Recensione
The Breaker
9.0/10
Lo scopo della seguente recensione è trattare, senza fare spoiler, i seguenti argomenti
"Come capire se questo manhwa potrebbe interessarmi? - Considerazioni su disegni/trama e alcune informazioni che non troverete sulle copertine dei volumi o sul sito della Star Comics"
"Perché alcuni utenti l'hanno droppato? - Il dilemma del primo volume"
"Un giudizio personale su questa serie? - Il paragone con il menù perfetto..."
Sono molte le persone convinte che l'umore e le aspettative con le quali ci si accosta ad una lettura, ne influenzino profondamente il giudizio finale. “The Breaker” non fa eccezione quindi se non siete troppo stanchi e stressati dopo le lezioni o i tirocini dell'università, se state cercando una storia d'azione, che metta insieme un pizzico di vita scolastica e un'avventura nel mondo delle arti marziali, e se cercate una serie che faccia aumentare l'adrenalina in circolo nel vostro corpo, focalizzando la vostra attenzione sull'istante e lasciandovi con pochi indizi sul futuro della storia ecco… quello è il momento adatto per prendere in mano i primi volumi di “The Breaker”.
Prima di immergervi nella lettura, però, sappiate che il primo volume è stato sfortunato. Proprio così; infatti racchiude una serie di capitoli che servono semplicemente a creare le premesse per moltissime delle vicende successive.
Creano l'atmosfera iniziale, seppur ad un prezzo molto alto ovvero spingere molti lettori a droppare la serie. Perché? "Assomiglia a GTO" è stata la spiegazione di queste persone. Ora, sapete cosa vi dico? Che hanno ragione ;).
Effettivamente, per chi conosce “GTO”, è naturale cogliere la somiglianza e storcere il naso alla fine del primo volume; anzi è raro che avvenga il contrario. Risulta infatti difficile immergersi nella trama ed imparare a conoscere ex novo i vari protagonisti quando inconsciamente ci viene da sovrapporre agli stessi una caratterizzazione che deriva da un altro manga.
Ma attenzione: superato lo scoglio del primo volume “The Breaker” non ha nulla a che spartire con “GTO”. D'altronde è intuitivo: chiunque abbia letto la trama avrà notato che il tema fondamentale della serie sono le arti marziali; quindi obbligatoriamente la trama si muoverà in una direzione differente rispetto alle vicende del mitico prof. Onizuka. Visti i così tanti aspetti interessanti di questa serie, non voglio dedicare altro spazio a questa diatriba; certo l'interrogativo rimane: riferimento casuale oppure sapientemente architettato? E in questo caso, l'intento dell'autore era essere provocatorio per far parlare della serie oppure far simpatizzare il lettore con il personaggio?
A questo punto supponete di aver letto il primo volume. Questo ci porta al punto successivo: trama e disegni.
Cominciamo dai disegni. A stento sto trattenendo un sorriso perché mi chiedo come si possa riuscire a dare la giusta enfasi a quanto voglio dirvi usando solo delle parole scritte?!? Proviamoci ugualmente. I disegni sono magnifici. E' stata la prima, e sottolineo prima, volta che io abbia visto delle rappresentazioni grafiche di simile levatura e abbia desiderato conoscere il seguito di una serie, anche solo per poter vedere nuovi disegni di persone, luoghi etc. Forse è anche dovuto al fatto che non brillo nel disegno a mano libera, ma sono rimasto scioccato dal così palese (secondo me) talento che traspare dalle tavole di questo manhwa. L'artista va doppiamente elogiato, innanzitutto per l'ingegno dimostrato nell'ideare personaggi con simili fattezze, e poi per l'abilità di saperli trasporre concretamente sulla carta. Ormai avrete già intuito il segreto: nel mio caso, a farmi superare "lo scoglio del primo volume" sono stati proprio i disegni. "Meno male", dico con il senno di poi, perché in seguito la trama diventa altrettanto interessante quanto i disegni!!
Trama: come già detto all'inizio, vorrei evitare di riportare informazioni che potete facilmente trovare online. Vi rimando al sito Nanoda (leggete da "Così inizia la nuova vita per Shioon" a "..altro non scontato per il genere"), mentre sconsiglio quello della Star . Infatti le poche parole che trovate sul sito della Star non permettono di intuire proprio nulla della vera trama della serie, anzi la fanno sembrare una noia mortale.
Quindi, dal punto di vista della trama, questo manhwa lo considero una rivisitazione del genere "arti marziali" in chiave più matura: Shioon rimarrà sempre un ragazzo normale (anzi a volte anche un po' impedito) che appartiene al mondo reale, il quale per vari motivi si trova forzatamente a contatto con la realtà del "murim". E non è certo un inserimento dolce il suo: il murim esisteva prima di lui e potrebbe esistere tranquillamente anche SENZA di lui. Se proverete a leggere questa serie con un pochettino di attenzione, gustandovi i disegni e cercando di "vivere/vedere" tutte le vicende attraverso gli occhi del protagonista, allora veramente sentirete l'effetto dell'adrenalina ogni volta che questi due "mondi" verranno in contatto. Inoltre c'è una discreta serietà nel definire la teoria alla base delle arti marziali. E' come se il lettore partecipasse in prima persona all'allenamento. Ovviamente è una parte piccola, sempre molto scorrevole, ma ogni nuovo elemento introdotto nel corso dei volumi combacia perfettamente con quanto detto precedentemente ed i miglioramenti saranno più graduali e sensati. Anche questo è stato un accorgimento molto apprezzato che non avevo mai riscontrato in nessuna altra serie. Per intenderci, non c'è semplicemente un "allenamento speciale" che, ogni volta, permette al protagonista di lanciare un'onda energetica più grande (detto questo, anche io ho adorato “Dragonball” ai suoi tempi).
Insomma è decisamente un seinen e non uno shonen, per la gioia dei ragazzi e delle ragazze più grandi incluso il sottoscritto. Il giudizio finale è "eccellente", e "posto che sappiate a quale tipo/genere di lettura state andando incontro, dubito che rimarrete delusi".
Concludendo, proprio come l'obiettivo di “Toriko” è creare il menù perfetto, io, come tutti voi, sto cercando il manga migliore per ogni genere… e, nel mio caso, The Breaker si è conquistato indiscutibilmente il primo posto alla voce "Seinen - categoria arti marziali".
Un saluto e buona lettura!
"Come capire se questo manhwa potrebbe interessarmi? - Considerazioni su disegni/trama e alcune informazioni che non troverete sulle copertine dei volumi o sul sito della Star Comics"
"Perché alcuni utenti l'hanno droppato? - Il dilemma del primo volume"
"Un giudizio personale su questa serie? - Il paragone con il menù perfetto..."
Sono molte le persone convinte che l'umore e le aspettative con le quali ci si accosta ad una lettura, ne influenzino profondamente il giudizio finale. “The Breaker” non fa eccezione quindi se non siete troppo stanchi e stressati dopo le lezioni o i tirocini dell'università, se state cercando una storia d'azione, che metta insieme un pizzico di vita scolastica e un'avventura nel mondo delle arti marziali, e se cercate una serie che faccia aumentare l'adrenalina in circolo nel vostro corpo, focalizzando la vostra attenzione sull'istante e lasciandovi con pochi indizi sul futuro della storia ecco… quello è il momento adatto per prendere in mano i primi volumi di “The Breaker”.
Prima di immergervi nella lettura, però, sappiate che il primo volume è stato sfortunato. Proprio così; infatti racchiude una serie di capitoli che servono semplicemente a creare le premesse per moltissime delle vicende successive.
Creano l'atmosfera iniziale, seppur ad un prezzo molto alto ovvero spingere molti lettori a droppare la serie. Perché? "Assomiglia a GTO" è stata la spiegazione di queste persone. Ora, sapete cosa vi dico? Che hanno ragione ;).
Effettivamente, per chi conosce “GTO”, è naturale cogliere la somiglianza e storcere il naso alla fine del primo volume; anzi è raro che avvenga il contrario. Risulta infatti difficile immergersi nella trama ed imparare a conoscere ex novo i vari protagonisti quando inconsciamente ci viene da sovrapporre agli stessi una caratterizzazione che deriva da un altro manga.
Ma attenzione: superato lo scoglio del primo volume “The Breaker” non ha nulla a che spartire con “GTO”. D'altronde è intuitivo: chiunque abbia letto la trama avrà notato che il tema fondamentale della serie sono le arti marziali; quindi obbligatoriamente la trama si muoverà in una direzione differente rispetto alle vicende del mitico prof. Onizuka. Visti i così tanti aspetti interessanti di questa serie, non voglio dedicare altro spazio a questa diatriba; certo l'interrogativo rimane: riferimento casuale oppure sapientemente architettato? E in questo caso, l'intento dell'autore era essere provocatorio per far parlare della serie oppure far simpatizzare il lettore con il personaggio?
A questo punto supponete di aver letto il primo volume. Questo ci porta al punto successivo: trama e disegni.
Cominciamo dai disegni. A stento sto trattenendo un sorriso perché mi chiedo come si possa riuscire a dare la giusta enfasi a quanto voglio dirvi usando solo delle parole scritte?!? Proviamoci ugualmente. I disegni sono magnifici. E' stata la prima, e sottolineo prima, volta che io abbia visto delle rappresentazioni grafiche di simile levatura e abbia desiderato conoscere il seguito di una serie, anche solo per poter vedere nuovi disegni di persone, luoghi etc. Forse è anche dovuto al fatto che non brillo nel disegno a mano libera, ma sono rimasto scioccato dal così palese (secondo me) talento che traspare dalle tavole di questo manhwa. L'artista va doppiamente elogiato, innanzitutto per l'ingegno dimostrato nell'ideare personaggi con simili fattezze, e poi per l'abilità di saperli trasporre concretamente sulla carta. Ormai avrete già intuito il segreto: nel mio caso, a farmi superare "lo scoglio del primo volume" sono stati proprio i disegni. "Meno male", dico con il senno di poi, perché in seguito la trama diventa altrettanto interessante quanto i disegni!!
Trama: come già detto all'inizio, vorrei evitare di riportare informazioni che potete facilmente trovare online. Vi rimando al sito Nanoda (leggete da "Così inizia la nuova vita per Shioon" a "..altro non scontato per il genere"), mentre sconsiglio quello della Star . Infatti le poche parole che trovate sul sito della Star non permettono di intuire proprio nulla della vera trama della serie, anzi la fanno sembrare una noia mortale.
Quindi, dal punto di vista della trama, questo manhwa lo considero una rivisitazione del genere "arti marziali" in chiave più matura: Shioon rimarrà sempre un ragazzo normale (anzi a volte anche un po' impedito) che appartiene al mondo reale, il quale per vari motivi si trova forzatamente a contatto con la realtà del "murim". E non è certo un inserimento dolce il suo: il murim esisteva prima di lui e potrebbe esistere tranquillamente anche SENZA di lui. Se proverete a leggere questa serie con un pochettino di attenzione, gustandovi i disegni e cercando di "vivere/vedere" tutte le vicende attraverso gli occhi del protagonista, allora veramente sentirete l'effetto dell'adrenalina ogni volta che questi due "mondi" verranno in contatto. Inoltre c'è una discreta serietà nel definire la teoria alla base delle arti marziali. E' come se il lettore partecipasse in prima persona all'allenamento. Ovviamente è una parte piccola, sempre molto scorrevole, ma ogni nuovo elemento introdotto nel corso dei volumi combacia perfettamente con quanto detto precedentemente ed i miglioramenti saranno più graduali e sensati. Anche questo è stato un accorgimento molto apprezzato che non avevo mai riscontrato in nessuna altra serie. Per intenderci, non c'è semplicemente un "allenamento speciale" che, ogni volta, permette al protagonista di lanciare un'onda energetica più grande (detto questo, anche io ho adorato “Dragonball” ai suoi tempi).
Insomma è decisamente un seinen e non uno shonen, per la gioia dei ragazzi e delle ragazze più grandi incluso il sottoscritto. Il giudizio finale è "eccellente", e "posto che sappiate a quale tipo/genere di lettura state andando incontro, dubito che rimarrete delusi".
Concludendo, proprio come l'obiettivo di “Toriko” è creare il menù perfetto, io, come tutti voi, sto cercando il manga migliore per ogni genere… e, nel mio caso, The Breaker si è conquistato indiscutibilmente il primo posto alla voce "Seinen - categoria arti marziali".
Un saluto e buona lettura!