Recensione
ES - Eternal Sabbath
6.0/10
Ho letto ES spinta dall'ottimo Mars. Cosa dire, se Mars fonda la sua qualità su originalità e introspezione, ES arranca proprio per questi due fattori.
L'originalità della trama è a mio parere molto dubbia; è un collage di tematiche affrontate molto meglio in altri lidi e di situazioni/personaggi già sfruttati troppo dall'autrice. L'approfondimento è irritante perché altalenante tra due estremi troppo distanti: in alcuni punti si va troppo sul filosofico, in altri regna la superficialità e l'approssimazione. Approssimazione che si nota soprattutto nel finale, affrettato e confuso.
Non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi, poco definiti e con caratteristiche già viste in altre opere dell'autrice. Il tratto, evoluto da Mars in uno stile forse troppo spogliato, non mi ha entusiasmata.
Insomma, un manga sufficiente, ma non entusiasmante.
L'originalità della trama è a mio parere molto dubbia; è un collage di tematiche affrontate molto meglio in altri lidi e di situazioni/personaggi già sfruttati troppo dall'autrice. L'approfondimento è irritante perché altalenante tra due estremi troppo distanti: in alcuni punti si va troppo sul filosofico, in altri regna la superficialità e l'approssimazione. Approssimazione che si nota soprattutto nel finale, affrettato e confuso.
Non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi, poco definiti e con caratteristiche già viste in altre opere dell'autrice. Il tratto, evoluto da Mars in uno stile forse troppo spogliato, non mi ha entusiasmata.
Insomma, un manga sufficiente, ma non entusiasmante.