logo GamerClick.it

-

Dopo taaanto e taaanto tempo ritorno ( non riesco a credere a quello che avevo scritto tempo fa) e non potevo non tornare con la recensione di questo manga. Il Manga, con la M maiuscola, una M grande come una casa. Quando ho lasciato l'account per mancanza di tempo in cima alle mie preferenze c'era Gankutsuou -Il Conte di Montecristo. Ero convinta che niente potesse esistere al mondo di migliore (e lo ritengo ancora il mio anime preferito)...
Beh, Shirow Miwa mi ha fatto ricredere.
E ce ne vuole, per una testona come me.
Il Manga. L'Opera. La mia Bibbia personale. Mi ha incantata, in tutto e per tutto, dalla sceneggiatura ai personaggi, dalla trama ai disegni, da questo a quello...okay, basta, la pianto.
La trama: in una enorme megalopoli del futuro, dove imperano sregolatezza, gang, mafia e violenza, le vite di quattro personaggi si incrociano e piano piano giungono ad un denominatore comune. Che sembra essere una misteriosa organizzazione capitanata dalla scienziata folle Angelika Einsturzen... sembra semplice detta così, ma non lo è affatto. Non mi allargo di più con la spiegazione perchè voglio tenervi sulle spine, uhuuuu, e anche spingervi a leggerlo. Perché d-o-v-e-t-e assolutamente!
DOGS: Bullets & Carnage (mi piace di più il titolo originale) è azione, è violenza, e ciononostante non è superficiale e affonda le sue radici nel passato e nelle psicologie tormentate dei protagonisti (e anche dei personaggi secondari, non smetterò mai di dirlo, importantissimi ai fini della trama, che sono tutti caratterizzati benissimo e non lasciati lì come suppellettili inutili come succede in tanti altri manga/anime).

Ecco che vi vado a presentare i protagonisti:
Badou Nails (e notare che non a caso lo metto per primo...): compare di Haine (beh, non è che si stiano granchè simpatici...), un investigatore e giornalista freelance dipendente da nicotina- quando va in astinenza da sigarette cambia completamente, da imbranato e codardo investigatore che tenta di "fare il duro" dalla iella astronomica a gasata e sadica macchina per uccidere -elemento comico della situazione ma anche lui con un passato scabroso alle spalle, e tormentato ancora dal mistero che aleggia sulla morte del fratello maggiore Dave, al quale era molto affezionato (anche se non lo ammetterebbe mai). Personaggio molto profondo anche se all'apparenza non sembra, il suo fare scanzonato nasconde in realtà molto di più di quanto non ci si accorga ad una prima occhiata. La "separazione" tra questi aspetti della sua personalità mi ha colpita moltissimo, e Badou è schizzato in cima alla mia classifica dei personaggi non solo del singolo manga, ma in assoluto. E' stato proprio lui a spingermi a cominciare a leggere Dogs: è un manga che va letto con attenzione: non è certamente una di quelle letture manga fatte tanto per passare il tempo. Dogs o si ama... o si ama.
Haine Rammsteiner: il vero e proprio protagonista della vicenda, sul suo passato grava l'ombra più scura. Un innesto meccanico chiamato "Kerberos" potenzia il suo fisico e lo rende una sorta di zombie in grado di rialzarsi qualunque sia la ferita infertagli; inoltre il "cane ringhioso" che ha dentro lo spinge sempre di più a perdere il controllo e ad uccidere, uccidere, uccidere senza sosta senza poter sperare in un'esistenza "normale". Fuggito dal laboratorio e dalla scienziata che ne era proprietaria e raccolto dall'altrettanto misterioso Bishop, un prete padrone di una chiesa nel sottosuolo, viene a sapere che la scienziata che credeva di avere ucciso non è morta e anzi, si sta preparando a scatenare una vera e propria guerra nella metropoli. Il suo passato torna così a galla e lui non può fare niente per sfuggirgli, se non tornare a lottarci contro.
Naoto Fuyumine: non ha memoria del suo passato. Ricorda solo l'ombra dell'assassino dei suoi genitori: un'ombra dotata di katana. Raccolta da Fuyumine, un maestro di spada, per lunghi anni ha creduto che l'assassino fosse proprio lui. E lui gliel'ha lasciato credere, per darle la forza di lottare ed andare avanti. Fuyumine viene però ucciso dall'altro suo allievo, Magato - un altro sadico assassino che adoro- e lei si rende conto che lo amava come un padre. Ferisce gravemente Magato, che le rivela la verità: da ora in poi Naoto cercherà l'assassino, quello vero, e le radici del suo passato, armata di katana e di una irremovibile forza di volontà.
Mihai Mihairov: il più vecchio dei quattro personaggi, un killer dal cuore tenero tormentato dal senso di colpa per aver ucciso Ian, il figlio del boss che una volta serviva, il quale a sua volta aveva ucciso Milena Teslawska, la donna da lui amata. Con questo bagaglio di rimpianti Mihai incrocia le strade degli altri quattro personaggi e viene coinvolto nelle loro vicende. Ancora è un mistero cosa lui personalmente ci abbia a che fare.
I personaggi secondari... aaah, se dovessi parlare come veramente voglio di ognuno di loro mi verrebbe fuori una cosa in dodici volumi. Intanto nomino Giovanni, cresciuto assieme ad Haine nel laboratorio e ora suo acerrimo nemico, tormentato da un forte complesso d'inferiorità; Magato, guarito dalla ferita e diventato ancora più instabile mentalmente, sadico e crudele; Bishop, o meglio Ernst Rammsteiner, misterioso prete che nasconde anche lui un segreto legato all'Einsturzen.

Il tutto si svolge in una gigantesca metropoli (e io adoro le storie ambientate in distopiche città degradate del futuro... Miwa, hai giocato sul mio punto debole) corrotta dalle tre S (sesso sangue e soldi! no, sto scherzando... quasi) e divisa tra innumerevoli gang mafiose e criminali di ogni risma.
Il disegno. Aaaaah, il disegno. Una delle cose più belle che io abbia mai visto. Stacchi netti fra bianco e nero, dinamismo delle scene d'azione reso da Dio, tratti facciali differenziati fra loro (importantissimo anche questo a mio avviso), pochi retini per non sbilanciare la composizione, sbavo arcobaleni solo a guardare come sono disegnate le armi, prospettiva molto accentuata ed efficace... insomma una vera e propria meraviglia. E' l'unico, unico e solo, manga a cui io non sia riuscita a trovare un difetto che sia uno.
O forse uno c'è.
Esce troppo poco spesso!
Anzi no, nemmeno quello: perchè Shirow Miwa non ha un plotone di assistenti come tanti altri, ma fa tutto da solo. Ma io lo adoro.
Insomma questa è la mia recensione di DOGS: Bullets & Carnage: la perfetta mistura di azione e violenza senza dimenticare la psicologia dei personaggi e senza lasciare nulla al caso.
Lo ripeto ancora una volta, leggetevelo. Leggetelo leggetelo leggetelo *mesmerizza*
Voto 10. Con millantamila zeri in più.