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8.0/10
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Ho comprato questo manga per un semplice motivo, speravo e confidavo che dopo "Death Note" un altro manga con "death" avesse più spessore e avesse una trama che non si sfilacciasse lungo il percorso, ma desse al lettore l'idea di una linea da seguire e uno stimolo per andare al volume successivo.
Ammetto che tutto questo l'ho trovato in Death Sweeper. La copertina mi attirava e confidavo fosse qualcosa di non solo accattivante, ma interessante.
La storia presenta questo giovane ragazzo che dopo il suicido completamente inaspettato del fratello cerca lavoro e si fa assumere, forse con un impeto autolesionista o forse più per comprendere meglio la mente del fratello, dentro questa agenzia addetta a "ripulire" luoghi e cose toccate dalla morte e che nessun altro ha voglia di sistemare.

Il manga affronta nei 5 volumi tematiche diverse che sconvolgono il protagonista portandolo a riflettere su molte cose, la solitudine delle persone, la ricerca dell'affetto, il sentimento di non essere mai abbastanza all'altezza, la morte improvvisa, ma si parla anche dell'altra faccia della medaglia, cioè l'affetto che si può dare, l'attaccamento alla vita, la gioia di ogni istante, l'insignificante che diventa significato di qualcosa indimenticabile. Una trama che si intreccia con la vita di altre persone, a volte solo di passaggio, a volte che diventano quasi di importanza pari al protagonista e che raggiungono la gioia solo alla fine. Un manga a mio giudizio molto bello, che fa riflettere, seppur il disegno non sia tra i miei preferiti comunque permette al lettore di interpretare bene i sentimenti che passano attraverso le espressioni dei personaggi.
Beh sì, io lo ricomprerei e rileggerei molto volentieri, quindi ve lo consiglio.