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Ecco un'altra bella opera della talentuosa Mayu Sakai. Una storia stavolta con meno pretese delle precedenti, in particolare rispetto a Nagatacho Strawberry - Sapore di Fragola, e lontano dall'intreccio classico degli shojo di Rockin' Heaven. Il titolo promette una rivisitazione della fiaba di Peter Pan ma in realtà, come già precisato da Shaoranlover nella sua recensione, la piccola Kohaku ha ben poco in comune col celebre personaggio. Mettendo da parte somiglianze, paragoni eccetera, e prendendola come una storia a sé stante, Peter Pan Syndrome è uno shojo a sfondo soprannaturale ben costruito e ben disegnato. Forse alcuni punti si sarebbero potuti approfondire però, a questo proposito, concordo con il pensiero della mangaka, espresso in uno dei numerosi e divertenti free talk: secondo quanto scritto dalla Sakai, il lasciare sospese alcune situazioni e magari non svelarne i dettagli, soprattutto per quanto concerne il finale, spinge ad usare la propria fantasia per spiegare alcuni eventi e questo rende la storia un po' più magica e misteriosa.
L'intreccio comunque è ben sviluppato e i disegni li ho trovati veramente molto belli, in stile Sakai. Forse il tratto è un po' più pulito rispetto ad esempio ai disegni di Rockin'Heaven, ma assolutamente bello da vedere.
Il mio voto è 8 perché si tratta di soli due volumi e, obiettivamente, non può essere considerato un capolavoro. L'autrice comunque, secondo il mio parere, si è giocata bene la carta del manga breve ad elemento soprannaturale. Un esperimento riuscito senza dubbio. In attesa di leggere "Momo - Welcome to the Worldend Garden" i fan della Sakai troveranno interessante questa lettura e, fan a parte, Peter Pan Syndrome lo consiglio principalmente agli amanti degli shojo che cercano qualcosa di dolce e magico ma senza troppe pretese.