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La spada incantata di Sakura è la prima serie shojo della Tanemura che ho deciso di comprare. La parola più adatta per descrivere questa bellissima serie è a parere mio 'fantastico'. Nel senso letterale della parola però, perché La spada incantata di Sakura fin dal primo volume immerge colui che legge in un mondo che gli occidentali conoscono ancora poco: l'Epoca Giapponese Heian, un periodo antico intriso di mistero, poeticità e splendore.
La protagonista di questa serie è la giovane principessa Sakura, che dopo aver perso misteriosamente i suoi genitori e il suo fratello maggiore viene affidata al suo futuro sposo, il principe Oura. Basterà poco tempo perché Sakura scopra che in realtà lei non è altro che la nipote della Principessa Kaguya, e tramite questo legame di sangue Sakura possiede il potere di eliminare i demoni tramite la sua spada Chizakura. Fin qui la trama potrebbe essere banale, ma un volume dopo l'altro con l'aggiunta di nuovi personaggi, di nuove situazioni e di colpi di scena a non finire la trama acquisisce corpo, uno spessore consistente, un fascino unico.

La qualità delle illustrazioni è mostruosamente alta: le tavole regalano pose sia statiche che dinamiche molto curate in ogni dettaglio; nelle copertine, i colori sono stesi molto bene e i soggetti sono raffigurati con una cura assai precisa e ben omogenea.
La storia non è scontata come nei primi volumi si potrebbe pensare, bensì è proprio complessa (ma non troppo) e non fa acqua da nessuna parte. Le vicende sono scorrevoli e fluide, la cronologia degli eventi è chiara e le scene dolci tipicamente da shojo manga sono bilanciate ai momenti di combattimento, che sono inoltre ben realizzate, rendendo così ogni volume una lettura gradevolissima.
L'autrice mi ha dato una buonissima impressione, essendo - lo ripeto - la prima volta che leggo una sua opera. Do 9 perché dopo 7 volumi mi sento di lasciare un parere su un'opera che finora non mi ha mai deluso.