Recensione
Bakuman.
7.0/10
Bakuman. è scritto da Tsugumi Ohba e disegnato da Takeshi Obata, che dopo il loro colosso Death Note, cambiano completamente genere e ci presentano questo manga.
La storia prende il via quando lo studente Takagi Akito propone al suo compagno di classe, Mashiro Moritaka, di fare un manga insieme. Dapprima scettico, il povero Mashiro accetta quando fa una promessa ad Azuki, la ragazza che ama (e che desidera diventare doppiatrice), la quale consiste nello sposarsi quando lei potrà doppiare l'eroina di un loro manga trasposto in anime, a patto di non potersi vedere fino al suddetto giorno.
Questa è, sì e no, la trama di Bakuman., un manga che di certo si distingue dai comuni shonen, sia per l'ambientazione che i personaggi, ovviamente non vedremo mai qualcuno lanciare onde energetiche in Bakuman... Ma ne mantiene comunque i classici valori, come amore,amicizia e sane rivalità.
Infatti l'atmosfera è il più delle volte leggera e scanzonata, ma ovviamente nei momenti giusti sa tirare fuori la suspense.
La cosa che a me è piaciuta di più in Bakuman. è che è come guardare il "dietro le quinte" di un manga e ti fa scoprire che fare il mangaka non è esattamente il lavoro dei sogni.. Infatti vediamo spesso il povero duo disperato il giorno della consegna, i loro momenti di crisi quando sono a corto di idee, ma soprattutto vediamo come il lavoro del mangaka si protrae sette giorni su sette e per molte ore al giorno, il che porta via ai due gran parte della loro vita sociale. Poi oltre a questi aspetti, il manga ci offre anche uno scorcio sul funzionamento di Shonen Jump, di come sia un ambiente in cui la "sopravvivenza" è difficile e di come essa sia dettata dai sondaggi, cose che in Italia non abbiamo.
Poi c'è pure da notare la genialità degli autori, che oltre a dover far progredire la storia di Mashiro e Takagi, hanno dovuto creare anche altri manga che gli fungessero da rivali nella rivista ed alcuni sono molto ben riusciti, tanto che verrebbe voglia di leggerli.
I disegni sono nella media, hanno i loro alti e bassi, anche se a volte i personaggi raggiungono espressioni davvero indecenti... Ma ci si può passare sopra.
Ma come tutte le cose, anche Bakuman. ha i suoi lati oscuri, come quei dialoghi eccessivamente lunghi, che a volte potevano essere sfoltiti, così da alleggerire un po' la lettura e poi il tema dell'amore, che essendo il manga basato in parte su di esso, poteva essere un po' di più messo in risalto.
<b>[Attenzione spoiler]</b>
Il finale difatti non fa che constatare questo.
Se da un lato gli ultimi capitoli mi sono piaciuti molto ed erano ricchi di suspense, il finale in sé per sé, che conclude la storia con un misero bacetto, mi ha lasciato molto con l'amaro in bocca.
<b>[Fine spoiler]</b>
In sintesi ero indeciso se dare 7 o 8 a questa serie ed il finale mi ha portato alla prima opzione.
Comunque sia Bakuman. è un buon titolo, da leggere però solo se si ha la pazienza per tutti quei dialoghi o per curiosità sul lavoro del mangaka.
La storia prende il via quando lo studente Takagi Akito propone al suo compagno di classe, Mashiro Moritaka, di fare un manga insieme. Dapprima scettico, il povero Mashiro accetta quando fa una promessa ad Azuki, la ragazza che ama (e che desidera diventare doppiatrice), la quale consiste nello sposarsi quando lei potrà doppiare l'eroina di un loro manga trasposto in anime, a patto di non potersi vedere fino al suddetto giorno.
Questa è, sì e no, la trama di Bakuman., un manga che di certo si distingue dai comuni shonen, sia per l'ambientazione che i personaggi, ovviamente non vedremo mai qualcuno lanciare onde energetiche in Bakuman... Ma ne mantiene comunque i classici valori, come amore,amicizia e sane rivalità.
Infatti l'atmosfera è il più delle volte leggera e scanzonata, ma ovviamente nei momenti giusti sa tirare fuori la suspense.
La cosa che a me è piaciuta di più in Bakuman. è che è come guardare il "dietro le quinte" di un manga e ti fa scoprire che fare il mangaka non è esattamente il lavoro dei sogni.. Infatti vediamo spesso il povero duo disperato il giorno della consegna, i loro momenti di crisi quando sono a corto di idee, ma soprattutto vediamo come il lavoro del mangaka si protrae sette giorni su sette e per molte ore al giorno, il che porta via ai due gran parte della loro vita sociale. Poi oltre a questi aspetti, il manga ci offre anche uno scorcio sul funzionamento di Shonen Jump, di come sia un ambiente in cui la "sopravvivenza" è difficile e di come essa sia dettata dai sondaggi, cose che in Italia non abbiamo.
Poi c'è pure da notare la genialità degli autori, che oltre a dover far progredire la storia di Mashiro e Takagi, hanno dovuto creare anche altri manga che gli fungessero da rivali nella rivista ed alcuni sono molto ben riusciti, tanto che verrebbe voglia di leggerli.
I disegni sono nella media, hanno i loro alti e bassi, anche se a volte i personaggi raggiungono espressioni davvero indecenti... Ma ci si può passare sopra.
Ma come tutte le cose, anche Bakuman. ha i suoi lati oscuri, come quei dialoghi eccessivamente lunghi, che a volte potevano essere sfoltiti, così da alleggerire un po' la lettura e poi il tema dell'amore, che essendo il manga basato in parte su di esso, poteva essere un po' di più messo in risalto.
<b>[Attenzione spoiler]</b>
Il finale difatti non fa che constatare questo.
Se da un lato gli ultimi capitoli mi sono piaciuti molto ed erano ricchi di suspense, il finale in sé per sé, che conclude la storia con un misero bacetto, mi ha lasciato molto con l'amaro in bocca.
<b>[Fine spoiler]</b>
In sintesi ero indeciso se dare 7 o 8 a questa serie ed il finale mi ha portato alla prima opzione.
Comunque sia Bakuman. è un buon titolo, da leggere però solo se si ha la pazienza per tutti quei dialoghi o per curiosità sul lavoro del mangaka.