Recensione
Bakuman.
9.0/10
Bakuman è un manga che fa capire agli amanti dei manga cosa c'è sotto la creazione e alla serializzazione di un'opera.
È realizzato dalla coppia formata da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, gli stessi creatori di Death Note, ma non ci sono aspetti comuni tra le due opere tranne gli stupendi disegni di Takeshi Obata e la genialità nella costruzione della trama di Tsugumi Ohba.
Trama: Akito Takagi, soprannominato Shujin, ragazzo molto intelligente, sogna di diventare mangaka, ma non sa disegnare bene. Scopre che un suo compagno di classe, Moritaka Mashiro, soprannominato Saiko, è molto bravo a disegnare e, sotto ricatto, gli chiede di formare con lui una coppia per cercare di diventare mangaka. È grazie all'amicizia con Takagi che Mashiro abbandona la sua vita passiva e riesce a trovare un sogno che lo sproni a vivere.
Inoltre questi è innamorato di Miho Azuki, una sua compagna di classe il cui sogno è quello di diventare una seiyou, cioè una doppiatrice. L'ultimo giorno delle scuole medie i due ragazzi si scambiano la promessa che si sposeranno quando entrambi avranno realizzato i loro sogni.
Così Takagi e Mashiro si impegnano a realizzare name da proporre alla Shueisha. Riescono a mettersi in contatto con Akira Hattori, editor di Jump, che sorpreso dalle loro capacità diventerà da quel momento il loro editor. Comincia così l'avventura dei ragazzi nel mondo dei mangaka per ottenere una serie caratterizzata dai ritrovi nello studio dello zio di Mashiro, da tante delusioni e sconfitte, da incomprensioni e da tosti "avversari", ma anche di grandi soddisfazioni.
Penso che questo manga sia molto interessante perché finalmente una persona lontana dalla realizzazione dei manga come me, che si limita soltanto a leggerli e a dilettarsi in qualche disegno, può capire come avviene la creazione di opere che ammira tanto. Si tratta quindi di un argomento interessante. Inoltre i disegni sono molto belli e curati nel dettaglio, e anche gli sfondi non sono lasciati a se stessi, ma sono molto particolareggiati.
I personaggi sono ben caratterizzati; infatti è interessante anche mettere a confronto la relazione di Takagi con Miyoshi, la sua ragazza, grande amica di Miho, e quella tra quest'ultima e Mashiro. La prima è una relazione normale tra adolescenti, la seconda è una sorta di adorazione platonica.
Pian piano, con lo svilupparsi della vicenda, vengono introdotti altri personaggi, che come i protagonisti sognano di diventare mangaka o che lo sono già, come rispettivamente Shinta Fukuda e Takuro Nakai e Eiji Niizuma.
Questo manga presenta sia serietà, sia comicità, sia romanticismo e per questo motivo a mio parere ha tutte le qualità per essere un manga dal successo sicuro.
L'unica cosa che mi preoccupa è che col tempo la trama possa diventare ripetitiva.
Per il resto lo consiglio caldamente, anche se ci si impiega molto a leggere un tankoubon.
È realizzato dalla coppia formata da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, gli stessi creatori di Death Note, ma non ci sono aspetti comuni tra le due opere tranne gli stupendi disegni di Takeshi Obata e la genialità nella costruzione della trama di Tsugumi Ohba.
Trama: Akito Takagi, soprannominato Shujin, ragazzo molto intelligente, sogna di diventare mangaka, ma non sa disegnare bene. Scopre che un suo compagno di classe, Moritaka Mashiro, soprannominato Saiko, è molto bravo a disegnare e, sotto ricatto, gli chiede di formare con lui una coppia per cercare di diventare mangaka. È grazie all'amicizia con Takagi che Mashiro abbandona la sua vita passiva e riesce a trovare un sogno che lo sproni a vivere.
Inoltre questi è innamorato di Miho Azuki, una sua compagna di classe il cui sogno è quello di diventare una seiyou, cioè una doppiatrice. L'ultimo giorno delle scuole medie i due ragazzi si scambiano la promessa che si sposeranno quando entrambi avranno realizzato i loro sogni.
Così Takagi e Mashiro si impegnano a realizzare name da proporre alla Shueisha. Riescono a mettersi in contatto con Akira Hattori, editor di Jump, che sorpreso dalle loro capacità diventerà da quel momento il loro editor. Comincia così l'avventura dei ragazzi nel mondo dei mangaka per ottenere una serie caratterizzata dai ritrovi nello studio dello zio di Mashiro, da tante delusioni e sconfitte, da incomprensioni e da tosti "avversari", ma anche di grandi soddisfazioni.
Penso che questo manga sia molto interessante perché finalmente una persona lontana dalla realizzazione dei manga come me, che si limita soltanto a leggerli e a dilettarsi in qualche disegno, può capire come avviene la creazione di opere che ammira tanto. Si tratta quindi di un argomento interessante. Inoltre i disegni sono molto belli e curati nel dettaglio, e anche gli sfondi non sono lasciati a se stessi, ma sono molto particolareggiati.
I personaggi sono ben caratterizzati; infatti è interessante anche mettere a confronto la relazione di Takagi con Miyoshi, la sua ragazza, grande amica di Miho, e quella tra quest'ultima e Mashiro. La prima è una relazione normale tra adolescenti, la seconda è una sorta di adorazione platonica.
Pian piano, con lo svilupparsi della vicenda, vengono introdotti altri personaggi, che come i protagonisti sognano di diventare mangaka o che lo sono già, come rispettivamente Shinta Fukuda e Takuro Nakai e Eiji Niizuma.
Questo manga presenta sia serietà, sia comicità, sia romanticismo e per questo motivo a mio parere ha tutte le qualità per essere un manga dal successo sicuro.
L'unica cosa che mi preoccupa è che col tempo la trama possa diventare ripetitiva.
Per il resto lo consiglio caldamente, anche se ci si impiega molto a leggere un tankoubon.