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Il mio primo approccio all'arte di Jiro Taniguchi è rappresentato da questo interessante volume unico, che racchiude cinque storie diverse tra loro, ma unite assieme dalla stessa tematica, il rapporto tra uomo e animale.
La prima storia vede una coppia alle prese con dei piccoli problemi riguardo al loro vecchio cane: Tam infatti adora talmente tanto i suoi padroni da rimanere ancorato a lungo alla sua vita. Questa storia è sicuramente la più dolce e commovente dell'intero volume: gli accorgimenti attraverso i quali i due padroni si occupano del loro cane in evidente difficoltà - dovute all'età avanzata - strappano lacrime vere al lettore.
La seconda e la terza storia si occupano della stessa coppia, stavolta alle prese con una gatta, Borò, e i suoi simpatici micetti. Le due storie scorrono veloci, e la simpatia dei micetti ne è il leimotiv, simbolo della vita che si perpetua continuamente.
La quarta storia si sofferma solo marginalmente sugli animali, parla infatti del soggiorno della nipotina della coppia presso la loro casa. La quinta storia, sicuramente la più noiosa e la meno appetibile, tratta di una spedizione di scalatori di montagna e di un particolare incontro tra le nevi dei ghiacci perenni.
Il disegno non è il massimo del godimento estetico, ma la profondità dei contenuti supplisce più che bene; le prime tre storie sono molto intense, mentre le ultime due lasciano un pò a desiderare.
Consigliato ad un pubblico molto vasto, sopratutto agli amanti degli animali.