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9.0/10
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Impressionante manga dai profondi risvolti sociali, Death Note racconta la storia di Light Yagami, cinico diciassettenne con uno spiccato senso della giustizia, e dello shinigami Ryuk in possesso del quaderno della morte nel quale si possono decretare le uccisioni di chiunque, purché se ne sappia il nome e se ne rammenti il volto. Dopo aver abbandonato il quaderno della morte sul mondo degli umani lo Shinigami Ryuk osserva come il giovane Light abbia deciso di sfruttarne i poteri per ripulire il mondo da ogni traccia di corruzione. Contro Yagami si schierano le forze di polizia di tutto il mondo, a capo delle quali opera nell'ombra il geniale detective Elle.

La trama di Death Note è indiscutibilmente sia il punto di forza di questo grande manga sia la sua più grande debolezza, dal momento che per il lettore medio risulta difficile rimanere concentrato nella lettura abbastanza a lungo da comprendere appieno il significato di ogni azione dei protagonisti. Infatti Death Note, benché classificato come Shounen, al contrario di altri manga della stessa tipologia non offre grandi momenti di azione, lasciando interamente al plot narrativo il compito di affascinare il lettore e di mantenerlo interessato nella lettura. Ciò non è mai un grande problema: la narrazione è sempre mantenuta su altissimi livelli e i colpi di scena si susseguono serrati, meravigliando e a volte confondendo il lettore.

Per quanto concerne il disegno non c'è nulla da obbiettare, lo stile è maturo e saldo in ogni momento, non si avvertono minimamente cali di sorta. Gli sfondi, tuttavia, in alcuni punti ricordano nel segno quelli tipici dei fumetti "tresh" italiani: gli edifici possono sembrare appena abbozzati e a volte questa sensazione la si avverte anche per gli interni, saltuariamente poco curati.

Oltre alla trama, e strettamente legati ad essa, sono i personaggi e i temi sociali a rendere davvero particolare questo manga. Su di tutti spiccano i protagonisti o forse sarebbe il caso di dire deuteragonisti: Light/Kira ed Elle. Il primo è il classico liceale modello che tanto ha trovato spazio nei manga di questo inizio millennio mentre il secondo, è palesemente il suo opposto: Elle è infatti trasandato e spettinato quanto Light è ben vestito ed impeccabile, benché in realtà sia proprio il dectetive ad incarnare i valori della giustizia. O forse no? Infatti ciò che personalmente mi ha affascinato maggiormente non sono solamente la trama e i personaggi, ma anche e soprattutto la possibilità che Kira rappresenti una sorta di giustizia ideale e forse l'unica speranza contro la corruzione dilagante nel nostro secolo. Ad ognuno sta fare la propria scelta di campo e ripercorrere metaforicamente le tracce di uno dei due protagonisti.
Ciò che questo manga offre sono degli ottimi e sempre attuali spunti di riflessione e la possibilità di rivedere i propri valori in profondità,cosa che non si può dire per molti altri manga più blasonati.