Recensione
Red Eyes
6.0/10
Affrontare il tema della guerra è sempre difficile, viste le molteplici sfaccettature che si possono incontrare.
La trama in breve senza anticipare niente: Grant Mills (nome in codice Genocide) è un ex comandante di un corpo speciale che viene ingiustamente accusato di tradimento dai sui ex compagni e condannato per questo a morte. Riuscito a scappare in circostanze fortuite dal carcere di massima sicurezza, dove era rinchiuso, proprio il giorno dell'esecuzione e nel bel mezzo della battaglia tra la repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof, decide che il momento della vendetta è arrivato, e ottenere la testa del vero congiuratore, il suo sottoposto Crazy.
Il contesto futuristico ma non troppo (dove tra l'altro la fanteria è dotata di armature con esoscheletri) rende sicuramente più piacevole le scene di azione. Anche la parte strategica del conflitto risulta ben descritta e curata, a volte addirittura troppo, contando tutte le pagine descrittive in appendice e apertura di volume che spiegano sia la parte fantapolitica che tattica (sinceramente avrei preferito che il tutto fosse spiegato coi fumetti, ma questa è un'opinione soggettiva).
Lo spunto buono è forse il cercare di mettere in luce l'aspetto più oscuro della guerra, ovvero la sete di potere e i penosi interessi che la circondano. E mostrarci il costo che i molti sono costretti a pagare a vantaggio dei soliti pochi, vivendo in un perenne clima di violenza.
Detto questo però la storia sa un po' di riciclato, addirittura i personaggi sono un po' scarni e troppo stereotipati. Il cattivo dal cuore di ghiaccio contro il protagonista duro e invincibile sono cose abbastanza scontate.
Un altro punto debole è dovuto all'uscita irregolare dei volumi, inizialmente trimestrale e poi totalmente casuale.
Buoni i disegni, puliti ed efficaci, sicuramente uno dei punti di forza di questo manga.
Mi sento di dare comunque la sufficienza a questa opera, anche se ancora in corso, sperando in qualche scossone più incisivo strada facendo.
La trama in breve senza anticipare niente: Grant Mills (nome in codice Genocide) è un ex comandante di un corpo speciale che viene ingiustamente accusato di tradimento dai sui ex compagni e condannato per questo a morte. Riuscito a scappare in circostanze fortuite dal carcere di massima sicurezza, dove era rinchiuso, proprio il giorno dell'esecuzione e nel bel mezzo della battaglia tra la repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof, decide che il momento della vendetta è arrivato, e ottenere la testa del vero congiuratore, il suo sottoposto Crazy.
Il contesto futuristico ma non troppo (dove tra l'altro la fanteria è dotata di armature con esoscheletri) rende sicuramente più piacevole le scene di azione. Anche la parte strategica del conflitto risulta ben descritta e curata, a volte addirittura troppo, contando tutte le pagine descrittive in appendice e apertura di volume che spiegano sia la parte fantapolitica che tattica (sinceramente avrei preferito che il tutto fosse spiegato coi fumetti, ma questa è un'opinione soggettiva).
Lo spunto buono è forse il cercare di mettere in luce l'aspetto più oscuro della guerra, ovvero la sete di potere e i penosi interessi che la circondano. E mostrarci il costo che i molti sono costretti a pagare a vantaggio dei soliti pochi, vivendo in un perenne clima di violenza.
Detto questo però la storia sa un po' di riciclato, addirittura i personaggi sono un po' scarni e troppo stereotipati. Il cattivo dal cuore di ghiaccio contro il protagonista duro e invincibile sono cose abbastanza scontate.
Un altro punto debole è dovuto all'uscita irregolare dei volumi, inizialmente trimestrale e poi totalmente casuale.
Buoni i disegni, puliti ed efficaci, sicuramente uno dei punti di forza di questo manga.
Mi sento di dare comunque la sufficienza a questa opera, anche se ancora in corso, sperando in qualche scossone più incisivo strada facendo.