Recensione
La figlia dell'otaku
8.0/10
Come sempre sono stata attratta dalla copertina e sfogliando ho visto che i disegni erano davvero graziosi e particolari; leggendo la trama mi è parso un manga interessante ed è stato proprio così, perché è davvero una storia buffa e comica anche se un po' pervertita in certi punti.
La storia parla di questa ragazzina che trova il padre dopo molti anni, già dall'inizio si può notare che il padre non è una persona qualunque ma un otaku ossessionato dagli hentai che appena vede la bambina non smette di pensare a cose oscene e pervertite, ovviamente non facendolo apposta dato che era stato istigato dal suo migliore amico pervertito, infatti dopo rimane scioccato nell'apprendere la notizia di essere padre.
Le scenette comiche sono a dir poco esilaranti soprattutto vedendo un'innocente bambina che rimane impressionata dai gadget stravaganti che il padre possiede, come bambole gonfiabili a forma di ragazze anime svestite o statuette hentai, con questo pover'uomo che cerca di nasconderli rendendosi sempre più ridicolo aumentando le risate degli spettatori.
Ma il padre non è l'unico personaggio divertente ce ne sono talmente tanti e la maggior parte son tutti otaku, eh sì perché il condominio è praticamente un ritrovo per otaku, abitano tutti lì e sono uno più strambo dell'altro.
Davvero un manga che vale la pena seguire, sono davvero curiosa di leggere i prossimi volumi e vedere come si evolve questo strano rapporto padre/figlia così originale e particolare.
La storia parla di questa ragazzina che trova il padre dopo molti anni, già dall'inizio si può notare che il padre non è una persona qualunque ma un otaku ossessionato dagli hentai che appena vede la bambina non smette di pensare a cose oscene e pervertite, ovviamente non facendolo apposta dato che era stato istigato dal suo migliore amico pervertito, infatti dopo rimane scioccato nell'apprendere la notizia di essere padre.
Le scenette comiche sono a dir poco esilaranti soprattutto vedendo un'innocente bambina che rimane impressionata dai gadget stravaganti che il padre possiede, come bambole gonfiabili a forma di ragazze anime svestite o statuette hentai, con questo pover'uomo che cerca di nasconderli rendendosi sempre più ridicolo aumentando le risate degli spettatori.
Ma il padre non è l'unico personaggio divertente ce ne sono talmente tanti e la maggior parte son tutti otaku, eh sì perché il condominio è praticamente un ritrovo per otaku, abitano tutti lì e sono uno più strambo dell'altro.
Davvero un manga che vale la pena seguire, sono davvero curiosa di leggere i prossimi volumi e vedere come si evolve questo strano rapporto padre/figlia così originale e particolare.