Recensione
Obaka-chan, a mio parere, è un buon shoujo sentimentale. La trama parla di Neiro, una ragazza davvero tosta, che nei combattimenti è la numero uno, mentre in amore è un totale disastro; proprio per questo decide di cambiare scuola per ricominciare da capo e lasciarsi alle spalle il passato.
In generale, questo manga mi è piaciuto soprattutto perché la storia presenta dei risvolti davvero interessanti. I protagonisti hanno molta personalità, si vedono i lati forti e deboli di ognuno in tutto il manga, che, di per sé, scorre molto bene. Non essendo il primo manga che leggo di Zakuri Sato, posso dire che ho riconosciuto nelle scene più importanti lo stile dell'autrice e questo l'ho apprezzato molto. I disegni sono classici di Zakuri Sato e sono sempre molto belli; anche se ci sono molte scene d'azione, l'autrice riesce comunque a rappresentarle piuttosto bene.
Per una valutazione generale, per il manga darei anche un 10, ma mi permetto di dare un 8 per i seguenti motivi. Personalmente mi è dispiaciuto che non si sia sviscerata ulteriormente la storia. Molti personaggi avrei voluto conoscerli meglio, protagonisti compresi. Di alcuni, anche importanti, come i compagni di classe o i genitori di Neiro, sappiamo poco o nulla. Ad esempio mi sarebbe piaciuto conoscere il passato della protagonista. Sviscerare il rapporto padre-figlia, vedere qual è stato il momento in cui ha deciso che voleva cambiare vita e cosa l'ha spinta a farlo. Lo stesso vale per il passato di Tokio. Insomma, avrei voluto sapere quali motivi li hanno spinti a essere i personaggi che ritroviamo nella storia che, sottolineo, si sviluppa solo sul presente e fa pochissimi riferimenti al passato (solo quelli necessari per capire la storia). Capisco che, in sette volumi, non si possa inserire tutte queste informazioni; che l'autrice sia stata costretta a scrivere solo sette volumi o, che sia stata una libera scelta, in ogni caso il manga presenta, a mio parere, delle lacune che dovevano essere riempite.
In generale, comunque, ho apprezzato molto questo manga. Una piacevole lettura che consiglio ai fan di Zakuri Sato e agli amanti degli shoujo in generale.
In generale, questo manga mi è piaciuto soprattutto perché la storia presenta dei risvolti davvero interessanti. I protagonisti hanno molta personalità, si vedono i lati forti e deboli di ognuno in tutto il manga, che, di per sé, scorre molto bene. Non essendo il primo manga che leggo di Zakuri Sato, posso dire che ho riconosciuto nelle scene più importanti lo stile dell'autrice e questo l'ho apprezzato molto. I disegni sono classici di Zakuri Sato e sono sempre molto belli; anche se ci sono molte scene d'azione, l'autrice riesce comunque a rappresentarle piuttosto bene.
Per una valutazione generale, per il manga darei anche un 10, ma mi permetto di dare un 8 per i seguenti motivi. Personalmente mi è dispiaciuto che non si sia sviscerata ulteriormente la storia. Molti personaggi avrei voluto conoscerli meglio, protagonisti compresi. Di alcuni, anche importanti, come i compagni di classe o i genitori di Neiro, sappiamo poco o nulla. Ad esempio mi sarebbe piaciuto conoscere il passato della protagonista. Sviscerare il rapporto padre-figlia, vedere qual è stato il momento in cui ha deciso che voleva cambiare vita e cosa l'ha spinta a farlo. Lo stesso vale per il passato di Tokio. Insomma, avrei voluto sapere quali motivi li hanno spinti a essere i personaggi che ritroviamo nella storia che, sottolineo, si sviluppa solo sul presente e fa pochissimi riferimenti al passato (solo quelli necessari per capire la storia). Capisco che, in sette volumi, non si possa inserire tutte queste informazioni; che l'autrice sia stata costretta a scrivere solo sette volumi o, che sia stata una libera scelta, in ogni caso il manga presenta, a mio parere, delle lacune che dovevano essere riempite.
In generale, comunque, ho apprezzato molto questo manga. Una piacevole lettura che consiglio ai fan di Zakuri Sato e agli amanti degli shoujo in generale.