Recensione
Soul Messenger
4.0/10
Recensione di Roberto1981
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Ho atteso molto l'uscita di questo titolo, e ovviamente quando l'attesa è carica di aspettative si rimane spesso (ampiamente) delusi.
Kei Misaki, giovane reporter un po' frustrata dalla monotonia del suo lavoro, ha il dono di vedere e ascoltare le anime dei defunti, dote che le permetterà di aiutare un burbero poliziotto a far luce su alcuni omicidi.
La trama in sé è interessante, però purtroppo si sviluppa in maniera molto frettolosa e semplicistica, come se fosse buttata lì.
Non c'è modo di entrare nella psicologia dei personaggi, nessun approfondimento o spiegazione, al contrario si sorvola velocemente una storia che viene fortemente banalizzata.
Il fatto che siano 2 volumi e 2 storie auto-conclusive non mi piace molto, ed è probabilmente la causa di questo mezzo flop: sarebbe stato meglio puntare su una storia unica, in modo da sfruttare l'ampiezza di due volumi per dare corpo e peso allo sviluppo delle vicende dei due protagonisti, anche personali.
I disegni sono belli, molto eleganti, forse anche troppo eleganti e delicati per una storia che parla di omicidi e anime; avrei preferito toni più scuri e marcati, probabilmente sarebbero stati utili a digerire questo primo volume che alla fin della fiera non ha né capo né coda.
Kei Misaki, giovane reporter un po' frustrata dalla monotonia del suo lavoro, ha il dono di vedere e ascoltare le anime dei defunti, dote che le permetterà di aiutare un burbero poliziotto a far luce su alcuni omicidi.
La trama in sé è interessante, però purtroppo si sviluppa in maniera molto frettolosa e semplicistica, come se fosse buttata lì.
Non c'è modo di entrare nella psicologia dei personaggi, nessun approfondimento o spiegazione, al contrario si sorvola velocemente una storia che viene fortemente banalizzata.
Il fatto che siano 2 volumi e 2 storie auto-conclusive non mi piace molto, ed è probabilmente la causa di questo mezzo flop: sarebbe stato meglio puntare su una storia unica, in modo da sfruttare l'ampiezza di due volumi per dare corpo e peso allo sviluppo delle vicende dei due protagonisti, anche personali.
I disegni sono belli, molto eleganti, forse anche troppo eleganti e delicati per una storia che parla di omicidi e anime; avrei preferito toni più scuri e marcati, probabilmente sarebbero stati utili a digerire questo primo volume che alla fin della fiera non ha né capo né coda.