Recensione
Billy Bat
9.0/10
Recensione di GeassOfLelouch
-
Billy Bat è un manga di genere thriller psicologico in corso d'opera scritto da Naoki Urasawa, la cui storia è co-prodotta con Takashi Nagasaki.
Billy Bat è un fumetto americano scritto del fumettista giapponese Kevin Yamagata il cui protagonista è un detective investigatore che ha le sembianze di un pipistrello.
Durante un sopralluogo di due poliziotti, uno dei due chiede a Kevin se stesse traducendo un fumetto nipponico il cui protagonista assomigliava in tutto e per tutto al suo famosissimo Billy Bat.
Kevin dice che quell'opera è sua, ma nonostante ciò, forte dei nobili insegnamenti lasciatigli dal suo defunto padre, decide di andare in Giappone a chiedere i premessi di utilizzare Billy Bat, previo consenso del suo editore.
E fu così che Kevin fa ritorno in Giappone dove ciò che accade nel presente si mischia ai ricordi del passato per ricordarsi dove abbia potuto vedere quel simbolo che diventerà il suo famosissimo pipistrello.
Dopo varie vicissitudini Kevin riesce ad incontrare il mangaka del personaggio al quale il nostro Yamagata sembra essersi ispirato che si rivela saggio e chiede quale dei due pipistrelli abbia visto: quello bianco o quello nero?
Anche un brutto ceffo di un tatuatore gli dice che chi si tatua di solito lo fa perchè fa parte della malavita, ma suo figlio invece di tatuarsi il pipistrello nero si tatuò quello bianco e decise di intraprendere la via della legalità.
Ma che sarà questa differenza tra pipistrelli di cui tutti parlano? E come mai Kevin, ubriaco, inizia a vedere il suo Billy Bat che gli suggerisce di uccidere il suo amico che gli aveva chiesto del denaro in cambio del suo silenzio? E cosa ha causato la morte del suo superiore? Cosa sono quei disegni di pipistrelli incisi su colonne di cemento che vengono venerati come degli dei dalle prostitute?
Billy Bat ha una trama di fondo inusuale raccontando la storia di un inconscio plagio di un simbolo che si rivela essere molto più di quello che appare. Lo sfondo fantastico e irreale, in cui il suo personaggio gli compare suggerendogli di compire azioni gravissime oppure di non compierle, rende il tutto ancora più incredibile e misterioso.
Il tratto e i disegni curatissimi e dettagliati maniacalmente sono tipici del maestro Urasawa internazionale conosciuto per i suoi bellissimi ed intriganti 20th Century Boys e Monster.
Spesso vi sono moltissime somiglianze con personaggi di altre sue opere, ma la loro esistenza non è per nulla banale ai fini della storia.
I personaggi compiono tutto ciò che viene loro richiesto e nel modo voluto dal mangaka, ma hanno sempre un certo distacco e una certa ambigua aria di superiorità che li rende facilmente "Double Face" se necessario oltre che degli amici del protagnista sempre pronti a stupire.
Proprio così perchè l'impressione è che ai personaggi sia chiesto di compiere o non fare qualcosa come se per il maestro fossero persone realmente esistenti e alle quali si chiede di recitare una parte che fanno in modo eccelso.
Caratterialmente infatti si avvicinano così tanto alla realtà da sembrare verosimili o dei perfetti attori adatti a compiere il ruolo che da essi richiesto da Urasawa.
Le tematiche come al solito solo il mistero, le investigazioni sul passato e sul presente, la ricerca di qualcosa che porta alla luce enormi segreti come la punta di un iceberg, ma che renderà la vita dei personaggi mutata per sempre in meglio o in peggio.
Sì perchè Urasawa è solito far crescere i propri personaggi a tal punto da spingerli in situazioni critiche che costringono a tirare fuori il meglio o il peggio di sé dai suoi "attori".
Insomma la trama e i modi per raggiungerla attraverso le indagini, i misteri, gli indizi e il simbolismo sono tipici dell'Urasawa di altre opere e quindi non sono originali per il maestro.
Ma ad ogni nuova opera, nonostante vi siano spesso questi denominatori comuni, il sensei riesca a esporre una trama decisamente complessa lasciando dei punti di luce e di ombra che rendono pregevole le sue letture.
Consigliato a chi conosce già Urasawa, imperdibile per loro direi, e a chi vuole avvicinarsi a questo bravissimo mostro sacro del fumetto nipponico.
Voto: 9.
Billy Bat è un fumetto americano scritto del fumettista giapponese Kevin Yamagata il cui protagonista è un detective investigatore che ha le sembianze di un pipistrello.
Durante un sopralluogo di due poliziotti, uno dei due chiede a Kevin se stesse traducendo un fumetto nipponico il cui protagonista assomigliava in tutto e per tutto al suo famosissimo Billy Bat.
Kevin dice che quell'opera è sua, ma nonostante ciò, forte dei nobili insegnamenti lasciatigli dal suo defunto padre, decide di andare in Giappone a chiedere i premessi di utilizzare Billy Bat, previo consenso del suo editore.
E fu così che Kevin fa ritorno in Giappone dove ciò che accade nel presente si mischia ai ricordi del passato per ricordarsi dove abbia potuto vedere quel simbolo che diventerà il suo famosissimo pipistrello.
Dopo varie vicissitudini Kevin riesce ad incontrare il mangaka del personaggio al quale il nostro Yamagata sembra essersi ispirato che si rivela saggio e chiede quale dei due pipistrelli abbia visto: quello bianco o quello nero?
Anche un brutto ceffo di un tatuatore gli dice che chi si tatua di solito lo fa perchè fa parte della malavita, ma suo figlio invece di tatuarsi il pipistrello nero si tatuò quello bianco e decise di intraprendere la via della legalità.
Ma che sarà questa differenza tra pipistrelli di cui tutti parlano? E come mai Kevin, ubriaco, inizia a vedere il suo Billy Bat che gli suggerisce di uccidere il suo amico che gli aveva chiesto del denaro in cambio del suo silenzio? E cosa ha causato la morte del suo superiore? Cosa sono quei disegni di pipistrelli incisi su colonne di cemento che vengono venerati come degli dei dalle prostitute?
Billy Bat ha una trama di fondo inusuale raccontando la storia di un inconscio plagio di un simbolo che si rivela essere molto più di quello che appare. Lo sfondo fantastico e irreale, in cui il suo personaggio gli compare suggerendogli di compire azioni gravissime oppure di non compierle, rende il tutto ancora più incredibile e misterioso.
Il tratto e i disegni curatissimi e dettagliati maniacalmente sono tipici del maestro Urasawa internazionale conosciuto per i suoi bellissimi ed intriganti 20th Century Boys e Monster.
Spesso vi sono moltissime somiglianze con personaggi di altre sue opere, ma la loro esistenza non è per nulla banale ai fini della storia.
I personaggi compiono tutto ciò che viene loro richiesto e nel modo voluto dal mangaka, ma hanno sempre un certo distacco e una certa ambigua aria di superiorità che li rende facilmente "Double Face" se necessario oltre che degli amici del protagnista sempre pronti a stupire.
Proprio così perchè l'impressione è che ai personaggi sia chiesto di compiere o non fare qualcosa come se per il maestro fossero persone realmente esistenti e alle quali si chiede di recitare una parte che fanno in modo eccelso.
Caratterialmente infatti si avvicinano così tanto alla realtà da sembrare verosimili o dei perfetti attori adatti a compiere il ruolo che da essi richiesto da Urasawa.
Le tematiche come al solito solo il mistero, le investigazioni sul passato e sul presente, la ricerca di qualcosa che porta alla luce enormi segreti come la punta di un iceberg, ma che renderà la vita dei personaggi mutata per sempre in meglio o in peggio.
Sì perchè Urasawa è solito far crescere i propri personaggi a tal punto da spingerli in situazioni critiche che costringono a tirare fuori il meglio o il peggio di sé dai suoi "attori".
Insomma la trama e i modi per raggiungerla attraverso le indagini, i misteri, gli indizi e il simbolismo sono tipici dell'Urasawa di altre opere e quindi non sono originali per il maestro.
Ma ad ogni nuova opera, nonostante vi siano spesso questi denominatori comuni, il sensei riesca a esporre una trama decisamente complessa lasciando dei punti di luce e di ombra che rendono pregevole le sue letture.
Consigliato a chi conosce già Urasawa, imperdibile per loro direi, e a chi vuole avvicinarsi a questo bravissimo mostro sacro del fumetto nipponico.
Voto: 9.