che altro poteva fare con un nome simile?), l'unico cacciatore ad apparire in questo ruolo visto che gli unici altri nemici sono mostri. Peccato che il suo piano malvagio faccia acqua da molte parti (anche perché che un ex-bracconiere faccia il bracconiere senza essere così sorvegliato mi sembra strano), che sia tonto (si fa fregare come un allocco), che non abbia molto fascino (vabbè...) e che non si riscatti con un combattimento visto che viene preso e fregato seduta stante senza quasi realizzare nulla. Contemporaneamente Koloon mi sembra abbastanza inutile, a partire dalla caratterizzazione (già usata), e il suo ruolo sia nella storia che negli scontri a mio parere è insignificante.
Senza di loro la storia andrebbe benissimo avanti comunque, visto che a mio parere non aggiungono niente.
Voto: 6
Dopo l'indispensabile gita alle terme (ottima occasione per spogliare ulteriormente), ecco che si arriva allo scenario finale con un ottimo scontro definitivo in cui di nuovo si baserà tutto sul legame tra compagni e sul lavoro di squadra.
Voto: 7
<b>[Fine spoiler.]</b>
In definitiva, un lavoro piacevole da leggere, anche per la breve durata. Non impegnativo, molto ben disegnati i mostri.
Merita un approfondimento "Vita da Cacciatori", contenuto nell'ultimo volume: sostanzialmente non mi è piaciuto molto (carino ma nulla più), anche se non aumenta il prezzo del volume. Se avesse messo una breve storia alternativa coi cacciatori invece che le sue vicissitudini personali sarei stato più contento. Ma non fa parte del manga e quindi non lo inserisco nel voto.
Voto complessivo: 7
Il tema principale, noto dalla prima scena, sono i compagni, cioè i Nakama (vi ricorda qualche altro manga?), visto che questa è la parola che più spunta fuori nel manga, forse anche più degli articoli si potrebbe dire: che a ogni frase si dica "noi siamo compagni" e questo risolva tutto non è segno di grande originalità, ma su questo possiamo anche soprassedere, l'importanza del gioco di squadra in questo manga è chiara e se tutto ciò è in grado di intrattenere un po' senza annoiare ben venga.
Al contrario i nemici sono praticamente solo mostri, quindi nessun dialogo, nessuna scena particolare e nessuna caratterizzazione significativa, quindi tutto il rapporto si focalizzerà sui protagonisti umani.
Cercherò ora di fare una recensione suddivisa per parti, quindi attenzione agli SPOILER!
<b>[Attenzione, da qui in avanti verrà svelata buona parte della trama, con alcuni spoiler.]</b>
In generale la trama racconta della ricerca del drago Miogaruna, drago speciale per cui è stato creato un particolare ordine di cacciatori a cui è concesso di girovagare liberamente mentre gli altri sono confinati a determinati territori, anche se la maggior parte di loro prende il titolo solo per girare liberamente credendo Miogaruna una leggenda. Non male devo dire, anche se non so qui quanto sia merito di Mashima e quanto del videogioco a cui il manga si ispira. Gli eventi faranno riunire in gruppo persone che hanno ereditato da un grande cacciatore (anche se non abbastanza grande da non morire in esperimento con polvere da sparo, e coi danni che questi cacciatori subiscono durante gli scontri ci sarebbe da chiedersi che polvere da sparo fosse!) il sogno di portare a termine questa missione: così tutto si svolge in prospettiva dello scontro finale con Miogaruna, con in mezzo la ricerca di informazioni e tracce (non hanno idea di dove andare...), potenziamento armi (questo fa molto videogioco) e ricerca di nuovi compagni.
L'inizio è buono, con un ottimo incipit, riesce senza difficoltà a introdurre il mondo e la terra anche per chi non conosce il videogioco (come me, anche se non è poi così complessa come ambientazione), e a instaurare un buon rapporto tra Shiki ed Irie. A proposito di Shiki: divertente l'idea del fatto che continui a parlare col suo maestro morto urlando. E anche che tutti i discorsi che faccia, appena Irie le traduce, si rivelino delle boiate.
Voto: 7
Si procede con l'apparizione di Sakuya, la fabbra, e abbiamo Irie in intimo per la prima (ma non ultima) volta (eh sì, Mashima resta Mashima, comunque visto che la sa disegnare bene glielo concediamo...) e veniamo a conoscenza del background di Sakuya, anche qui niente male, visto che nonostante non sia molto originale è ben raccontato, e lo scontro che segue non è niente male.
Voto 7
Dopo un breve e simpatico incontro col (non-capitano) Kirk ecco che i nostri si dirigono in mare a dare la caccia a un mostro marino. E qui la "mashimaggine" torna a colpire, per la gioia dei lettorI (con la I maiuscola) e per la insensatezza della trama, visto che per qualche malsano motivo non molto ben spiegato loro devono dare la caccia al mostro in una sorta di bikini... piacevoli da vedere le forme delle ragazze, Mashima stesso ammetterà di aver esagerato in postilla... Quello che prende di più in questo volume è stato, almeno per me, il background di Irie, non troppo originale ma molto ben raccontato oltre che triste. Ottimo il finale della scena con la rivelazione a sorpresa dell'identità di un certo personaggio.
Voto: 8
A casa del maestro fabbro che gli forgerà le armi vediamo il background di Shiki. Simpatico, ma poco originale e raccontato peggio, anche perché Shiki da bambino non mi piace molto.
Voto: 7 scarso
E ora ecco il punto debole della storia: lo Star Breaker del malvagio Shadow e la trama parallela di Koloon. Shadow è un antagonista (e che altro poteva fare con un nome simile?), l'unico cacciatore ad apparire in questo ruolo visto che gli unici altri nemici sono mostri. Peccato che il suo piano malvagio faccia acqua da molte parti (anche perché che un ex-bracconiere faccia il bracconiere senza essere così sorvegliato mi sembra strano), che sia tonto (si fa fregare come un allocco), che non abbia molto fascino (vabbè...) e che non si riscatti con un combattimento visto che viene preso e fregato seduta stante senza quasi realizzare nulla. Contemporaneamente Koloon mi sembra abbastanza inutile, a partire dalla caratterizzazione (già usata), e il suo ruolo sia nella storia che negli scontri a mio parere è insignificante.
Senza di loro la storia andrebbe benissimo avanti comunque, visto che a mio parere non aggiungono niente.
Voto: 6
Dopo l'indispensabile gita alle terme (ottima occasione per spogliare ulteriormente), ecco che si arriva allo scenario finale con un ottimo scontro definitivo in cui di nuovo si baserà tutto sul legame tra compagni e sul lavoro di squadra.
Voto: 7
<b>[Fine spoiler.]</b>
In definitiva, un lavoro piacevole da leggere, anche per la breve durata. Non impegnativo, molto ben disegnati i mostri.
Merita un approfondimento "Vita da Cacciatori", contenuto nell'ultimo volume: sostanzialmente non mi è piaciuto molto (carino ma nulla più), anche se non aumenta il prezzo del volume. Se avesse messo una breve storia alternativa coi cacciatori invece che le sue vicissitudini personali sarei stato più contento. Ma non fa parte del manga e quindi non lo inserisco nel voto.
Voto complessivo: 7