Recensione
Letter Bee
10.0/10
"Letter bee" è la storia del piccolo Lag, un ragazzino che sogna di diventare un portalettere. Il mondo di Amberground vive una notte infinità, illuminata appena dall'unica fonte di luce esistente, il sole artificiale della capitale Akatsuki. Il mondo della storia è diviso in tre parti, che sono più povere a mano a mano che ci si allontana dalla capitale, in cui solo poche persone possano entrare. Il giovane Lag sta cercando disperatamente la sua mamma, che è stata portata alla capitale pochi anni prima senza alcuna spiegazione. Ma il lavoro di un portalettere non è facile. Lag si ritrova a viaggiare per le pericolose terre abitate dai tremendi Gaichu, enormi mostri che si nutrono di cuore, che le persone mettono nelle lettere che i Letter bee portano da una città all'altra a rischio della vita. A difendere il nostro piccolo eroe c'è la sua dingo, cioè compagna di viaggio e protettrice, Niche, una bimba-drago che Lag incontra lungo il cammino. È così che parte l'avvenuta di Lag, fra misteri e segreti terribili nascosti nel cuore del regno di Amberground.
Non posso che dare il massimo dei voti per questo splendido manga, pieno di significati profondi e storie toccanti che ti restano dentro. Hiroyuki Asada sa trasmettere le emozioni in un modo unico, con una chiarezza disarmante che ti entra nel cuore. Ogni personaggio ha le sue ragioni per cui agire e combattere, non importa se amico o nemico, ed il mondo in cui sono nati è crudele e non lascia molte speranze. Eppure ci sono ancora brave persone pronte ad aiutare ed amare sinceramente, e Lag è uno di queste. Non si lascia abbattere, non fugge e dice sempre le cose come stanno, nonostante la giovane età. I disegni sono semplicemente perfetti, sono sempre curatissimi e ben fatti. Lo sguardo dei personaggi è sempre molto malinconico, e ogni tavola trasmette sensazioni e sentimenti, fosse anche solo una risata o sollievo.
La storia parte dalla ricerca della madre di Lag passando per la scomparsa del portalettere Goos, suo amico che verrà ritrovato poi senza memoria e sotto il comando di un'organizzazione antigovernativa, arrivando infine ai segreti della capitale, che si rivelano essere più orribili e inconfessabili di quanto si potesse pensare. Tutto sembra ricollegarsi al "giorno del balenio", il giorno in cui il sole artificiale si è spento per alcuni momenti, lasciando dietro di se molte domande e non solo.
Il manga è ancora in corso, quindi non si può fare una recensione completa, ma sicuramente lo consiglierei a tutti, anche a quelli che di solito non amano questo genere, perché Asada riesce semplicemente a trascinarti nell'opera e a fartela amare. Io l'ho adoro e spero continui ancora a lungo!
Non posso che dare il massimo dei voti per questo splendido manga, pieno di significati profondi e storie toccanti che ti restano dentro. Hiroyuki Asada sa trasmettere le emozioni in un modo unico, con una chiarezza disarmante che ti entra nel cuore. Ogni personaggio ha le sue ragioni per cui agire e combattere, non importa se amico o nemico, ed il mondo in cui sono nati è crudele e non lascia molte speranze. Eppure ci sono ancora brave persone pronte ad aiutare ed amare sinceramente, e Lag è uno di queste. Non si lascia abbattere, non fugge e dice sempre le cose come stanno, nonostante la giovane età. I disegni sono semplicemente perfetti, sono sempre curatissimi e ben fatti. Lo sguardo dei personaggi è sempre molto malinconico, e ogni tavola trasmette sensazioni e sentimenti, fosse anche solo una risata o sollievo.
La storia parte dalla ricerca della madre di Lag passando per la scomparsa del portalettere Goos, suo amico che verrà ritrovato poi senza memoria e sotto il comando di un'organizzazione antigovernativa, arrivando infine ai segreti della capitale, che si rivelano essere più orribili e inconfessabili di quanto si potesse pensare. Tutto sembra ricollegarsi al "giorno del balenio", il giorno in cui il sole artificiale si è spento per alcuni momenti, lasciando dietro di se molte domande e non solo.
Il manga è ancora in corso, quindi non si può fare una recensione completa, ma sicuramente lo consiglierei a tutti, anche a quelli che di solito non amano questo genere, perché Asada riesce semplicemente a trascinarti nell'opera e a fartela amare. Io l'ho adoro e spero continui ancora a lungo!