Recensione
<b>Attenzione ai possibili spoiler, grazie.</b>
Dopo la terrificante esperienza della lettura di Captive Heart e di Wanted, ecco il manga che a mio parere rappresenta la punta di diamante di Hino-sensei: Meru Puri. Di certo non è un capolavoro, per questo do un semplice sette, però è più verso l'otto.
Partiamo dalla parte negativa, ossia (che novità) l'edizione Panini. Dopo che io e mia sorella abbiamo letto una volta a testa un solo volumetto esso era completamente distrutto. Io non so davvero più cosa dire. Inoltre, entrare in possesso del numero due è stato <i>infernale</i>, mesi e mesi di attesa per la ristampa. Ma, tutto sommato, ne è valsa la pena, dai.
La trama è davvero carinissima, dolce e in certe situazioni davvero demenziale. La protagonista Airi, dalle prime letture si potrebbe bollare come una pazza scatenata, che crede nel vero amore e che passa il tempo a fare viaggi mentali sul suo futuro con marito e figli, ma in realtà è di più. Airi è una persona premurosa, che fin da subito accetta di curare Alam, quel dolce bambino che assume fattezze da adulto se rinchiuso in un posto buio. Logicamente, tra loro col tempo nasceranno sentimenti più teneri e dolci, e logicamente ci sarà un antagonista che farà di tutto per dare del filo da torcere ai due. Fin qui può essere banale la storia, vero? Invece no; Hino-sensei mescola un tocco fantasy con una larga dose di comicità, creando così un manga fresco, divertente e dolce. Io mi sono personalmente affezionata a Jeile perché mi ricorda il mio migliore amico (dal punto di vista dei comportamenti assurdi), ma anche perché è un personaggio davvero fantastico, che spesso dà quel tocco in più immancabile alle scene comiche dei vari capitoli.
Bellissime le illustrazioni, stupende le copertine. Stavolta, rispetto alle altre opere di Hino-sensei (mi permetto di fare un piccolo confronto), l'autrice dimostra di essere particolarmente spiccata per le serie comico-ironiche e romantiche. Ma ciò che ho apprezzato di più è stato unire il Mahou shojo con una presa in giro del Mahou shojo. Si veda la volta in cui Airi inizia a esclamare parole impronunciabili, e che risultano molto sciocche, comportandosi come una maghetta dei manga del genere. Davvero spiritoso e ironico, non c'è dubbio.
Dallo stile di disegno si vede che Hino-sensei è ancora vicina allo stile di Captive Heart, ma stavolta inizia a rendere i disegni più gradevoli, più dolci e sciolti, come piacciono a me.
Consiglio questa serie a chi cerca qualcosa di comico e di molto romantico. Un avvertimento: le scene sdolcinate saranno presenti a non finire, quindi a chi non è amante del genere non lo raccomando.
Dopo la terrificante esperienza della lettura di Captive Heart e di Wanted, ecco il manga che a mio parere rappresenta la punta di diamante di Hino-sensei: Meru Puri. Di certo non è un capolavoro, per questo do un semplice sette, però è più verso l'otto.
Partiamo dalla parte negativa, ossia (che novità) l'edizione Panini. Dopo che io e mia sorella abbiamo letto una volta a testa un solo volumetto esso era completamente distrutto. Io non so davvero più cosa dire. Inoltre, entrare in possesso del numero due è stato <i>infernale</i>, mesi e mesi di attesa per la ristampa. Ma, tutto sommato, ne è valsa la pena, dai.
La trama è davvero carinissima, dolce e in certe situazioni davvero demenziale. La protagonista Airi, dalle prime letture si potrebbe bollare come una pazza scatenata, che crede nel vero amore e che passa il tempo a fare viaggi mentali sul suo futuro con marito e figli, ma in realtà è di più. Airi è una persona premurosa, che fin da subito accetta di curare Alam, quel dolce bambino che assume fattezze da adulto se rinchiuso in un posto buio. Logicamente, tra loro col tempo nasceranno sentimenti più teneri e dolci, e logicamente ci sarà un antagonista che farà di tutto per dare del filo da torcere ai due. Fin qui può essere banale la storia, vero? Invece no; Hino-sensei mescola un tocco fantasy con una larga dose di comicità, creando così un manga fresco, divertente e dolce. Io mi sono personalmente affezionata a Jeile perché mi ricorda il mio migliore amico (dal punto di vista dei comportamenti assurdi), ma anche perché è un personaggio davvero fantastico, che spesso dà quel tocco in più immancabile alle scene comiche dei vari capitoli.
Bellissime le illustrazioni, stupende le copertine. Stavolta, rispetto alle altre opere di Hino-sensei (mi permetto di fare un piccolo confronto), l'autrice dimostra di essere particolarmente spiccata per le serie comico-ironiche e romantiche. Ma ciò che ho apprezzato di più è stato unire il Mahou shojo con una presa in giro del Mahou shojo. Si veda la volta in cui Airi inizia a esclamare parole impronunciabili, e che risultano molto sciocche, comportandosi come una maghetta dei manga del genere. Davvero spiritoso e ironico, non c'è dubbio.
Dallo stile di disegno si vede che Hino-sensei è ancora vicina allo stile di Captive Heart, ma stavolta inizia a rendere i disegni più gradevoli, più dolci e sciolti, come piacciono a me.
Consiglio questa serie a chi cerca qualcosa di comico e di molto romantico. Un avvertimento: le scene sdolcinate saranno presenti a non finire, quindi a chi non è amante del genere non lo raccomando.