logo GamerClick.it

9.0/10
-

Trama in breve:
Ispirato al racconto "Il più grande robot del mondo" di Tetsuwan Atom (conosciuto in Italia come Astro Boy), opera del maestro Osamu Tezuka. In un futuro fantascientifico in cui i robot stanno ottenendo diritti sempre più simili agli esseri umani il super robot Gesicht dovrà investigare per scoprire la causa di una serie di omicidi collegati ad una grande guerra recente a cui aveva partecipato.

Commento generale:
Non sono davvero un grande amante della fantascienza, la presenza di robot e tecnologie super avanzate, nonostante siano alla base della cultura letteraria giapponese, non mi hanno mai fatto impazzire. Che dire poi di una storia basata su di un'altra che ha come target un pubblico piuttosto giovanile? Beh, le premesse non sono delle migliori, se non fosse che stiamo parlando di autori come Osamu Tezuka e Naoki Urasawa; difficilmente un'opera come Pluto avrebbe ottenuto visibilità.

Il problema con la fantascienza è che si rischia facilmente di degenerare in risvolti trash e soluzioni "facilitate" dalla presenza di strumenti potentissimi che permettono qualsiasi cosa. Pluto riesce, invece, ad equilibrare l'atmosfera futuristica e fantasiosa a briglia sciolta dell'originale mantenendo, però, lo stile realistico e verosimile tipico di Urasawa.

Il punto forte di Pluto, però, è la varietà di argomenti che affronta. Se è vero che l'obiettivo principale dell'opera è la sensibilizzazione all'inutilità della guerra, e questo punto viene ripetuto più volte nel corso degli otto volumi, Urasawa non perde l'occasione per trattare dei temi più variegati ed attuali, celandoli sotto la maschera dei robot. La lotta dei robot per ottenere i diritti che gli vengono negati all'interno di una società che li discrimina può essere vista come una metafora del razzismo che si realizza in ogni periodo in maniera differente. I due robot Epsilon e Brando, invece, ci fanno riflettere sull'adozione e, soprattutto gli episodi legati al primo, sull'aiuto che nel nostro piccolo possiamo dare alle persone più sfortunate di noi. Per non parlare di North 2, di cui si narra nel primo volume, ma che è forse la storia più toccante di tutta l'opera, facendoci emozionare per le difficoltà che incontra un (robot) soldato a reintegrarsi nella società dopo aver combattuto in guerra e dopo aver visto quanto terribile sia uccidere un proprio simile.

Una nota di pregio è da dedicare alla sceneggiatura: i tempi di narrazione sono per gran parte dell'opera perfetti, le vignette sono studiate in maniera eccezionale che garantiscono una fluidità nella lettura e una coesione con la storia che rendono lo sfogliare dei volumi una vera e propria goduria. Esempio di questo è il volume settimo con la storia della crepa sul soffitto.

Allora Pluto è perfetto? No. A malincuore sono costretto a rispondere negativamente a questa domanda. Purtroppo, come spesso accade a Naoki Urasawa, egli perde il controllo della storia negli ultimi capitoli. Se è vero che essendo questa serie piuttosto corta è riuscito a gestire meglio le pagine, gli ultimi capitoli risentono di una fretta nell'essere terminati che influisce in parte negativamente nella riuscita del finale. Finale che lascia un po' l'amaro in bocca anche per il contenuto semplicistico, ereditato, se vogliamo, da Tetsuwan Atom, che risulta parzialmente fuori luogo in un'opera di questo calibro.

Stile del disegno:
Tipico stile di Urasawa che si fonde con quello di Osamu Tezuka. Nota di merito per la rielaborazione dei personaggi dell'opera originale con il proprio stile da parte dell'autore.

Edizione:
Non molto curata da parte della Planet Manga, con sovraccoperta e alcune pagine a colori (non tutte presenti, a mio parere) e carta di qualità medio-bassa. Non giustifica il prezzo di 7,50 euro.

Voto:
Sarebbe stato un 10 tranquillo se non fosse per il finale un po' sottotono e per il fatto che per apprezzarlo a pieno bisogna conoscere almeno Tetsuwan Atom che, come se non bastasse, difficilmente è giunto in Italia.

Consigliato a:
A tutti. Con prevalenza a coloro che amano Urasawa, Tezuka e Tetsuwan Atom. Un must have per tutte le collezioni manga di alto livello.