Recensione
A Certain Magical Index
5.0/10
Ho preso questo manga solo perché consigliatomi dai miei amici ma soprattutto grazie alla promozione della Star Comics. Costernato, devo dire che è davvero un pessimo manga: è il classico manga shonen pieno di cliché, scontatissimo e banale.
Il manga inizia presentando il personaggio principale, classico sfigatissimo alla ennesima potenza, pieno di problemi scolastici e non. Già da subito si comprende che è il più forte di tutta la città-studio, luogo in cui vive e studia, sviluppando poteri che sinceramente, a mio parere, non sono ben giustificati; essi infatti sembrano essere il risultato di somministrazioni di determinati farmaci (roba illegale?) e soprattutto grazie allo sviluppo di personali attitudini...
Guarda caso, il personaggio principale ha "quel potere" che compare mediamente 1:2.300.000 persone... Praticamente si intuisce che dovrebbe essere l' unico della città studio ad avere tale potere (2.300.000 infatti è anche il numero di abitanti della stessa, ndr) Dal nulla, come vuole che sia il manga banale, compare una bimba che sembra essere una suora e per assurdo nel manga vengono introdotte magie, robe di religione e nemici che vogliono rapire la ragazzina. Ma sapete qual è il motivo del rapimento? Impossessarsi della conoscenza della graziosissima suora per conquistare il mondo - sempre sto mondo… Ma poi, a questo punto la domanda sorge spontanea: perché vogliono per forza la magia se con quattro farmaci possono sviluppare poteri degni degli X-Man? - Per non parlare della banalità della scena in cui si servono della insegnante per curare le ferite della suora, praticamente scontata.
Secondo il mio parere questo manga potrebbe piacere solo a "piccoli" appassionati, e intendo dire davvero quei dodicenni che si stanno approcciando al fumetto giapponese per le prime volte, e che prima di cogliere il vero prodotto di qualità devono farsi il callo a quel cliché cui ben volentieri i giapponesi sono abituati (vedi FT e company). Unica qualità sono i disegni, in generale ben fatti e in determinate parti anche decisamente più precisi e accurati.
L'edizione non è male, classico formato Star Comics e pagine leggermente porose che lasciano un po' di inchiostro. Unica pecca della edizione è che il volumetto è davvero sottile, poche pagine!
Ah, dimenticavo, indovinate che tipo è l' insegnate del protagonista? Una bimba di mezzo metro circa, molto dolce, affezionatissima al protagonista cui tutti gli studenti vanno dietro...
Voto: 5
Il manga inizia presentando il personaggio principale, classico sfigatissimo alla ennesima potenza, pieno di problemi scolastici e non. Già da subito si comprende che è il più forte di tutta la città-studio, luogo in cui vive e studia, sviluppando poteri che sinceramente, a mio parere, non sono ben giustificati; essi infatti sembrano essere il risultato di somministrazioni di determinati farmaci (roba illegale?) e soprattutto grazie allo sviluppo di personali attitudini...
Guarda caso, il personaggio principale ha "quel potere" che compare mediamente 1:2.300.000 persone... Praticamente si intuisce che dovrebbe essere l' unico della città studio ad avere tale potere (2.300.000 infatti è anche il numero di abitanti della stessa, ndr) Dal nulla, come vuole che sia il manga banale, compare una bimba che sembra essere una suora e per assurdo nel manga vengono introdotte magie, robe di religione e nemici che vogliono rapire la ragazzina. Ma sapete qual è il motivo del rapimento? Impossessarsi della conoscenza della graziosissima suora per conquistare il mondo - sempre sto mondo… Ma poi, a questo punto la domanda sorge spontanea: perché vogliono per forza la magia se con quattro farmaci possono sviluppare poteri degni degli X-Man? - Per non parlare della banalità della scena in cui si servono della insegnante per curare le ferite della suora, praticamente scontata.
Secondo il mio parere questo manga potrebbe piacere solo a "piccoli" appassionati, e intendo dire davvero quei dodicenni che si stanno approcciando al fumetto giapponese per le prime volte, e che prima di cogliere il vero prodotto di qualità devono farsi il callo a quel cliché cui ben volentieri i giapponesi sono abituati (vedi FT e company). Unica qualità sono i disegni, in generale ben fatti e in determinate parti anche decisamente più precisi e accurati.
L'edizione non è male, classico formato Star Comics e pagine leggermente porose che lasciano un po' di inchiostro. Unica pecca della edizione è che il volumetto è davvero sottile, poche pagine!
Ah, dimenticavo, indovinate che tipo è l' insegnate del protagonista? Una bimba di mezzo metro circa, molto dolce, affezionatissima al protagonista cui tutti gli studenti vanno dietro...
Voto: 5