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Ancora inedito in Italia, il manga di Yana Toboso è stato reso celebre da un già famoso adattamento in episodi e racconta la storia di un giovanissimo lord, Ciel Phantomhive e del suo ancor più enigmatico maggiordomo Sebastian Michaelis, il tutto ambientato sullo sfondo di una Londra vittoriana e costellato da personaggi di contorno i cui segreti vengono svelati pian piano nel corso del manga.
Questa, in sintesi molto stretta, la trama di Kuroshitsuji che, come già detto, è già stato adattato in un anime di 24 episodi i quali, per ovvi motivi, seguono i volumi cartacei soltanto nella parte iniziale, per poi discostarsene. Molti i punti a favore del manga e che gli valgono un giudizio decisamente positivo, a partire dal tratto di disegno, accattivante, pulito e curato nei dettagli, soprattutto nell'abbigliamento dei personaggi. I protagonisti, Sebastian e Ciel, sono caratterizzati in maniera molto buona, nell'aspetto e nelle caratteristiche psicologiche, circondati sempre da un alone di mistero che lascia di tanto in tanto intravedere degli elementi che spiazzano il lettore, lasciandolo intento a chiedersi quale sia la vera natura del giovane lord e del suo tenebroso maggiordomo. Tutto sommato, Sebastian è il vero eroe della vicenda, figura che si staglia perfettamente sullo sfondo delle atmosfere sostanzialmente cupe e sospese dell'ambientazione vittoriana, plurisfruttata, sì, ma qui trattata con buona precisione e originalità. Vero protagonista perché, in fondo, farà storcere un po' il naso l'atteggiamento forse troppo tutto d'un pezzo di Ciel, almeno se ci si fermerà a pensare che si tratta di un ragazzino di tredici anni. Va però detto che il manga fa dimenticare in fretta l'età fisica dei personaggi, collocando il tutto in un alone di indeterminatezza cupa e rabbiosa che è il vero punto forte, una storia di vendetta e disperazione di chi è stato costretto a crescere troppo in fretta. Anche i personaggi di contorno, madame Red, la servitù di casa Phantomhive, Undertaker e lo shinigami Grell Sutcliff spiccano per un proprio spessore, non semplici comparse, ma caratteri sviluppati con una propria individualità e un bagaglio di misteri che aspettano solo di essere svelati. E al loro pari anche figure che, dopo tutto, secondarie lo sarebbero davvero, di nome se non di fatto, come i personaggi dell'Arc del Circus, piccola, commovente perla ricca di fascino, grazie, ancora una volta, a protagonisti costruiti in maniera riuscitissima, nel disegno e nella caratterizzazione emotiva.
Merita di essere ricordata, infine, una vena comico-divertente che emerge di tanto in tanto, contribuendo a spezzare la tensione laddove sia necessario.
Il manga non è ancora concluso, quindi non mi sento in grado di assegnargli il pieno dei voti in attesa di valutare lo sviluppo della storia, ancora troppi sono i misteri insoluti e c'è grande curiosità per come la mangaka riuscirà a dare al tutto uno sviluppo e uno scioglimento credibile.
Consiglio comunque Kuroshitsuji a chi ama ambientazioni tendenti al dark, personaggi interessanti e non stereotipati e un tocco da commedia ben collocato in una trama complessa e sufficientemente ricca di mistero.