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9.0/10
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Un ragazzo così solo da non aver nemmeno un nome, che vive uccidendo a pagamento paragonando la vita umana a quella degli animali: vige per lui solo la regola del pesce grande che mangia il pesce piccolo, la legge della giungla, la legge del più forte. Dall'incontro di questo ragazzo (che sarà denominato Cicala dal suo nuovo compagno) e un cinico intermediario di nome Iwanishi parte il thriller di Kotaro Isaka.

I disegni di Megumi Osuga sono molto eleganti e spesso molto crudi e violenti. Essi riescono molto bene a mostrare lo stato d'animo che spesso varia velocemente dalla furia assassina al terrore, dall'amore all'odio, dalla calma alla follia.
Le vignette sono sempre ben disposte e non mancano colpi di scena improvvisi che ti rendono difficile il non finire tutti i 6 volumi di questo manga in una sola giornata.

La trama si sviluppa molto bene nei volumi, inserendo piano piano altri ostacoli per la missione che deve compiere Cicala, che si fa sempre più difficile e particolare. L'intreccio è sempre in evoluzione e non è mai scontato e prevedibile, e quando ti sembrerà di essere sicuro di qualcosa, prima o poi troverai una pagina che distruggerà le tue certezze.

I personaggi sono davvero ben caratterizzati soprattutto dal punto di vista psicologico e emotivo.
Ovviamente, essendo un thriller sul crimine, quasi la totalità sono assassini o persone disposte a tutto per i soldi, così come i nostri protagonisti. Ognuno di loro, però, fa qualcosa per una motivazione precisa che può essere per soldi, per amore, per giustizia o semplicemente perché sembra naturale uccidere per continuare a vivere.
Quest'ultima motivazione è stato per me un grande spunto di riflessione.
L'uomo che uccide un animale non può essere affatto considerato un assassino, poiché è naturale uccidere per continuare a vivere per mangiare. Cicala, all'inizio della storia, si chiede perché lui che uccide qualcuno per avere dei soldi, che poi usa per mangiare cibo, non è messo sullo stesso piano.
Ovviamente questo non giustifica l'assassinio, ma ci fa ragionare sulla questione di morale, che è prettamente soggettiva, e su una visione del mondo ovviamente nata da un'intera vita passata in solitudine in un ambiente ostile come il mondo- completamente diversa ma non per questo sbagliata e ingiustificata.
Davvero bello da leggere, soprattutto per chi in un manga ama la violenza, il crimine, dei personaggi psicologicamente molto complessi. Meraviglioso.