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4.0/10
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Per me è no. Se questo fosse il mio primo manga urlerei al miracolo, ma dopo aver letto decine di shounen Fairy Tail sa di già visto, con personaggi stereotipati, un fan service spudorato che in confronto Soul Eater è un covo di suore di clausura e una trama che, quando presente peraltro, rasenta l'assurdità.

Parliamo della trama, che essendo praticamente assente è quantomeno priva di gravi mancanze. La giovane maga Lucy, il cui seno prosperoso è pari solo ai suoi grandi poteri magici, incontra casualmente il potentissimo mago Natsu, attraverso la cui raccomandazione entra a far parte della più grande e potente gilda di maghi: Fairy Tail appunto. Tralasciando l'assoluta illogicità di far entrare la prima venuta nella più grande gilda di sempre senza nemmeno un esame o qualcosa di simile, ci si aspetterebbe un decollo della trama dopo qualche episodio. E invece no. Mashima infarcisce il plot di personaggi uno più ridicolo dell'altro tutti accomunati da un enorme seno o da degli addominali da paura, palesemente disegnati per attrarre fan femminili allo stesso modo in cui i seni prosperosi sono la loro controparte maschile. Abbiamo, nell'ordine: un gatto che parla, che, casualmente, proprio quando serve, interviene come deus ex machina sfoderando misteriose trasformazioni e improbabili ali, una specie di maghetto del ghiaccio la cui unica aspirazione è scorrazzare nudo e chi più ne ha più ne metta.

Nessuno di voi, vedendo le copertine, ha pensato che Mashima fosse in realtà Oda sotto falso nome? No? Natsu sembra Rufy dopo una seduta dall'estetista. Eccetto i capelli, sono uguali, dall'aspetto al carattere. Le "citazioni" dal mondo di Oda sono talmente tante ed evidentissime che sarebbe tedioso elencarle.

Se avete molti soldi da buttare e voglia di mangiare minestra riscaldata allora buttatevi su Fairy Tail a occhi chiusi. Se invece la sanità mentale non vi ha ancora abbandonato del tutto comprate qualche altro titolo con un pizzico di originalità e logica in più. Il che ad essere sinceri non è granchè difficile.