Recensione
07-Ghost
10.0/10
07-ghost è un manga venuto fuori dalla sapiente testa di Yuki Amemiya e dalla brillante matita di Yukino Ichihara. Un connubio rivelatosi a dir poco perfetto!
In questo manga, azione e avventura si mescolano bene, eppure le sfumature indicano che non si tratta affatto di uno shonen. Tutt'altro! 07-ghost può a buon diritto essere proclamato josei, o addirittura shonen-ai. Josei, perché sì, è sicuramente rivolto molto più a un pubblico femminile che maschile, e perché tratta argomenti che un normale shojo non potrebbe trattare. E shonen-ai, perché sì, c'è un legame talmente forte tra i due protagonisti, entrambi uomini, che si potrebbe parlare tranquillamente di amore ("shonen" significa ragazzo, mentre "ai" significa amore), ma attenzione! Il bello è che non c'è niente di esplicito e molte sono le voci contrastanti che si sforzano di vedere 07-ghost come un semplice shonen.
La storia si rivela subito intricata e ammetto di essere stata una temeraria in questo. Quando cominciai a leggerlo il primo pensiero fu "ma di che diavolo si parla?!". Diciamo che fu un primo impatto burrascoso! Fin da subito comparivano buchi neri e domande, che per un primo volume non sono il massimo e che scoraggiano da subito i più prudenti (ma io, per fortuna, prudente non lo sono).
Andando avanti, il tutto, per quanto ingarbugliato fosse, mi prendeva.
Si parlava di un ragazzo, Teito Klein, cresciuto in accademia militare come "macchina da guerra", senza alcun ricordo del proprio passato, eccetto che per qualche frammento. Un primo volume davvero caotico, dove quello stesso ragazzo, a causa di strane circostanze che gli restituiscono un altro frammento della sua preziosa memoria, riesce ad individuare nel proprio generale, Ayanami, l'assassino di suo padre (padre che Teito non ricordava di aver mai avuto). Conseguentemente a ciò, Teito verrà poi imprigionato e salvato dall'amico più caro, Mikage Celestine.
Nella lesta quanto caotica e convulsa fuga dall'accademia, Teito si imbatterà in alcuni vescovi - uno dei quali Frau, con cui fin da subito Teito instaurerà un profondo legame - che lo salveranno e aiuteranno. Ma cosa nascondono questi bellissimi e divertentissimi vescovi, ognuno strambo a modo suo? Chissà!
Finito il primo volume, restai un po' perplessa. "Gli do fiducia acquistando il secondo volume, oppure no?"
Ma sì, gli ho dato fiducia! Non mi pentirò mai della mia scelta.
Non racconto altro sulla trama, però ad oggi, dopo più di un anno dall'uscita italiana, al quattordicesimo volume appena finito di leggere, posso affermare con certezza di aver trovato il manga del mio cuore.
07-ghost non è mai banale. Sa mettere di buon umore, e poi sa far piangere, toccando in profondità argomenti delicati. C'è dolore, c'è disperazione e c'è morte. Tragedia e mille difficoltà. Cose con cui l'essere umano si confronta sempre. E poi c'è la speranza… L'amicizia, l'affetto, l'amore. La risalita, la resurrezione dalle proprie ceneri.
In 07-ghost c'è tutto questo, e di più. C'è un mondo da scoprire e ci sono personaggi, tutti di forte spessore psicologico, sia i buoni che i cattivi (ma la linea è sottile e dipende sempre dai punti di vista), da capire e amare. Ancora oggi non riesco a trovare un aggettivo che da solo possa esprimere ciò che 07-ghost è e vuole essere. Ed è per questo che lo consiglio vivamente a chiunque ami evadere, anche se per poco, dal logorio del grigiore quotidiano.
In questo manga, azione e avventura si mescolano bene, eppure le sfumature indicano che non si tratta affatto di uno shonen. Tutt'altro! 07-ghost può a buon diritto essere proclamato josei, o addirittura shonen-ai. Josei, perché sì, è sicuramente rivolto molto più a un pubblico femminile che maschile, e perché tratta argomenti che un normale shojo non potrebbe trattare. E shonen-ai, perché sì, c'è un legame talmente forte tra i due protagonisti, entrambi uomini, che si potrebbe parlare tranquillamente di amore ("shonen" significa ragazzo, mentre "ai" significa amore), ma attenzione! Il bello è che non c'è niente di esplicito e molte sono le voci contrastanti che si sforzano di vedere 07-ghost come un semplice shonen.
La storia si rivela subito intricata e ammetto di essere stata una temeraria in questo. Quando cominciai a leggerlo il primo pensiero fu "ma di che diavolo si parla?!". Diciamo che fu un primo impatto burrascoso! Fin da subito comparivano buchi neri e domande, che per un primo volume non sono il massimo e che scoraggiano da subito i più prudenti (ma io, per fortuna, prudente non lo sono).
Andando avanti, il tutto, per quanto ingarbugliato fosse, mi prendeva.
Si parlava di un ragazzo, Teito Klein, cresciuto in accademia militare come "macchina da guerra", senza alcun ricordo del proprio passato, eccetto che per qualche frammento. Un primo volume davvero caotico, dove quello stesso ragazzo, a causa di strane circostanze che gli restituiscono un altro frammento della sua preziosa memoria, riesce ad individuare nel proprio generale, Ayanami, l'assassino di suo padre (padre che Teito non ricordava di aver mai avuto). Conseguentemente a ciò, Teito verrà poi imprigionato e salvato dall'amico più caro, Mikage Celestine.
Nella lesta quanto caotica e convulsa fuga dall'accademia, Teito si imbatterà in alcuni vescovi - uno dei quali Frau, con cui fin da subito Teito instaurerà un profondo legame - che lo salveranno e aiuteranno. Ma cosa nascondono questi bellissimi e divertentissimi vescovi, ognuno strambo a modo suo? Chissà!
Finito il primo volume, restai un po' perplessa. "Gli do fiducia acquistando il secondo volume, oppure no?"
Ma sì, gli ho dato fiducia! Non mi pentirò mai della mia scelta.
Non racconto altro sulla trama, però ad oggi, dopo più di un anno dall'uscita italiana, al quattordicesimo volume appena finito di leggere, posso affermare con certezza di aver trovato il manga del mio cuore.
07-ghost non è mai banale. Sa mettere di buon umore, e poi sa far piangere, toccando in profondità argomenti delicati. C'è dolore, c'è disperazione e c'è morte. Tragedia e mille difficoltà. Cose con cui l'essere umano si confronta sempre. E poi c'è la speranza… L'amicizia, l'affetto, l'amore. La risalita, la resurrezione dalle proprie ceneri.
In 07-ghost c'è tutto questo, e di più. C'è un mondo da scoprire e ci sono personaggi, tutti di forte spessore psicologico, sia i buoni che i cattivi (ma la linea è sottile e dipende sempre dai punti di vista), da capire e amare. Ancora oggi non riesco a trovare un aggettivo che da solo possa esprimere ciò che 07-ghost è e vuole essere. Ed è per questo che lo consiglio vivamente a chiunque ami evadere, anche se per poco, dal logorio del grigiore quotidiano.