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Come recensire il Next Dimension? Non è facile. Le premesse dell'opera erano un po' fumose, perché pareva essere iniziato come una storia parallela al Lost Canvas, che trattava la guerra sacra passata, generando grandi dubbi e litigi su quale fosse il passato "vero" e quale l'universo alternativo. Poi, non so se intenzionalmente o perché spinto dall'entusiasmo, Kurumada lo ha reso una sorta di seguito della serie classica, cosa che non può che fare piacere ad una fan storica come me, che era rimasta un po' delusa dalla fine del manga classico, così aperta e generica. Cosa che fra l'altro rende anche più contestualizzabili le due opere "gemelle".
Tuttavia la realizzazione non convince appieno. L'idea del viaggio nel passato è una bella novità, una cosa nuova, ma Kurumada non riesce a sfruttarla appieno.

<b>ATTENZIONE SPOILERS!</b>
Gli eventi nel passato si riducono presto ad una fotocopia di quelli del manga classico, con una ennesima corsa per le 12 case dei protagonisti per affrontare i cavalieri d'oro. Il cavaliere del Toro muore persino in modo molto simile alla serie classica. L'ho già visto, grazie! Non mi serve un manga fotocopia, voglio qualcosa di nuovo!
Dal lato del "presente" le cose non vanno troppo meglio. Kurumada inserisce altre divinità ma non le caratterizza. Crono è una sorta di nebulosa che si comporta da ragazzino dispettoso che rimasterizza i telomeri di Saori (orrore biologico!) così, tanto per; Artemide si arrabbia, piange e poi si fa fare fessa dalla sua aiutante che improvvisamente diventa il nuovo nemico, per un motivo abbastanza stupido, poi; e l'introduzione di una specie di guerriero angelico non è stata ancora spiegata. Va bene tacere sul passato di un personaggio, ma almeno spiegarci a che divinità appartiene?

Dal lato dei personaggi, Kurumada non riesce a risollevare Saori neanche in questo caso. Viene fatta fessa da tutti: da Artemide che la calcioruota via dal suo tempio dopo averle dato l'informazione che la manderà verso la morte, e poi da Crono che la riduce ad una neonata. Cosa che poi non la cambia più di tanto: inutile era, inutile rimane.
I gold saint del passato non fanno gran che: Shon e Dohko, ritratti come giovani e inesperti, paiono bronze alle prime armi e di fanno pestare da chiunque, altri sono traditori, altri non si capisce bene che utilità abbiano e muoiono in due capitoli... No, non ce la faccio ad essere convinta.
<b>FINE SPOILER</b>

Dal lato grafico lo stile di Kurumada è quello che è, non si può certo definire bello né proporzionato, bisogna non darci troppo peso. I colori sono una bella novità, ma non possono salvare dei disegni che brutti sono e brutti rimangono. Apprezziamo comunque lo sforzo.

Mi spiace criticare quest'opera, ma non mi ha convinto. Non è nemmeno sufficiente per ora. Decisamente meglio il Lost Canvas, più lineare e diretto. Voto 5, perché è ancora all'inizio ed è comunque Saint Seiya. Fosse stato un altro manga gli avrei dato meno.