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6.0/10
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<b> Attenzione: possibili lievi spoiler! </b>

Andante è un'opera della maestra Miho Obana, ma assolutamente non la migliore che ha fatto.

I personaggi sono molto stereotipati: abbiamo la protagonista, Mei, la classica ragazza confusa, che ha poca fiducia in se stessa, l'unica che può definirsi interessante, ma che comunque comunica un qualcosa di già visto. Poi c'è il fratello, Natsu, il classico personaggio maturo e posato, che tiene le redini della situazione prendendosi ogni responsabilità; il classico maschio perfetto che piace a tutti. Più avanti incontriamo Mel, una ragazza apparentemente perfetta ma che in realtà nasconde diversi problemi, soprattutto legati al suo passato in cui ha lottato per la vita. E infine abbiamo Shu, il solito ragazzo ribelle, incazzato con la vita, che cerca con saccenza e orgoglio di andare per la sua strada, accompagnato dal suo sguardo da bello e tenebroso.

Al centro della storia troviamo il tema della musica: Natsu ad esempio è un noto musicista, ha un orecchio unico nel suo genere ed è molto famoso. Ogni personaggio ha la passione per la musica, uno strumento in particolare oppure il canto, e saranno queste passioni a farli avvicinare ancora di più e spesso a lavorare insieme.

Ciò che colpisce di questa storia è il fatto che Mei si innamora di Natsu, suo fratellastro. Inizialmente la ragazza non è consapevole, ma in seguito resterà molto turbata da questo e si sentirà impotente. Non miglioreranno le cose quando Natsu si innamorerà di Mel, una ragazza che ospiteranno a casa loro a causa di una richiesta forzata del padre. Purtroppo per loro, però, in seguito scopriranno di essere fratelli anche loro!

La situazione familiare dei protagonisti non è delle migliori: i loro genitori infatti si scontrano di continuo e creano problemi, spesso economici, ai figli e in particolare a Natsu che si prende cura già di Mei. La cosa che mi è piaciuta di quest'opera è vedere quanto questi ragazzi siano indipendenti nonostante dei genitori così assenti e problematici. Anche se, in tutta onestà, mi sembra una situazione davvero irreale.

Non vi sto a dire il finale e a spiegare il resto della storia, ma comunque le relazioni tra i personaggi col tempo giungeranno finalmente a una conclusione, in alcuni tratti sofferta. Mei è un personaggio che fa molta tenerezza, anche se resta incomprensibile: un amore del genere è assolutamente inaccettabile. Mel, che dovrebbe essere l'antagonista della storia trovando un legame sentimentale con Natsu, è un personaggio adorabile e che la stessa Mei non riesce ad odiare, anche perchè di fondo è sola e abbandonata a se stessa.
Shu invece è costretto a svolgere vari lavori, spesso attività illegali, per badare una famiglia e a una sorella con problemi di salute.

In definitiva è una serie molto carina, che però non lascia granché al lettore. L'unica cosa interessante è, per ovvi motivi, l'amore della protagonista nei confronti di suo fratello. Un po' assurdo ma comunque toccante.

L'edizione Dynit è buona: diciamo che per il rapporto qualità prezzo si difende bene. Il cofanetto della serie costa sui 10 € e sono solo tre numeri, tutti provvisti di sovraccoperta. Non ci sono pagine a colori e la carta è molto giallina e ruvida, insomma si poteva fare di meglio, ma c'è anche molto di peggio in giro.

Consigliato a tutti i fan della Obana e a chi leggere uno shojo in più non dispiace.