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8.0/10
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Yume Odagiri, la nostra protagonista, è un'adolescente che vive da sola dopo che la madre è morta e il padre l'ha abbandonata. Alla luce di questi fatti è una ragazza molto demotivata e infelice, non ha molti amici, se non l'amico di infanzia Kanaka, e spesso le accadono episodi sfortunati che le fanno dubitare dell'utilità della sua vita.
Il giorno del suo sedicesimo compleanno la sua esistenza cambia quando salva la vita alla piccola Momo. La bambina nient'altro non è che il grande demone distruttore, e seguita dai servitori Sanari e Nanagi, si diletta a far esplodere i pianeti dell'universo.
Dato che sulla Terra la vita e l'intelligenza sono molto sviluppate Momo lancia una sorta di gioco: se entro due anni il rappresentante della razza umana, e guarda caso lo diventerà proprio Yume, riuscirà a compiacerla sette volte con tutto ciò che la terra e l'umanità possono offrirle, tornerà sui suoi passi e non raderà al suolo l'umanità e il pianeta.
Da qui inizierà un susseguirsi di avventure più o meno divertenti, riflessioni sull'amore-amicizia e sulla vita, scontri con altri personaggi, che porteranno ad un finale non del tutto scontato.

Nonostante gli shojo non siano il mio genere preferito ho trovato questo manga molto meno femminile di quanto potrebbe apparire da un primo sguardo in copertina e ai disegni. Non è prettamente un manga in cui l'amore domina la scena, anzi, tolti alcuni capitoli più verso la fine difficilmente se ne parla. L'ho trovato un manga più "adulto", in cui le tematiche principali spaziano dall'amicizia, all'importanza di avere a fianco persone che ci vogliono bene per come siamo, a tematiche più pesanti come il sentirsi inutili per qualcuno e al rapporto padre-figlia.. (un bel calderone insomma).

Credo che il punto forte di questa storia siano le sette "meraviglie" che Yume farà apprezzare a Momo; per non rovinarvi troppo la sorpresa vi anticipo solo che la prima cosa sono i dolci. Sette cose semplici e forse un po' banali, ma proprio perché così banali che a volte ce ne dimentichiamo dandole per scontate a volte fa bene ri-ficcarcele nella mente.

Per quanto riguarda i disegni mi sono piaciuti molto, ogni personaggio principale è subito riconoscibile e caratterizzato (di solito con gli shojo io mi perdo), l'uso dei retini non è eccessivo e la suddivisione in scene racchiude bene la narrazione.

Concludendo consiglio questo manga a chi cerca una storia ottimista, che sprizza buonismo da ogni poro, che fa sorridere, in grado di generare buoni sentimenti. Nonostante sia uno shojo e quindi non ho un genere prettamente maschile, ho trovato questo manga molto gradevole.