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Oikawa Ibuki pratica arti marziali da dodici anni ed ha perfino vinto un campionato, ma il recente trasferimento in una nuova scuola sembra l'occasione giusta per lasciare dietro di sé la fama da maschiaccio e trasformarsi nell'adolescente carina, gentile - e un po' svampita - che non avrà problemi a trovare un ragazzo. Nonostante i buoni propositi, Ibuki non può resistere a lanciarsi sull'asfalto per salvare un cagnolino che sta per essere investito da un'auto in corsa: poco male, qui nessuno è al corrente della sua forza erculea e chi mai può averla vista? Purtroppo per lei le sue gesta - e i lividi, graffi, ed il fango che le ricopre la nuova divisa - hanno avuto un testimone, bello ma assolutamente inquietante: è circondato da corvi! Che sia un messaggero degli inferi? Meglio stargli alla larga!
La presentazione ad i nuovi compagni di classe va decisamente meglio, e la sua copertura le fa anche stringere amicizia con un ragazzo che non sembra niente male, purtroppo però la nostra eroina sembra essere stata convocata dal misterioso quanto temutissimo Consiglio Studentesco: tutti nutrono un reverenziale timore nei confronti dell'istituzione ma nessuno sembra conoscerne sede e identità dei membri, l'unica voce che gira sul loro riguardo è che sia composto da ragazzi estremamente belli e virili. "Proprio quello che fa per me!" pensa Ibuki, e non ha intenzione di rinunciare all'incontro con il suo probabile principe azzurro, nemmeno a costo di farsi accompagnare proprio da quel sinistro messaggero di corvi.
La nostra emozionata diciassettenne non può nascondere la sorpresa nel ritrovarsi davanti una stanza piena di bracciali, anelli, coroncine e scatole e scatole di perline. E quattro individui uno più strano dell'altro, ma non quanto colui che lì l'ha portata e che le dichiara di non volerla più lasciare andare... Nulla però a confronto dello shock di scoprire la vera identità dei famigerati consiglieri: potrà davvero trovare fra loro l'aitante principe dei suoi sogni?
E sottrarsi a compiti, lavori e appuntamenti non proprio desiderabili? Forza e coraggio Ibuki!

Otokomae! Beads Club è il primo esperimento di una storia in più capitoli per l'autrice, e questo si riflette nella struttura di ognuno che è autoconclusiva, seppur fra l'uno e l'altro si noti il progredire della relazione fra eroe ed eroina, mentre manca una connessione o anche un riferimento ad eventi, antagonisti o altri personaggi secondari apparsi precedentemente.
Sul tema scelto per ideare questa storia l'autrice dice:
"Quando si pensa al concetto di uomo bello, affascinante, viene subito in mente qualcuno con dei bei lineamenti, con un viso piacevole alla vista. Il mio intento era quello di stravolgere il luogo comune e rendere protagonisti "appetitosi" per l'occhio femminile dei soggetti strani, 'brutti', eccentrici."
Di sicuro i membri del club delle perline non fanno immediatamente pensare ad adoni muscolosi che potrebbero farci svenire ad un battito di ciglia! E se poi andiamo a guardare come si vestono e agiscono... Forse vale la pena, però, non soffermarsi alle apparenze. Infatti, nonostante la classica ambientazione scolastica e gli eventi sostanzialmente stereotipati, la Motomi riesce come sempre a distinguersi e ad ottenere qualcosa di originale puntando sulla non convenzionalità dei personaggi e sull'ironia delle situazioni.
Il casalingo, la vamp, il travestito, il genio delle perline: protagonisti e comprimari hanno caratteristiche fuori dagli schemi che inizialmente li farebbero scartare senza alcun ripensamento come candidati per un interesse romantico, ma ben presto si rivelano ben più accattivanti per il lettore, stuzzicandone la curiosità e divertendolo.
Chi ha letto le opere successive dell'autrice non potrà fare a meno di notare come questa serie molto breve rappresenti la base su cui sono state poi sviluppate le altre, come contenga in sé tutti gli elementi che poi ha raffinato in Beast Master e Daisy.

Il volume contiene tre capitoli principali, a cui sono poi aggiunti due extra con gli stessi personaggi, due pagine di brevi sketch con i saluti finali, ed una seconda breve storia intitolata Very Dark White Day completamente estranea al resto, se non per ambientazione ed il coinvolgimento di un altro presidente di consiglio studentesco.
Più immaturo (si notano ogni tanto forme, espressioni o proporzioni dall'effetto un po' strano) ma il tratto è quello tipico dell'autrice, semplice ma d'effetto, senza l'utilizzo di sfondi particolareggiati né riempitivi, piuttosto spogli, se vogliamo, e amante del caos, del disordine, dello scompiglio sulle capigliature e l'aspetto delle sue creature!
Gli unici personaggi ad essere un minimo approfonditi sono i due protagonisti, mentre tutti gli altri vengono appena delineati, dando solo una vaga idea di chi possano essere, quel che basta per fare da contorno comico alla portata principale. I quattro consiglieri risultano comunque impagabili nelle loro molto poco incognite incursioni ai danni della coppia!

Voto: 8-