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8.0/10
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<i>"Gli esseri umani, proprio come i fiori, non devono essere per forza tutti uguali. Ognuno deve sbocciare individualmente con le proprie forze".</i>

Questo manga di Yuu Watase è sicuramente un'opera interessante. Avendo letto già abbastanza titoli shojo da inquadrare bene il genere e tutto ciò che implica, posso affermare che questa storia è decisamente diversa da tutte le altre. Inizialmente si sviluppa forse un po' troppo a rilento, infatti dai primi due volumetti ero quasi tentata di lasciar perdere. Andando avanti però la storia si anima e diviene un susseguirsi di eventi e di colpi di scena che porteranno il lettore a divorare le pagine fino alla fine. Le tematiche affrontate sono le più disparate e ci offrono un'ampia visione della vita sentimentale, familiare e scolastica dei problematici adolescenti protagonisti di questa storia. Il disegno, sebbene diverso dal dilagante "disegno tutto occhioni", è molto carino, così come l'uso del super deformed aiuta a donare quel tocco di comicità, ottimo per alleggerire un po' le situazioni ad alta drammaticità. Carinissima la mascotte, la piccola volpe Poplar che funge da aiutante ritrovandosi in scenette decisamente divertenti. Sicuramente la cosa più interessante è anche la scelta della metafora dei fiori, intesa come diversità delle varie personalità che partecipano all'intreccio, ma soprattutto la loro crescita, la loro "fioritura". Credo che leggerò qualche altra opera della Watase per vedere come se la cava con qualche altro genere (ho letto infatti che ha scritto manga anche a sfondo soprannaturale), e lontana comunque dallo stereotipo dello shojo scolastico che, bene o male, ha comunque i suoi limiti. Imadoki è comunque un buon manga, gradevole e ben disegnato. Il mio voto è 8, per l'inizio un po' noioso.