Recensione
Racconti Estremi
10.0/10
Un uomo a testa in giù che fissa direttamente il lettore: così si presenta la copertina di "Racconti estremi", volume unico realizzato esclusivamente per il nostro paese, che ci permette di scoprire un autore famosissimo in Giappone.
Gengoroh Tagame non è un semplice autore di racconti omoerotici: è considerato un autentico maestro, tanto che le sue tavole sono state esposte in Francia. Allora perché nel nostro paese è passato quasi non notato, lasciato al popolo di nicchia? Il motivo principale, probabilmente, è per il fatto che il genere bara, in Italia, non è visto alla stessa maniera che negli altri paesi.
Cos'è il bara? Un manga scritto da uomini omosessuali per un target omosessuale. Scordatevi quindi scene romantiche e censure varie come accade nei manga yaoi: qui le scene sono caratterizzate da un realismo e da una crudeltà tutta maschile. L'amore è presente in una sola storia e, diciamocelo pure, non è proprio quello puro e romantico, tipicamente femminile: qui c'è quello maschile, che tralascia le parole e passa subito ai fatti.
E le altre storie? L'autore è specializzato nel genere sadomaso (non per nulla la prima storia si chiama "Masochista"), quindi vedremo uomini soffrire e godere allo stesso tempo, con modi e metodi differenti. Passiamo da strumenti di tortura a uomini miniaturizzati con la stessa facilità di uno schiocco di dita, perché è questo ciò che il pubblico richiede.
Quindi cosa troviamo qui? Tanto, tantissimo sesso, più qualche simpatico insegnamento sul sadomaso. Basta. Non aspettatevi grandi storie, in fondo quello che l'autore descrive è il delizioso piacere dato dalla sofferenza.
Se le storie non sono nulla di approfondito, i disegni sono invece profondissimi. Le parti anatomiche non si risparmiano, così come le scene sono descritte in tutta la loro crudeltà e bellezza.
Un applauso alla casa editrice che presenta un volume perfetto, con addirittura una spiegazione sui titoli dei capitoli, delle onomatopee e un'intervista all'autore.
Concludendo posso solo dire un paio di cose.
Se siete interessati al genere o volete provare qualcosa di diverso dalle solite storie questo volume fa per voi.
Se invece queste poche immagini vi inorridiscono, vi schifano o anche solo l'idea di leggere qualcosa di diverso dai canoni vi infastidisce allora lasciatelo lì. Ma soprattutto non fermatevi per il genere in sé, visto che chiunque può leggerlo (anche la sottoscritta).
Gengoroh Tagame non è un semplice autore di racconti omoerotici: è considerato un autentico maestro, tanto che le sue tavole sono state esposte in Francia. Allora perché nel nostro paese è passato quasi non notato, lasciato al popolo di nicchia? Il motivo principale, probabilmente, è per il fatto che il genere bara, in Italia, non è visto alla stessa maniera che negli altri paesi.
Cos'è il bara? Un manga scritto da uomini omosessuali per un target omosessuale. Scordatevi quindi scene romantiche e censure varie come accade nei manga yaoi: qui le scene sono caratterizzate da un realismo e da una crudeltà tutta maschile. L'amore è presente in una sola storia e, diciamocelo pure, non è proprio quello puro e romantico, tipicamente femminile: qui c'è quello maschile, che tralascia le parole e passa subito ai fatti.
E le altre storie? L'autore è specializzato nel genere sadomaso (non per nulla la prima storia si chiama "Masochista"), quindi vedremo uomini soffrire e godere allo stesso tempo, con modi e metodi differenti. Passiamo da strumenti di tortura a uomini miniaturizzati con la stessa facilità di uno schiocco di dita, perché è questo ciò che il pubblico richiede.
Quindi cosa troviamo qui? Tanto, tantissimo sesso, più qualche simpatico insegnamento sul sadomaso. Basta. Non aspettatevi grandi storie, in fondo quello che l'autore descrive è il delizioso piacere dato dalla sofferenza.
Se le storie non sono nulla di approfondito, i disegni sono invece profondissimi. Le parti anatomiche non si risparmiano, così come le scene sono descritte in tutta la loro crudeltà e bellezza.
Un applauso alla casa editrice che presenta un volume perfetto, con addirittura una spiegazione sui titoli dei capitoli, delle onomatopee e un'intervista all'autore.
Concludendo posso solo dire un paio di cose.
Se siete interessati al genere o volete provare qualcosa di diverso dalle solite storie questo volume fa per voi.
Se invece queste poche immagini vi inorridiscono, vi schifano o anche solo l'idea di leggere qualcosa di diverso dai canoni vi infastidisce allora lasciatelo lì. Ma soprattutto non fermatevi per il genere in sé, visto che chiunque può leggerlo (anche la sottoscritta).