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Definire questo manga come "bello" è semplicemente sbagliato, poiché sminuisce la storia, i contenuti, le immagini e i sentimenti. Come molti manga di Arina Tanemura, questo è semplicemente stupendo e ora ne spiegherò il motivo.
Partendo dai disegni in tipico stile shoujo manga, si può notare l'abilità della mangaka in tutti i tipi di figure e inquadrature, ritraendo sempre in modo perfetto i personaggi qualsiasi azione stiano svolgendo.
I contorni sono regolari e precisi, realizzati con un tratto pulito, i neri scarseggiano e si ha quindi un ampio uso dei retini. Da notare l'abilità dimostrata nel disegnare i capelli mossi e ricci, che non deve mai essere data per scontata.
Le scene sono sempre perfettamente comprensibili, e le emozioni e i sentimenti dei personaggi sono molto evidenti e vividi, ma questo verrà approfondito dopo.

La storia raccontata è quella di una ragazzina di 12 anni, Mitsuki, il cui sogno è diventare una cantante, ma ha due problemi: il primo è la nonna, assolutamente contraria, il secondo è il male che ha alla gola, se non verrà operata morirà, ma l'operazione comporta la rimozione delle corde vocali. Cosa fare? L'aiuto necessario le verrà dato da due personaggi inconsueti, ossia due messaggeri della morte.
Trama non troppo complicata, si rivela più complessa e articolata del previsto e vengono introdotti eventi e personaggi precedenti l'inizio della narrazione.
Con l'aumentare dei personaggi aumentano le difficoltà, ma anche le svariate verità, infatti non verrà narrata solo la vita di Mitsuki, ma anche quella dei messaggeri della morte, si parlerà della loro vita terrena e di come sono diventati ciò che sono, affrontando quindi il delicato tema della morte, a mio parere, in modo perfetto.

Il manga contiene ha anche contenuti educativi, molti dei quali saranno sviscerati proprio grazie ai messaggeri della morte. Questi argomenti sono, ad esempio, l'importanza della propria vita e la consapevolezza delle conseguenze che possono derivare da gesti estremi.
I temi trattati, quindi, non sono solo leggeri e adolescenziali, ma anche profondi e importanti e le scene in proposito sono molto coinvolgenti e toccanti, il lettore si immedesima nel personaggio e ne può quasi capire il dolore.
Come avevo accennato in precedenza le espressioni sono vivide e realizzate benissimo, benché in quasi tutti i manga ci sono i baloon ovunque, in questo ci sono anche quelle scene, in cui le parole non servono; e come fare allora a trasmettere un sentimento? Semplice, con lo sguardo. Arina Tanemura con poche inquadrature e zero baloon riesce a far comprendere sentimenti che a parole non si riescono mai a definire al 100%, riesce a far commuovere e ridere con immagini splendide e comunicative, facendomi ammettere che nelle inquadrature finali ho pianto.

Questo manga è consigliato a chi ama le storie sentimentali prive di mielosità e a chi ama le storie profonde e coinvolgenti, nonché a chi ama elementi fantasy come i messaggeri di morte, ad esempio, qui disegnati in modo diverso da come si potrebbero immaginare.
Non mi resta quindi che augurarvi la buona lettura di questo manga, che in soli 7 volumi riesce a "raccontare" una marea di sentimenti.