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Sinceramente, non credo che Sailor Moon sia un capolavoro. Ci sono un'infinità di manga disegnati e sceneggiati meglio. La storia, poi, non brilla certo di originalità: il gruppo di guerrieri (in questo caso guerriere) che combattono per la salvezza della Terra, una leader carismatica, la principessa che ama ricambiata il principe, osteggiata da un destino infausto... No, non sono impazzita, né ho sbagliato a dare il mio voto. Penso davvero ciò che ho scritto. E allora vi chiederete: perché caspita gli hai dato 10? Semplice: perché per me Usagi è come una persona di famiglia, una sorella, un'amica preziosa. Da quando l'ho vista per la prima volta a febbraio del 1995 in televisione, mi ha rapita, catturata, conquistata per l'eternità. Ho visto tutte le 5 serie dell'anime, più e più volte, imparato a memoria tutte le sigle, in italiano e giapponese, scaricato migliaia di immagini e di video sul mio computer, letto il manga nella vecchia versione Star Comicis di 49 volumi, che conservo gelosamente, e ora sto collezionando il manga GP sia nella versione da fumetteria, che compro, imbusto e metto via senza neanche aprirla, sia in quella da edicola, che invece rileggo prima di imbustare. Non c'è nulla di razionale in tutto questo, lo so bene, ma d'altronde è un po' come quando ci si innamora: si agisce d'istinto e la ragione va a farsi benedire.

Non mi interessa nulla, scusatemi, di quello che possono pensare gli altri, della trama a volte banale, della connotazione adolescenziale dell'opera (anche se io adolescente non lo sono più da un pezzo): Usagi non si discute, per me; si ama e basta. Sono cresciuta insieme a lei (nel 1995 avevo 12 anni) e non l'ho più lasciata, mi ha fatto tanto tanto ma tanto ridere, con quella sua tenera goffaggine, la sua lacrima facile, il suo sorriso luminoso; mi ha fatto tanto tanto piangere per la sua incredibile generosità, la sua disponibilità, la sua bellezza angelica. Con lei, ho amato tanto anche le sue compagne: la brillante Ami, la combattiva Rei, la forte Makoto, la dolce Minako, la coriacea Haruka, l'elegante Michiru, la matura Setsuna, l'eterea Hotaru, la piccola Chibi-Usa. Ogni episodio del manga letto, ogni episodio della serie visto, mi ha dato qualcosa, mi ha emozionato. Sailor Moon, per me, è una fede che non si estinguerà mai, una specie di religione. Eccessivo, me ne rendo conto, ma è la verità. Quando mi sono sposata, ho chiamato i tavoli con i nomi di alcune serie animate e ne ho realizzato i segnaposti, mettendo per ciascun tavolo un'immagine a colori della serie in questione. Ovviamente, il tavolo degli sposi aveva una bellissima immagine del matrimonio di Usagi e Mamoru tratta da un artbook a colori di Naoko Tacheuchi.

Mi rendo conto che questa non possa essere considerata una recensione: in fin dei conti, ho parlato solo di cose personali senza analizzare in modo preciso l'opera. Posso solo dire che auguro a chiunque voglia leggere questo manga di provare anche solo un millesimo della gioia che è riuscito a dare alla mia vita. Sailor Moon mi ha insegnato che l'amore è la cosa più importante della vita e che bisogna proteggere le persone che si amano con tutta la forza di cui si è capaci, anche se questo ci causa molte sofferenze. Usagi, ti voglio tanto bene!