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Yakumo è uno studente universitario che a tempo perso, o forse sarebbe meglio dire a tempo pieno, fornisce aiuto al dipartimento di polizia o alle persone che lo contattano sfruttando la propria innata capacità di vedere le anime delle persone defunte grazie al suo occhio sinistro rosso. Ad accompagnarlo nelle indagini ci sono Haruka, una studentessa che lo contatta avendo sentito dei suoi poteri paranormali, e Goto, ispettore di polizia un po' rude e trasandato.
Il manga presenta uno stile di disegno curato che però sembra un po' troppo spesso tendere allo stile shojo, che non risulta essere sempre in armonia con le indagini e le tematiche trattate.
Le due indagini affrontate attualmente da Yakumo sono interessanti e non scontate ed è apprezzabile il fatto che il fumetto non sia stato trasformato in una serie di corte indagini insignificanti. In questa maniera, anche se il manga è ad episodi, l'impressione è per ora che la storia cresca attraverso le indagini e che quindi non si rischi l'effetto noia.
Quello che non convince in Psychic Detective Yakumo è la caratterizzazione dei personaggi, con un protagonista e una compagna di indagini dai tratti tutto sommato banali e un detective abbastanza stereotipato, con l'immancabile sigaretta perennemente in bocca e l'aspetto trasandato. Si affiancano per ora un insignificante collega di Goto effemminato e un anatomo-patologo che cerca l'originalità in due dentoni che spuntano dalle labbra decisamente poco credibili. L'impressione è che anche se fin dai primi momenti c'è il tentativo di dare uno spessore ai personaggi raccontandone il passato, si abbia a che fare con protagonisti a cui si farà fatica ad affezionarsi e che non resteranno indelebili nella nostra memoria.
Si tratta comunque di un manga interessante, che si legge volentieri e che potrebbe essere particolarmente apprezzato dagli estimatori del mistero e del paranormale.
Consigliato con riserva e passibile di revisione, come tutti i manga in corso di pubblicazione. Voto 7.