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10.0/10
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Death note è un manga che ha riscosso un successo enorme in patria portandolo ad avere una serie tv e innumerevoli gadgets. La sua autrice è Tsugumi Ohba ed è stato disegnato da Takeshi Obata. Hanno realizzato non solo i 12 volumi della storia ma anche un 13esimo volume che spiega in maniera più esauriente tutti i punti interrogativi rimasti al lettore.

La trama è molto complessa, cosa che ho già spiegato nella mia recensione dell'anime (avrei dovuto fare prima quella del manga, chiedo venia). La sua struttura è particolarmente difficile da seguire e capire se non si presta la maggior attenzione possibile. Gli innumerevoli discorsi e spiegazioni nel corso del manga saranno molto utili al lettore che troverà più semplice afferrare l'intera trama. Possiamo dire che l'idea base dietro questo lavoro è molto semplice e col susseguirsi della storia diventa sempre più complessa. Molti personaggi intervengono nel corso della trama ma mai nessuno sarà superfluo, anzi contribuiranno tutti alla crescita di quelli principali.

Il manga è molto tetro, sia l'atmosfera che il carattere dei personaggi fa affiorare questo senso di oscurità. Difatti l'autrice vuole portare all'attenzione i lati peggiori dell'animo umano mentre quei pochi positivi che affiorano vengono eclissati o stroncati da quelli negativi. La vita e la morte sono il tema principale dell'opera e un susseguirsi di morti causate dai personaggi li porta a credersi al di sopra della vita stessa.
Purtroppo l'intero manga si sviluppa anche troppo sul tema della morte e questo potrebbe annoiare. L'elemento che risolve questo problema è il dilemma e il mistero che incollano il lettore alle pagine senza sosta.

I personaggi hanno una psicologia molto profonda da comprendere che viene a galla man mano che si legge. In questo modo non si vuole lasciare niente al caso e poco all'interpretazione del lettore, giusto quel che serve per attirare l'attenzione. Come ho già detto nessun personaggio è secondario.
I disegni sono curati e ci donano ogni emozione che l'autore vuol fare scaturire. Le ambientazioni sono anch'esse curate in maniera molto suggestiva e il disegnatore non poteva rendere più realistica l'opera dell'autrice. Non sempre la storia e i disegni di due persone diverse riescono a combaciare così bene, però in questo caso ha dato il suo massimo in ogni aspetto: espressioni facciali, suspense, paura, angoscia, ambientazione e tutto il resto. Il disegnatore è riuscito a conciliare lo stile delle vignette e dei balloon con il lungo testo che spesso compare nel manga e l'autrice da parte sua è riuscita a rendere il più sintetico, ma esauriente, possibile il proprio lavoro.

In conclusione trovo quest'opera un vero capolavoro. Non annoia mai e stupisce sotto molti punti di vista. Il solo fatto di riuscire a creare una storia così contorta è davvero degno di lode, e purtroppo non tutti ragionano sotto questi termini. Il finale è eccezionale e rende alla perfezione le emozioni e pensieri che Ohba ci voleva trasmettere. Un 10 è meritato anche se forse sono stato largo. Si sarebbe potuto fare ancora qualcosa con la lunghezza dei testi, i quali sono troppo descrittivi e lunghi, così a lungo termine possono annoiare o stancare di leggere, nonostante l'immensa curiosità di continuare. Sarebbe stato difficile senza alcun dubbio, dato che ha reso già molto sintetico il tutto, ma in fondo è questo il lavoro di un autore, cercare soluzioni a questi problemi senza risposta.